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Caso Fondi. Patto fra pezzi di politica e mafie in vista delle elezioni regionali nel Lazio?

PATTO FRA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E PEZZI DI POLITICA IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI NEL LAZIO?

Non è un’ipotesi irrealistica quella scaturita dalla lucida penna di Andrea Palladino su “Il Manifesto” dell’altro giorno a commento della situazione che sta emergendo dal “caso Fondi”.

Un’ipotesi da non scartare e da scandagliare in profondità.

Ci sono troppi elementi che ci inducono a temere per le sorti stesse delle nostre istituzioni, dello stato di diritto, per il mantenimento degli stessi spazi di vivibilità civile e democratica nella nostra regione.

L’ostinazione con la quale taluni esponenti politici ed istituzionali locali, regionali e nazionali continuano pervicacemente a negare l’evidenza dei fatti acclarati, peraltro, da indagini accurate fatte dall’Autorità Giudiziaria; il conflitto che sta portando allo sfascio delle nostre istituzioni; la presenza in molte amministrazioni comunali- e non solo -di soggetti che provocatoriamente menano vanto di essere legati ad ambienti malavitosi; le parole di un capo del governo che, sceso in sala stampa con il Ministro dell’Interno, è arrivato a dichiarare, smentendo in sostanza lo stesso Maroni, il Prefetto di Latina e la Magistratura, che… nessun elemento dell’Amministrazione comunale di Fondi è stato sfiorato da un avviso di garanzia (sic!)… , quando tutti sanno che ci sono stati e ci sono arresti e indagini a carico di amministratori e dirigenti comunali fondani; sono tutti elementi che fanno sospettare che ci sia veramente qualcosa di poco chiaro –a dir poco- sotto.

Stiamo seguendo da anni il processo di radicamento mafioso nel nostro impianto economico, sociale e politico, ma, francamente, non ritenevamo che tale radicamento fosse così profondo e diffuso.

Le operazioni “Damasco 1”, ”Damasco 2” e, prima ancora, ”Formia Connection “ (di cui nessuno parla più, purtroppo) hanno provato quanto tale radicamento nel tessuto politico e istituzionale fosse profondo.

Noi riteniamo, a questo punto, indispensabile ed urgente una mobilitazione generale non solo di tutti i soggetti politici, sindacali, sociali, culturali e dei cittadini onesti del Lazio, ma di tutta Italia, a difesa dell’integrità e della salvaguardia delle istituzioni democratiche di una Regione importante qual’è la nostra che sta cadendo nelle mani della criminalità organizzata.

Concordiamo, quindi, con quanto chiesto da Luigi De Magistris a proposito della necessità di promuovere una grande manifestazione nazionale a Fondi ed altre iniziative a vari livelli nazionali ed europei a difesa delle nostre istituzioni.

LA SEGRETERIA