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C’entra indirettamente anche il sud pontino nella vicenda dell’assassinio a Casal di Principe dell’imprenditore Orsi ?

C´ENTRA INDIRETTAMENTE ANCHE IL SUD PONTINO NELLA VICENDA DELL´ASSASSINIO DELL´IMPRENDITORE MICHELE ORSI A CASAL DI PRINCIPE?

  

Un intreccio fra politica e camorra, con nomi eccellenti, di ogni schieramento.

Un intreccio che sarebbe emerso dalle dichiarazioni dell´assassinato ai pm della dda di Napoli, parti delle quali sono state riportate dalla stampa.

Scrive, fra l´altro, infatti, il ” Corriere del Mezzogiorno” del 3 giugno u. s. in un ampio servizio a firma di Pietro Falco e dal titolo “Orsi ai pm anticamorra: “A ottenere gli appalti per smaltire rifiuti ci aiutava Facchi.

Ecco i verbali choch dell´imprenditore ucciso: Landolfi e Casentino ci indicavano le persone da assumere “:

… “Arrivano i clan – Ma ai fratelli Orsi ne verranno anche tanti guai, fino al tragico epilogo. Come racconta Sergio, i problemi cominciano subito: prima ancora che avvenisse l´aggiudicazione. “Un giorno Valente mi parlò della necessità di incontrare Raffaele Sarnataro e Giacomo Diana, detto Cappellone, che sapevo essere legato ai La Torre”. L´incontro avvenne nell´estate del 2000 nel ristorante Italo Veneziano di Formia. Al tavolo, oltre ai due, c´era pure il reggente del clan di Mondragone, Giuseppe Frugnoli, a sua volta amico ed ex compagno di scuola di Valente. “Ci chiesero di entrare in società con una quota del 5%, proponendoci un nome “pulito”-racconta Sergio al magistrato- ma sia io che mio fratello rifiutammo la proposta “.

Lite e mediazione – Ne nacque un alterco e a tranquillizzare gli animi provvide il sindaco di Mondragone, Ugo Conte, seduto ad un tavolo vicino: l´accordo non si fece, ma Frugnoli impose agli Orsi di non lavorare più a Mondragone. Ancora pochi mesi e Valente torna alla carica: “Mi disse che per stare in grazia di Dio era opportuno incontrare Frugnoli, all´epoca in soggiorno obbligato vicino Pescara. Portai con me una somma di denaro: 5 o 6 milioni. Frugnoli obiettò che quei soldi erano del tutto insufficienti, visto che dalla Covim traeva 60 milioni al mese”. La vicenda si concluse dopo un po´, anche in virtù del fatto che le minacce si erano fatte sempre più esplicite, con l´impegno a pagare 30 milioni al mese solo per Mondragone. Ma Valente, nel frattempo divenuto leader cittadino di Forza Italia, si impegnò a sua volta ad emettere ordini aggiuntivi (grazie anche al suo rapporto con il sindaco della cittadina Domizia) per contribuire a ricavare la provvista… ”

E, più sotto, sempre Pietro Falco sul Corriere del Mezzogiorno scrive:

… “Le assunzioni. Un capitolo a parte quello del personale da assumere. Il 15 giugno 2007, al magistrato Michele Orsi racconta dell´interesse di politici di rilievo nazionale di Forza Italia sulle persone da assumere: “il 70% delle assunzioni che operavamo in Ecoquattro erano inutili e motivate per lo più da ragioni politico-elettorali”, rivela l´imprenditore. Che poi aggiunge che le persone gli venivano segnalate “da Landolfi e Cosentino “. ”

Ma di appoggi a destra, come a sinistra nel caso del Comune di Sessa Aurunca “dove gli Orsi si schierano improvvisamente con i diesse e sostengono la campagna elettorale di Angelo Brancaccio, eletto con una valanga di voti”, sempre il Corriere del Mezzogiorno scrive alla fine.

Tutta materia ora all´esame dei magistrati della DDA di Napoli, magistrati che sono molto bravi.

Ma l´aspetto che abbiamo voluto evidenziare -a dispetto di tutti quei bolsi, chiamiamoli per una volta così, e non collusi, almeno oggettivamente, come molti cominciano a definirli, che si ostinano a sostenere che… si fa dell´allarmismo – è quello che ancora una volta si fa riferimento a Formia (ma lo stesso discorso bisogna fare per tutto il Basso Lazio) come crocevia di molti dei summit, delle operazioni, degli affari della camorra e delle altre organizzazioni criminali.