Il consigliere dell’opposizione Stefano Gizzi attacca le modifiche apportate al piano regolatore della città e chiede una nuova redazione dello stesso. «Propongo – afferma Gizzi – la convocazione di un’assemblea pubblica per esaminare questa importante problematica.
La discussione deve partire dall’esame delle gravi manchevolezze e dagli errori contenuti nello strumento urbanistico oggi in vigore a Ceccano, che ha evidenziato gravi ingiustizie e situazioni poco chiare. Emblematiche, in questo senso, sono le nuove costruzioni sorte a ridosso dell’argine del fiume Sacco nei pressi della chiesa di Santa Maria a Fiume e la distruzione dell’area naturale di via Aldo Moro avvenuta alcuni mesi fa». Non solo, Gizzi pone l’attenzione anche su quello che definisce «un vero e proprio quartiere dormitorio». Il riferimento è a via Vigne Vecchie, «con centinaia di famiglie che non considerano neanche Ceccano la loro città».
«Ora – insiste il consigliere – per evitare di ripercorrere le vecchie strade del clientelismo, chiedo una nuova redazione del piano regolatore, che tenga conto delle reali esigenze del territorio, dei cittadini e dello sviluppo economico. Ritengo prioritario un coinvolgimento immediato di tutte le forze politiche, delle associazioni culturali, dei settori economici e degli ordini professionali per l’individuazione di tutto ciò che non va nelle attuali disposizioni e per la loro eliminazione nel nuovo piano. Chiedo all’amministrazione, in nome della trasparenza e dell’imparzialità, che vengano comunicati al più presto i criteri e le scelte che intende operare, elencando zona per zona tutti i terreni che varieranno la loro destinazione d’uso. In questo modo si potrà capire chi non ha a cuore gli interessi della città, ma intende speculare economicamente sull’edilizia. Per quanto riguarda la difficile situazione degli abitanti di via San Francesco, che sono stretti nella morsa da un lato della ferrovia e dall’altro della strada provinciale, è mia intenzione presentare una proposta per la realizzazione nell’area di un parco pubblico debitamente attrezzato».
Le affermazioni di Gizzi riportano l’attenzione su un tema certamente delicato, in quanto le decisioni che verranno prese per quanto riguarda le modifiche del piano regolatore cittadino non potranno non tenere conto della difficile situazione ambientale della città, che non può certo permettersi di subire una nuova fase di cementizzazione selvaggia, ma deve tutelare anche il futuro delle nuove generazioni per trasformare davvero Ceccano in una città a misura di bambino, come più volte auspicato dal sindaco Ciotoli.
(Tratto da Ceccano Online)