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Castellammare. Il commissario condanna la politica: «Città vittima di decenni di abbandono»

Castellammare. Il commissario condanna la politica: «Città vittima di decenni di abbandono»

Tiziano Valle

«Per 11 anni nessuno degli amministratori di Castellammare di Stabia ha pensato di riposizionare i busti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele, divelti dopo un assalto al Comune. E’ inutile invocare sempre lo Stato, chi ha rappresentato i cittadini e chi non ha preteso con proteste civili il rispetto dei diritti, è responsabile dello stato in cui è stata ridotta la città». E’ un duro atto d’accusa nei confronti della politica e degli stabiesi quello del prefetto Raffaele Cannizzaro, coordinatore della triade commissariale che s’è insediata a Palazzo Farnese dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata.Il suo intervento, nel corso della manifestazione promossa dalla Regione Campania per sensibilizzare le vittime del racket e dell’usura a denunciare, è un richiamo al senso di responsabilità degli stabiesi che nel corso degli anni non sono stati capaci di scegliere amministratori in grado di risollevare le sorti della città.«Sento e leggo da più parti che Castellammare è una città turistica. E’ vero, la natura è stata generosa, forse troppo. Però poi mi fermo e penso: che cosa deve venire a fare un turista a Castellammare? – chiede Cannizzaro – Le Terme sono chiuse, il mare non è balneabile, l’arenile è da 50 anni in uno stato di degrado, la strada per il Faito è inaccessibile. Nessuno per decenni ha risolto questi problemi. Nessuno ha protestato o espresso almeno con il voto il proprio dissenso». Per questo motivo, ritiene Cannizzaro: «I commissariamenti fanno bene, anche se due anni passano in fretta – continua il prefetto – Siamo già al lavoro per rimettere la macchina comunale sul binario della legalità». Cannizzaro ha le idee chiare: «L’esperienza insegna che è sempre pericoloso lasciare il potere nelle mani di pochi – spiega – Oggi abbiamo tre dirigenti, dobbiamo arrivare presto ad averne sei. Inoltre, siamo in attesa di professionalità che abbiamo già richiesto, per formare una sovrastruttura che dovrà monitorare il loro operato e garantire il giusto supporto in una fase molto importante per gli investimenti che dovranno essere realizzati sul territorio». Il prefetto garantisce il massimo impegno per le opere che dovranno essere finanziate con i fondi del Pnrr e il nuovo Piano Urbanistico Comunale (oggi scade il termine per le osservazioni) e avverte: «La nostra priorità è il riutilizzo dei beni confiscati, presto ci andremo a riprendere un’area sul Monte Faito».Sulla necessità di denunciare il pizzo imposto dalla camorra, Cannizzaro si propone di far da intermediario: «Vengano da me – dice – Se necessario sono pronto a mettere una cassetta davanti al Comune per raccogliere le segnalazioni». Ed è proprio l’importanza di sensibilizzare gli imprenditori a denunciare che ha spinto la Regione Campania a inserire Castellammare tra le tappe del tour voluto dall’assessore regionale Mario Morcone: «Abbiamo il dovere di affiancare la commissione straordinaria che amministra la città – ha spiegato – La lotta alla camorra deve viaggiare di pari passo allo sviluppo di questo territorio. Le vittime del pizzo e dell’usura devono capire che non sono soli, che le istituzioni sono al loro fianco».Chiede una maggiore presenza dello Stato, il presidente della sezione stabiese di Ascom Confcommercio, Jonnhy De Meo: «Non è vero che nessuno denuncia – sostiene – La nostra associazione ha fatto una scelta di campo già da molto tempo. Non è possibile che pochi delinquenti debbano penalizzare un’intera città. Però lo Stato deve investire in sicurezza, i dati dicono che di notte c’è una sola pattuglia di polizia a disposizione per un’area che va da Castellammare fino ai Monti Lattari, così è impossibile avere il necessario controllo del territorio».

Fonte:https://www.metropolisweb.it/2022/04/29/castellammare-commissario-condanna-la-politica-citta-vittima-decenni-abbandono/