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Centodue colleghi si rivolgono a Palamara: fuori le trascrizioni di tutte chat

Il Fatto Quotidiano

Centodue colleghi si rivolgono a Palamara: fuori le trascrizioni di tutte chat

In due settimane alla lettera si sono aggiunte tantissime firme. Il riferimento è ai messaggi con decine e decine di magistrati che hanno portato a 27 procedimenti disciplinari e, a oggi, una decina di contestazioni di incompatibilità ambientali, pendenti in Prima commissione del Csm

di Antonella Mascali | 14 GENNAIO 2021

In un paio di settimane sono già 102 i magistrati di tutta Italia che hanno firmato una lettera aperta a Luca Palamara, che – secondo quanto ci risulta – si sta consultando con gli avvocati per capire se può rispondere all’appello di fornire all’Anm “la trascrizione integrale della messaggistica da lei intrattenuta con i colleghi investiti di incarichi nell’autogoverno e nella rappresentanza sindacale”.

I magistrati firmatari parlano di una lettera “che vuole essere una provocazione, quantunque assai gradito sarebbe un qualunque riscontro alla domanda, per tenere sveglio il dibattito sulle vicende sottese alle note conversazioni intrattenute dal dott. Palamara e sollecitare il più ampio confronto, auspicando il doveroso accertamento di tutti i fatti che delineano il c.d. ‘sistema delle correnti’ che imperversa all’interno della magistratura”. Naturalmente il riferimento è alle ormai famose chat di Palamara con decine e decine di colleghi e che hanno portato a 27 procedimenti disciplinari e, a oggi, una decina di contestazioni di incompatibilità ambientali, pendenti in Prima commissione del Csm.

Qui di seguito il testo integrale della lettera con le firme

Gentile dott. Palamara,

sono i suoi colleghi (fino a sentenza irrevocabile nei suoi confronti lei è ancora appartenente all’Ordine giudiziario) che le scrivono, in nome di quel culto della Verità e della Giustizia che lei ha dichiarato di nutrire anche nel momento della dismissione della toga.

Si è professato vittima di un sistema i cui meccanismi ha imparato a utilizzare non meno di altri che l’hanno preceduta, e di altri ancora, che sono rimasti ben ancorati ai medesimi ingranaggi.

La Magistratura italiana soffre una crisi che sarebbe riduttivo definire di sola immagine.

È una crisi che investe il tessuto connettivo valoriale della categoria, che stenta a farsi riconoscere nella società civile come garante della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge.

Le riforme legislative che hanno investito l’ordinamento giudiziario hanno certamente contribuito alla formazione dell’humus sul quale è germogliato il seme della disgregazione etica, ma sono i comportamenti dei singoli quelli che hanno dato corpo a un sistema di disuguaglianze interne che scredita l’intero Ordine Giudiziario al cospetto della società civile, privandolo della credibilità che è necessaria premessa del pieno, libero e incondizionato esercizio della Giurisdizione.

Ciò che le chiediamo è, dunque, di dare il suo contributo a prevenire qualunque tentativo di insabbiamento che possa essere messo in atto dalle correnti generatrici di questo “sistema”, e che rischia di farla diventare il suo unico capro espiatorio.

Glielo chiediamo perché crediamo fortemente nella indissolubile correlazione tra libero esercizio della giurisdizione e tutela dei valori democratici della società civile, e lo chiediamo a lei, che ha conosciuto da protagonista gli oscuri ingranaggi del correntismo e delle relazioni pericolose con la politica.

Ciò che le chiediamo è di mettere a disposizione dell’intera Magistratura italiana, per il tramite dell’Associazione Nazionale Magistrati, la trascrizione integrale della messaggistica da lei intrattenuta con i colleghi investiti di incarichi nell’autogoverno e nella rappresentanza sindacale, e con coloro che semplicemente vi aspiravano, ovvero hanno, in qualunque modo, suo tramite, interferito, nel proprio o nell’altrui interesse, sui meccanismi di selezione e di nomina della Dirigenza, del Massimario, della Cassazione, degli incarichi ministeriali.

Ove mai si trattasse di corrispondenza non acquisita agli atti dei procedimenti che la riguardano, lei è l’unico soggetto legittimato alla loro condivisione.

Il nostro interesse ad acquisire generalizzata conoscenza di tale materiale è, all’evidenza, il desiderio di profonda rigenerazione etica della categoria, nella speranza che l’emersione delle storture applicative dell’attuale assetto normativo consenta di dare corpo a concreti interventi di riforma.

Dal canto suo, la condivisione di tali corrispondenze, oltre che scongiurare pericolose strumentalizzazioni future, rappresenterebbe, a nostro avviso, la più efficace dimostrazione della sua presa di distanze da un sistema che non ha certo inventato lei.

Fiduciosi dell’attenzione che il nostro appello vuole suscitare.

1. Cristina ANGELETTI (Tribunale Verona)

2. Maria ANGIONI (Tribunale Sassari)

3. Valeria ARDITO (Procura Verona)

4. Corrado ASCOLI (Tribunale Ancona)

5. Andrea AUSILI (Tribunale Ancona)

6. Milena BALSAMO (Corte di Cassazione)

7. Rita BARBIERI (Procura Macerata)

8. Sante BASCUCCI (Corte Appello Torino)

9. Elvira BELLANTONI (Tribunale Vallo della Lucania)

10. Rosa BIA ( Tribunale Matera)

11. Massimiliano BOTTI (Tribunale Imperia)

12. Francesco BRETONE (Procura Generale Bari)

13. Simona CANGIANO ( Tribunale Napoli)

14. Salvatore CANTARO (Magistrato in pensione)

15. Rosa Miriam CANTONE (Procura Generale Catania)

16. Cristina CARUNCHIO (Procura Vicenza)

17. Vincenzo CARUSI (Procura Macerata)

18. Natalia CECCARELLI (Corte Appello Napoli)

19. Isabella CESARI (Uff. Sorveglianza Verona)

20. Linda COMELLA (Tribunale Napoli)

21. Gerardina COZZOLINO (Procura Santa Maria Capua Vetere)

22. Nicola CRASCI’ (Corte Appello Catania)

23. Enrico D’ALFONSO (Tribunale Firenze)

24. Corrado D’AMBROSIO (Tribunale Salerno)

25. Edoardo D’AMBROSIO ( Tribunale Lecce)

26. Donato D’AURIA (Tribunale Pisa)

27. Honoré DESSI’ (Tribunale Santa Maria Capua Vetere)

28. Annalisa DE TOLLIS (Tribunale Napoli)

29. Gianluigi DETTORI (Tribunale di Cagliari)

30. Gaia DI BELLA ( Tribunale Catania)

31. Erika DI CARLO (Tribunale Palermo)

32. Desiree DIGERONIMO (Procura Roma)

33. Gabriele DI MAIO (Corte Appello Salerno)

34. Maria DI MAURO (Procura Napoli)

35. Simona DI PAOLO (Tribunale Spoleto)

36. Stefania DI RIENZO (Corte Appello Bologna)

37. Barbara DI TONTO (Tribunale di Napoli)

38. Giovanni FAVI (Tribunale Torre Annunziata)

39. Mario FIORENTINO (Tribunale Catania)

40. Francesco FLORIT (Corte Appello Venezia)

41. Clementina FORLEO (Tribunale Roma)

42. Massimo GABALLO (Procura Generale Milano)

43. Alfredo GAGLIARDI (Procura Palermo)

44. Massimo GALLI (Tribunale Treviso)

45. Fabrizio GAROFALO (Tribunale La Spezia)

46. Francesca GAROFALO (Corte Appello Catanzaro)

47. Giovanni GENOVESE (Tribunale Vicenza)

48. Carmen GIUFFRIDA (Esperto Nazionale Distaccato presso il Consiglio dell’Unione Europea)

49. Lidia GRECO (Tribunale Catania)

50. Paolo GUBINELLI (Procura Ancona)

51. Consiglia INVITTO (Corte Appello Lecce)

52. Alberto IANNUZZI (Corte Appello Potenza)

53. Paolo ITRI (Procura Napoli)

54. Augusto LAMA (Tribunale di Massa)

55. Alberto LANDOLFI (Magistrato di collegamento MAROCCO)

56. Andrea LAURINO (Procura Ancona)

57. Concetta Maria LEDDA (Procura Generale Catania)

58. Felice LIMA (Procura Generale Messina)

59. Fabio LOMBARDO (Tribunale Arezzo)

60. Luca LORENZETTI (Tribunale Catania)

61. Anna Maria LUCCHETTA (Procura Napoli)

62. Marco MANSI (Procura Massa)

63. Vincenza MARRA (Procura Napoli)

64. Ambrogio MARRONE (Tribunale Bari)

65. Cesare MARZIALI (Corte Appello Ancona)

66. Giorgio MILILLO (Procura Udine)

67. Andrea MIRENDA (Uff. Sorveglianza Verona)

68. Gianluca MORABITO (Tribunale di Rieti)

69. Ida MORETTI ( Tribunale Benevento)

70. Mario MORRA (Tribunale Milano)

71. Pietro MURANO (Tribunale Pisa)

72. Ester NOCERA (Procura Firenze)

73. Gabriella NUZZI (Tribunale Napoli)

74. Maria Grazia OMBONI (Magistrato in pensione)

75. Battista PALESTRA (Magistrato in pensione)

76. Michela PALLADINO (Tribunale Avellino)

77. Salvatore PALMERI (Tribunale Siracusa)

78. Mariarita PANTANI (Procura Reggio Emilia)

79. Arturo PAVESE (Tribunale Minorenni Potenza)

80. Rocco PAVESE (Corte Appello Potenza)

81. Stefania PIGOZZI (Corte Appello Milano)

82. Maria Elena PINNA (Procura Vicenza)

83. Matteo PISTONE (Tribunale Savona)

84. Raffaella POGGI (Tribunale Lucca)

85. Giuliana POLLIO (Tribunale Napoli)

86. Letizia PUPPA (Procura Udine)

87. Claudio RASTRELLI ( Procura Macerata)

88. Andrea REALE (Tribunale Ragusa)

89. Guido SALVINI (Tribunale Milano)

90. Daniele SANSONE (Procura Palermo)

91. Nicola SARACINO (Corte Appello Roma)

92. Stefano SERNIA (Tribunale Lecce)

93. Immacolata SICA (Procura Napoli)

94. Maria Angela SIGHICELLI (Procura Modena)

95. Nunzia TESONE (Corte Appello Napoli)

96. Bruno TINTI (Magistrato in pensione)

97. Eugenia TOMMASI (Tribunale Verona)

98. Anna Maria TORCHIA (Tribunale Catanzaro)

99. Massimo VACCARI (Tribunale Verona)

100. Nicola VALLETTA (Tribunale Chieti)

101. Luciano VAROTTI (Corte Appello Bologna)

102. Andrea ZOPPI (Procura Palermo)