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“CASERTACE” .Carlo Sparaco e il sequesto di un lussuoso appartamento a Formia

ESCLUSIVA CASERTACE. Carlo Sparaco, ex Presidente della Casertana, prestanome dei Campomaggiore, presunti usurai, vicini alla camorra: ecco i gravi indizi che hanno portato al sequestro di un lussuoso appartamento di Formia
Intestato ad una società dell’ex dirigente sportivo, liquidata definitamente sin dal 1993, ma sulla cassetta della posta e sul citofono era scritto il nome ed il cognome di Pietro Campomaggiore. 

 

MARCIANISE – Il nostro resta uno Stato di diritto, e se non ci sono di mezzo politici o personaggi conosciuti a livello nazionale, i tribunali del Riesame tendono a limitare il carcere ed a sconfessare, i più delle volte, gli impianti accusatori che sono alla base di decisioni, pur prese da un giudice, che avallano lunghe indagini compiute dalle Procure.

Per cui, tutto quello che abbiamo scritto e presentato in quest’ultimo mese sulla vita e sulle opere inquietanti della famiglia Campomaggiore, non necessariamente si tradurrà in una conferma del carcere.

Al di là di questo, ciò che noi abbiamo narrato, l’analisi dei documenti, ma soprattutto la valutazione culturale sul mondo dei Campomaggiore rende già da oggi, per quel che conta, granitiche le nostre convinzioni.

Fatta la premessa, oggi raccontiamo o meglio, non raccontiamo ma commentiamo un documento giudiziario che riteniamo molto interessante: si tratta del provvedimento di sequestro di uno dei tanti immobili, riconducibili, secondo gli inquirenti, alla famiglia Campomaggiore, pur non essendo intestato alla stessa.

Il palazzo in questione è ubicato in quel di Formia in via Giuseppe Verdi. Per capirci bene, basta guardare la foto poco più in basso per individuarlo. Comunque per i più scettici sulla nostra durissima, puntigliosissima volontà di documentare tutto quello che scriviamo, vi diciamo che le coordinate catastali dell’immobile lo collocano al foglio 33, particella 334, sub 1.

L’immobile individuato è risultato intestato alla “Sparaco Costruzioni s.r.l.”. E rieccolo il nome noto dell’imprenditoria immobiliare nostrana. Ritornano, dopo il nostro articolo di sabato scorso, relativo ad un altro complesso immobiliare, questa volta ubicato a Capodrise ( CLICCA QUI PER LEGGERE QUELL’ARTICOLO ), le generalità di Carlo Sparaco, che si ritagliò uno spazio di notorietà a metà del primo decennio del 21� secolo, quando assunse la carica di Presidente della Casertana, quando la Casertana fu anche sostenuta da quelli che poi sarebbero divenuti “eminenti”, ma soprattutto influenti, stavolta senza virgolette, perchè questi qua hanno comandato sul serio, politici della città di Caserta.

La vita professionale di Carlo Sparaco, conduce a Marcianise.Dove si trova, non a caso, la sede della Sparaco Costruzioni s.r.l. . Il sequestro di Formia, dunque, consolida la traccia di un rapporto pesantissimo, al limite del fondamentale, tra Carlo Sparaco e la famiglia Campomaggiore.

Il giudice scrive nella ordinanza di sequestro che la consultazione delle banche dati “ha consentito di accertare che per lo stesso ( immobile di Formia, n.d.d. ) non risultano stipulati atti di compravendita o di locazione/comodato, idonei a trasferire il formale possesso del bene ai Campomaggiore, i quali, ancora, come acclarato, ne hanno la piena disponibilità.

A dimostrazione di quella che è una tesi che porta a considerare Carlo Sparaco un mero prestanome, vi è, sempre

secondo il giudice, “la circostanza che la Sparaco Costruzioni s.r.l. risulti cessata dal 7-12-1993 e, pertanto, non possareceived_1622040971396799essere titolare di alcun diritto di proprietà, tanto meno immobiliare. Tale società – prosegue il giudice – è stata sottoposta alla procedura di scioglimento, in data 9-10-1989, con atto stipulato presso il notaio Luigi Ronza di Marcianise, con contestuale conferimento della carica di liquidatore a Busico Aldo.

Le conversazioni intercettate e gli accertamenti di P.G. – osserva ancora il Gip – portano a ritenere provata la diretta disponibilità, da parte di Campomaggiore, dell’immobile sito in Formia, via Giuseppe Verdi, formalmente intestato ad una società, la Sparaco Costruzioni s.r.l., cessata sin dal dicembre 1993.”.

In conclusione citiamo qualche elemento che assevera pienamente, secondo noi, la posizione e la decisione assunte dal giudice: la cassetta postale dell’immobile riporta il nome ed il cognome di Pietro Campomaggiore. Idem il citofono.

E per il momento, ma solo per il momento, ci fermiamo qui.

Gianluigi Guarino

PUBBLICATO IL: 31 ottobre 2015 ALLE ORE 11:00