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Castellammare. La commissione d’accesso indaga sugli appalti al cimitero

Castellammare. La commissione d’accesso indaga sugli appalti al cimitero

Gli interessi della camorra di Castellammare di Stabia sul business dei funerali e nella gestione dei servizi cimiteriali, al centro degli accertamenti della commissione d’accesso, che indaga sulle presunte infiltrazioni al Comune, da parte della criminalità organizzata. Nel dossier degli ispettori ministeriali ci sono le interdittive Antimafia che sono state emesse dalla Prefettura di Napoli negli ultimi tre anni, nei confronti delle ditte che hanno lavorato in appalto per Palazzo Farnese. L’obiettivo, chiaramente, è quello di provare a capire se ci sono stati collegamenti tra i rappresenti delle società in odore di camorra ed esponenti politici, che in qualche modo abbiano potuto favorire le ditte. Due in particolare i nodi da sciogliere.

Il primo riguarda l’interdittiva Antimafia nei confronti della società che gestiva i servizi cimiteriali a Castellammare di Stabia. L’inchiesta della Dda sulla famiglia Cesarano, originata dai verbali di diversi collaboratori di giustizia che sostengono di interessi da parte della criminalità organizzata nel settore delle pompe funebri, portò all’emissione di un’interdittiva Antimafia. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, che hanno lavorato al monitoraggio su Castellammare di Stabia, disposto dalla Prefettura di Napoli, il Comune non avrebbe provveduto immediatamente alla revoca dell’appalto in quel periodo. E spetterà agli ispettori ministeriali comprendere cosa si è inceppato nella macchina amministrativa di Palazzo Farnese. Ma non si tratta dell’unica vicenda sulla quale si sta concentrando l’attenzione della commissione d’accesso.

Sul tavolo infatti c’è anche la questione delle luci votive. L’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Cimmino chiese la revoca dell’appalto alla Luxor, società che gestiva il servizio da oltre vent’anni senza alcun contratto con il Comune di Castellammare di Stabia. Dopo la nuova gara indetta da Palazzo Farnese il servizio fu affidato alla società Lumir, che appena tre mesi dopo – nel luglio 2020 – fu raggiunta da un’interdittiva Antimafia emessa dalla Prefettura di Napoli. L’appalto fu revocato, ma è chiaro che adesso gli ispettori ministeriali saranno chiamati a fare luce anche su questa vicenda.

Due società, secondo l’Antimafia in odore di camorra, che lavoravano in appalto per il Comune di Castellammare di Stabia e quindi hanno incassato soldi pubblici. Vicende al centro degli approfondimenti condotti dagli ispettori ministeriali che devono districarsi tra gli atti prodotti da Palazzo Farnese, per comprendere se la criminalità organizzata abbia condizionato l’attività amministrativa della giunta di centrodestra .Una verifica che dovrebbe concludersi entro il 26 agosto prossimo, ma potrebbe essere prorogata per altri mesi, nel caso la commissione d’accesso necessitasse di più tempo per completare il proprio lavoro.

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2021/06/23/castellammare-la-commissione-daccesso-indaga-sugli-appalti-al-cimitero/