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Castellammare. Voti dei clan per i candidati alle Regionali del 2020: c’è l’inchiesta

Castellammare. Voti dei clan per i candidati alle Regionali del 2020: c’è l’inchiesta

Tiziano Valle

La criminalità organizzata di Castellammare potrebbe aver garantito voti ai candidati alle ultime elezioni regionali del 2020. Ci sono due fascicoli d’inchiesta aperti sulla competizione che ha visto trionfare il governatore Vincenzo De Luca, rieletto presidente della giunta regionale della Campania. Le indagini sono scattate già lo scorso autunno, quando sono state eseguite perquisizioni a carico di un imprenditore stabiese che vive a Gragnano, che sarebbe stato impegnato in prima linea al fianco di un candidato alle ultime elezioni regionali. Un personaggio che avrebbe legami diretti con la criminalità organizzata di Castellammare di Stabia.

Gli investigatori mantengono il più stretto riserbo sull’inchiesta, ma a quanto pare l’obiettivo è proprio quello di trovare conferme sul tentativo da parte dell’imprenditore – attivo anche nel settore delle scommesse – di indirizzare voti a favore di un candidato all’ultima competizione elettorale per le regionali.A questo va aggiunto, il ritrovamento di pacchi di fac-simile di schede e santini nella discoteca Plan B, oggi confiscata, che secondo l’Antimafia era gestita da Nino Spagnuolo, ras del clan D’Alessandro.

Un ritrovamento che – sostengono fonti investigative – non avrebbe sortito particolari sorprese, perché che quei candidati (entrambi non stabiesi), forse a loro insaputa, si fossero rivolti a colletti bianchi che gravitavano nell’orbita della cosca di Scanzano era un fatto che già era stato monitorato nel corso della campagna elettorale. Proprio con l’obiettivo di verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata sul voto.Il lavoro delle forze dell’ordine va avanti in silenzio, ma presto potrebbero esserci i primi risvolti, che sembrerebbero confermare l’interesse della camorra stabiese a infiltrarsi negli ambienti politici, evidentemente per provare a condizionare l’operato delle pubbliche amministrazioni. Tentativi che vengono portati avanti sia attraverso la scelta di candidati sui quali puntare nelle competizioni elettorali che stringendo rapporti con i funzionari che possono determinare l’affidamento o meno di un appalto a una ditta compiacente, oppure garantire soffiate sulle società che si aggiudicano le commesse e poi vengono vessate con le richieste estorsive.

Un rischio che d’altronde è stato confermato anche dalla decisione d’inviare la commissione d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia. Il lavoro svolto dagli ispettori inviato dal Ministero dell’Interno è terminato ormai dallo scorso novembre e nelle prossime settimane potrebbe arrivare la decisione sul possibile scioglimento o meno del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. Una pista, quella dei collegamenti tra colletti bianchi e camorra, che l’Antimafia non ha mai smesso di battere, proprio per cercare di spezzare quella catena che spesso aiuta i clan a resistere ai colpi inferti dallo Stato e a rigenerarsi.

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/02/03/castellammare-voti-dei-clan-candidati-alle-regionali-del-2020-ce-linchiesta/