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Caso Consip, Romeo gestioni a giudizio per «illeciti amministrativi»

Il Mattino, Mercoledì 18 Aprile 2018

Caso Consip, Romeo gestioni a giudizio per «illeciti amministrativi»

La Romeo Gestioni, la società riconducibile ad Alfredo Romeo coinvolto con l’accusa di corruzione nella maxi inchiesta Consip, non ha rispettato quanto definito dal decreto 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Per questo il gip di Roma, Bernadette Nicotra, ha disposto per la «Spa» il rinvio a giudizio così come sollecitato dal pm Mario Palazzi.

Il processo è stato fissato al prossimo 10 maggio davanti ai giudici della ottava sezione penale. Il procedimento si andrà ad unire con quello che vede imputato l’imprenditore Romeo, accusato di corruzione per avere consegnato tra il 2014 e il 2016 circa 100mila euro all’ex dirigente Consip Marco Gasparri (che ha già patteggiato una pena ad 1 anno e 8 mesi), in cambio di favori. Un rapporto tra i due, secondo la procura di Roma, iniziato nel 2012, pochi giorni prima di Natale, con un primo “pagamento” di cinquemila euro. Successivamente ci sono state dazioni «in più occasioni», e poi un vero e proprio stipendio mensile, di importo variabile, dal 2014 al 2016. In cambio ,Gasparri avrebbe «venduto la sua funzione» di pubblico ufficiale a Romeo che puntava ad aggiudicarsi anche alcuni lotti della maxi-gara europea FM4 da 2,7 miliardi, finita anch’essa sotto la lente dei pm di piazzale Clodio.

Il primo giugno del 2017 la Procura aveva ottenuto nei confronti della società di Romeo una misura interdittiva di un anno per la mancata applicazione della norma con il divieto di contrarre rapporti con la pubblica amministrazione. Contestualmente il magistrato, accogliendo una richiesta delle difese, aveva sospeso la misura stabilendo una serie di paletti, come previsto dalle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Il 6 marzo scorso, intanto, Consip ha deciso per l’esclusione della Romeo Gestioni in sei gare di appalto, dando attuazione alla delibera del cda del 21 febbraio. «La delibera di esclusione – ha spiegato la Centrale unica di acquisto della Pa – riguarda gare, in relazione alle quali, venuto meno il vincolo fiduciario con la stazione appaltante, come nell’iniziativa Facility Management 4, la Romeo Gestioni Spa ha presentato offerta in data antecedente alle misure di risanamento adottate dall’azienda».

La Romeo Gestioni, la società riconducibile ad Alfredo Romeo coinvolto con l’accusa di corruzione nella maxi inchiesta Consip, non ha rispettato quanto definito dal decreto 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Per questo il gip di Roma, Bernadette Nicotra, ha disposto per la «Spa» il rinvio a giudizio così come sollecitato dal pm Mario Palazzi. Il processo è stato fissato al prossimo 10 maggio davanti ai giudici della ottava sezione penale. Il procedimento si andrà ad unire con quello che vede imputato l’imprenditore Romeo, accusato di corruzione per avere consegnato tra il 2014 e il 2016 circa 100mila euro all’ex dirigente Consip Marco Gasparri (che ha già patteggiato una pena ad 1 anno e 8 mesi), in cambio di favori. Un rapporto tra i due, secondo la procura di Roma, iniziato nel 2012, pochi giorni prima di Natale, con un primo “pagamento” di cinquemila euro. Successivamente ci sono state dazioni «in più occasioni», e poi un vero e proprio stipendio mensile, di importo variabile, dal 2014 al 2016. In cambio ,Gasparri avrebbe «venduto la sua funzione» di pubblico ufficiale a Romeo che puntava ad aggiudicarsi anche alcuni lotti della maxi-gara europea FM4 da 2,7 miliardi, finita anch’essa sotto la lente dei pm di piazzale Clodio. Il primo giugno del 2017 la Procura aveva ottenuto nei confronti della società di Romeo una misura interdittiva di un anno per la mancata applicazione della norma con il divieto di contrarre rapporti con la pubblica amministrazione.

Contestualmente il magistrato, accogliendo una richiesta delle difese, aveva sospeso la misura stabilendo una serie di paletti, come previsto dalle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Il 6 marzo scorso, intanto, Consip ha deciso per l’esclusione della Romeo Gestioni in sei gare di appalto, dando attuazione alla delibera del cda del 21 febbraio. «La delibera di esclusione – ha spiegato la Centrale unica di acquisto della Pa – riguarda gare, in relazione alle quali, venuto meno il vincolo fiduciario con la stazione appaltante, come nell’iniziativa Facility Management 4, la Romeo Gestioni Spa ha presentato offerta in data antecedente alle misure di risanamento adottate dall’azienda».