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CASAL DI PRINCIPE. La famiglia Schiavone e…dintorni. Il concorso morale di Chiara Schiavone e la richiesta di intervento fatta a Walter dal cognato Mario Natale

CASAL DI PRINCIPE. La famiglia Schiavone e…dintorni. Il concorso morale di Chiara Schiavone e la richiesta di intervento fatta a Walter dal cognato Mario Natale

Si tratta di un episodio relativo ad una fregatura avuta da un tal A.R., al quale Francesco Dell’Imperio fa stipulare due polizze r.c.a. che si riveleranno poi false. Di qui una serie di eventi che a nostro avviso fanno il paio con quello già narrato dell’assunzione da parte della sorella di Nicola, Carmine, Walter, Emanuele ed Ivanhoe di un incarico amministrativo nelle società che gestivano la distribuzione di prodotti lattiero caseari, con i metodi tipici dei camorristi

25 Agosto 2021 – 12:46

CASAL DI PRINCIPE – Checchè se ne dica la famiglia Schiavone, almeno fino a quando non è stata ufficializzato il pentimento di Nicola Schiavone, ha mantenuto una certa compattezza. Si è sempre detto, ad esempio, che le figlie femmine fossero totalmente fuori da ogni discorso e anche da ogni cointeressenza laterale rispetto all’attività criminale dei loro fratelli. Questa ordinanza che ha portato all’arresto di Walter Schiavone, di Antonio Bianco, di Nicola Baldascino, di Armando Diana, dimostra che non è stato propriamente così. Nel nostro focus, abbiamo già scritto un articolo in cui evidenziavamo l’utilizzo, fa parte di Walter della sorella Chiara (CLICCA QUI PER LEGGERE) nella struttura organizzativa di una delle due società costituite per gestire il traffico, ampiamente illegale e fortemente determinato da metodi minacciosi che la Dda e anche il gip Iaselli considera camorristici. Ora, non è che la sorella Chiara scendesse dal pero e non conoscesse i metodi del fratello.

Se fosse stata distinta e distante dalle attività di famiglia, avrebbe cercato un lavoro non connesso ai caseifici di Walterino. Nello stralcio che pubblichiamo oggi, invece, va evidenziata, a nostro avviso, la figura di un aprente acquisito di Mario Natale, marito della stessa Chiara Schiavone il quale si rivolge a Walterino per chiedergli di intervenire su una questione, sulla divergenza sorta tra Francesco Dell’Imperio, anche lui associato al gruppo, e dell’amico A. R. Dell’Imperio aveva indotto R. a stipulare due polizze assicurative responsabilità civile auto o r.c.a. che dir si voglia, a Giugliano presso un’agenzia evidentemente di suoi amici.

Dopo poco tempo Dell’Imperio aveva scoperto che le polizze fatte firmare dal suo amico erano false. Per questo gli aveva raccomandato di non utilizzare l’auto o le auto a cui erano associate. Ovviamente R. poneva anche il problema del recupero dei soldi versati per stipulare quelle polizze risultate farlocche. Dell’Imperio gli promise di fargli recuperare quelle somme. Ma evidentemente R. non attribuì molta credibilità alla promessa di Dell’Imperio e per questo si rivolse a Mario Natale, marito di Chiara Schiavone, affinché facesse intervenire Walter Schiavone, allo scopo di recuperare quei soldi.

Anche in questo caso, il marito di Chiara Schiavone, cioè Mario Natale, non è che non sapesse che tipo di vita facesse Walter Schiavone e soprattutto in che modo lui interveniva per dirimere certe controversie, che trovavano soluzione proprio perchè irrompeva sulla scena il figlio di Francesco Schiavone Sandokan, la cui presenza, il cui peso era considerato minaccioso. Questo giusto per confermare l’assunto iniziale di questo articolo e cioè che se non c’è stato un concorso giuridicamente rilevante di almeno una delle sorelle di Walter Schiavone, cioè Chiara, non si può non evidenziare, a meno che non si voglia fare professione di disonestà intellettuale, l’esistenza di un concorso morale, di un meccanismo che assimilava tutti i componenti della famiglia e tutti quelli acquisiti per effetto di un matrimonio ai metodi inaugurati a suo tempo dal capo dei capi Francesco Schiavone Sandokan.

Ovviamente Dell’Imperio non la prese bene e andò su tutte le furie di fronte all’iniziativa assunta da A. R. Al culmine di questo sfogo, Dell’Imperio dice al suo interlocutore Stefano Coronella, nella conversazione intercettata dagli inquirenti che lui, indipendentemente dall’intervento di Walter Schiavone, i soldi ad A. R. glieli darà, glieli farà recuperare, essendo lui, così afferma testualmente, una persona seria.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

7.4. L’influenza di Walter Schiavone nell’ambito di contrasti riguardanti i membri del clan.

 

Quella sopra descritta non era l’unica occasione in cui Francesco DELL’IMPERIO ricorreva all’influenza camorristica di SCHIAVONE Walter per trarne vantaggi. Infatti, in data 8.2.2016 si registrava una conversazione ambientale, sempre a bordo della sua Fiat Panda, in cui litigava con una persona poi identificata in R. A. ([1]) perché questi si era rivolto a tale Mario, presumibilmente NATALE Mario, cognato di Schiavone Walter (avendone sposato la sorella Angela), per indurlo ad onorare un credito vantato nei suoi confronti.

Nel corso della conversazione più volte Dell’Imperio citava una persona con il pronome (in dialetto) “iss”, che poi si comprenderà essere lo Schiavone Walter. In sintesi, Francesco Dell’Imperio, palesemente infastidito dal fatto che A. R.  avesse richiesto la mediazione del Mario per recuperare il debito vantato nei suoi confronti, gli diceva che, se SCHIAVONE Walter avesse deciso che non doveva più dargli i soldi, la sua decisione sarebbe stata irrevocabile”: con ciò  dimostrando ancora una volta la posizione di predominio del figlio di Sandokan nella gerarchia del clan.

Tale situazione si è verificata poiché lo SCHIAVONE Walter intendeva favorire Dell’Imperio anziché A. R., in quanto il primo era suo uomo di fiducia e vicino al clan.

Di seguito si riportano due registrazioni riferite ai fatti in questione, che vedevano come interlocutori Dell’Imperio Francesco e R. A.

Poiché le conversazioni intercettate sono molto lunghe, si riporteranno di seguito gli estratti principali, rinviando per i testi completi, alle pag. 42 e ss. della già citata informativa del RONI Carabinieri di Caserta del 1° luglio 2018. 

 

Progressivo n. 5052 dell’8/2/2016 13.29.26 (R.I.T. 4348/15 – Allegato n. 7).

 

L’auto raggiunge via della Libertà, angolo via Baracca di Frignano, (Latitudine: 41° 00′ 01.787″ Longitudine: 14° 10′ 42.311″)  qui si ferma e si capta la voce di un uomo che invita Dell’Imperio a scendere dall’auto: “scendi, scendi un poco, fatti parlare un poco“. Dell’Imperio scende quindi dall’auto monitorata, si allontana dalla stessa, tuttavia si capta qualche passaggio della discussione, anche un po’ accesa tra Dell’Imperio e l’uomo che chiamerà “A“.

 

 

Francesco: Allora, mi senti a me, tu vai là no…

A: Eh:

Francesco: … che ci vai a fare là ?… incomprensibile…

A: Tu sei tu un chiacchierone, tu non ti vuoi pigliare l’impegno neanche di cinquanta euro, tu mi vuoi pigliare per fesso, guagliò ma veramente stai a fare?

Francesco: … incomprensibile… io ti do cinquanta euro.. incomprensibile… si accavallano le voci…

A: E io te lo faccio dire pure … incomprensibile… ma quanto devo aspettare? Che io non sto dicendo niente…

Francesco: … incomprensibile, si accavallano le voci… sai quando puoi dire “chiacchierone”?

A: … tu sei un bravo guaglione, ma tu… viene interrotto…

Francesco: Sai quando lo puoi dire “chiacchierone”… quando io mi sono preso l’impegno con te…

A: Francè…

Francesco: … io l’impegno con te non me lo sto pigliando, sai perchè? Perchè… incomprensibile… allora se mi devo prendere un impegno… incomprensibile, si accavallano le voci... non me lo posso pigliare l’impegno! incomprensibile… perchè devo… incomprensibile… certi soldi che… incomprensibile… hai capito? Mò… incomprensibile… un altro assegno… incomprensibile… ma che ti devo dire a te? Gli assegni quando… incomprensibile, viene interrotto, si accavallano le voci…

A: … io vado a faticare, non è che… che vado a rubare; Chi va a rubare… incomprensibile…

(…, incompr.)

Francesco: Ma mi vorresti picchiare nè A?

A: Francè ma tu stai a fare davvero?

Francesco: Ma tu mi vuoi picchiare nè A? Ma tu stai… incomprensibile…

A: No… ma… incomprensibile…

Francesco: E tu mi vuoi fare la “mala azione” a me?… Tu mi vuoi fare la “mala azione” a me?

A: Allora Francè… viene interrotto…

Francesco: Ma i soldi li vuoi tu? Allora mettiti in macchina e vattene che già mi hai scassato il cazzo! (con tono minaccioso, n.d.r.) Tu vicino a me parli di “mala azione?”…

A: Allora Francè…

Francesco: Come ti sei permesso di andare là?

A: Francè allora, quello che ti sto dicendo…

Francesco: Come ti sei permesso di andare là?…Quello lo sai… Se quello dice: “A non deve avere niente più!” che fai?

A: Non avrà niente più!

Francesco: Non avrà niente più?

A: E non avrà niente più;

Francesco: E poi io dovrei passare per il malamente… incomprensibile, si accavallano le voci… che io i soldi li dò sempre!… E non ti permettere di parlare di “malazione” in mezzo…

A: Allora…

Francesco: …che a me la testa non mi aiuta proprio! Tu vai a faticare? E a me non mi… incomprensibile…proprio la testa! Perciò non voglio parlare più con te. Sei andato là? E me la vedo con loro là!

A: Allora…

Francesco: Ti ripeto, se quello dice: “A non avrà niente”, io i soldi te li do lo stesso. Però vale per la prossima volta, non andare là!

A: Io ti sto dicendo… io ti sto a dire…

Francesco: Hai capito? Non ti … incomprensibile…

A: … se ero un altro… viene interrotto bruscamente e con tono alto e minaccioso, ndr…

Francesco: Eh, che vuoi fare A “se eri un altro”? Che vuoi fare? Che vuoi fare, dimmi che vuoi fare?

A: E lo vedi come…

Francesco: E che vuoi fare? Già a me non mi è piaciuto proprio che vieni a Frignano, te lo dico bello chiaro chiaro!

A: … incomprensibile, viene interrotto appena inizia a parlare, ndr…

Francesco: Non mi è piaciuto proprio non tengo niente più da parlare! Perciò…

A: Statti tranquillo…

Francesco: …io non tengo niente più da parlare;

A: … statti tranquillo…

Francesco: Vicino a me: “mala azione”; Tu hai la forza con me?

A… statti tranquillo che… se ero un altro… incomprensibile… quant’è vero la Madonna, sai perchè… sai perchè…

Francesco: Eh! E che vuoi fare?

A: …incomprensibile… perchè sei un bravo “guaglione”, ti capiscoviene interrotto…

Francesco: Eh…e manco…

Fine progressivo, segue al progressivo successivo.

 

 

Progr. 5053 dell’8/2/2016 13.36.35 (R.I.T. 4348/15 – Allegato nr. 7).

 

Francesco: … Che ti serve A? Sennò tieni il problema, lo tieni grosso il problema! Mi capisci, mo’ mi sto mantenendo oj!

A: Francè…

Francesco: Hai sbagliato di grosso! Credimi;

A: …io non sto sbagliano di grosso;

Francesco: Perchè non ti dovevi permettere di andare là!

 

A: Io non sto… io ti sto… si accavallano le voci…

Francesco: …già lo so, io vado la… mi dice: “Francè non gli mandare niente più!” (doppio battito di mani, ndr)

A: E non ci sta nessun problema!

Francesco: Per farti capire io come sono, io potrei prendere la palla in balzo e i soldi non te li dò più;

A: Allora… incomprensibile, si accavallano le voci…

Francesco: …A è una persona che con me non ha mai sbagliato, si è sempre comportato da cristiano;

A: …io ti sto dicendo… ti sto dicendo… che, io se sono andato là, sono andato perchè io a te non ti riesco a rintracciare; Come devo fare?

Francesco: Come non mi riesci a rintracciarmi? Perchè non sai dove sto ad abitare?

A: E che vengo a casa tua?

Francesco: E Girolamo che lo tieni a fare?

A: … Che vengo a casa tua… a me non mi piace andare a casa della gente;

Francesco: E a Girolamo: “mi vuoi chiamare un poco a Cane’ ” … si accavallano le voci…

A: …a me… a me non mi piace…  si accavallano le voci…

Francesco: …la “mala azione” a me, sei andato a dire là: ” se faccio la mala azione, digli che non si mettono in mezzo!?”

A: Francè no, non ho detto questo;

Francesco: A io ti “affogo”! Tu non hai capito niente, io ti affogo!!!

A: Francè… viene interrotto…

Francesco: Mettiti dentro la macchina e vattene! Mò ci vado mò là! Io mò ci vado mò là!… si accavallano le voci, incomprensibile… come ti permetti, tu vicino a quello poi :” se faccio la malazione”…

A: Io non gli ho fatto nessuna cazziata…

Francesco: E stai in grado tu di dire vicino a quello: “se faccio la malazione levatevi di mezzo!”?

A: Io non gli ho fatto nessuna cazziata a Mario; Io ci sono andato a parlare in forma di amico, ho detto: “io lo voglio bene, mi dispiace… ” incomprensibile… si accavallano le voci…

Francesco: E Mario che c’azzecca?

A: Come rispetto… allora… tu te la fai insieme a loro!

Francesco: E che c’azzeccano loro ? I soldi li devi avere da me? Da chi li devi avere i soldi?

A: Non c’entra questo.. ma se tu… tu non mi rispondi, io come ti devo rintracciare?  Quello disse… incomprensibile… io sono andato a chiedere un piacere;

Francesco: I soldi da chi li devi avere? Li devi avere da me i soldi?

A: Eh;

Francesco: E che c’azzeccano loro fammi capire!

A: Com’è che c’azzeccano loro?

Francesco: Che c’azzeccano loro? Io non sono come gli altri cristiani, compagni tuoi, che quando dovevano avere i soldi mi mandavano il pentito vicino hhh… cumpa’!!!

A: Allora… viene interrotto…

Francesco: Perchè io se volessi i soldi non te li darei; Da tempo non te li avrei più dati!

A: Allora, io mi sono permesso in forma di amicizia, non sono andato là… viene interrotto…

Francesco: E amicizia di che, ne A? Tu conosci a me, che c’entrano quelli là!?

A: No, io conosco prima a loro! A te ti conosco altra… in altra parte! Io conosco prima a loro;

Francesco: E… e loro che c’azzeccano, i soldi li devi avere da me?

A: Loro se tengono un problema con qualche “compagno” mio, … hanno sempre… incomprensibile… sono sempre prima andati dove devono andare e poi hanno risolto il problema! Se tu sei compagno a loro, io per rispetto… per rispetto a te e per rispetto a loro, per risolvere il problema, ho detto: “guagliò, ma io come mi devo comportare?” Questo gli ho detto! … ho detto: ” ma come mi devo comportare?” … è andato, gli ha spiegato la situazione , è andato lui e ha detto: “tanto mò gli parla pure iss allora” ma niente di che!!! Che tu ti stai a mettere… viene interrotto…

Francesco: Tu poi ha detto vicino a me: “qua, là… levatevi di mezzo, hhh…”

A: No, io non ho detto… incomprensibile, si accavallano le voci…

Francesco: Tu hai detto vicino a MARIO… hai detto vicino a MARIO…

A: Io non ho detto…

Francesco: …hai detto: “se gli faccio la mala azione levatevi di mezzo!” Mò me l’ha detto Mario oj;

Francesco: Mo’ vado a parlare là da Mario, dico:” Mario ma… spiegami un poco la situazione” (apre lo sportello dell’auto, ndr)

A: Io a Mario gli ho detto: ” tengo questo problema con Francesco, come mi devo comportare?” ho detto perchè… ho detto: “se ero un altro, già gliela avrei fatta la mala azione, ma davvero però!”…

Francesco: E che mala azione mi avresti fatto ne’ A?

A: Francè… Francè poi può essere pure che me la facevi prima tu a me! O ci vedevamo e me la facevi tu a me;

Francesco: Amerì ma la “mala azione” di che, nè A? Amerì…

A: Francè ma uno… uno vive pure di soddisfazioni! Tu, allora io se… allora se non te l’ho mai… non te l’ho mai fatto io a te, davvero perchè ti voglio bene e ti apprezzo in certe cose, davvero però!

Francesco: Mi senti a me…

A: Perchè sono passati due anni; Io ad altro cristiano… ad altro cristiano, l’avrei fatta la “mala azione”, tengo pure la “forza” per fartela la mala azione!

 

Sintesi:

La discussione tra i due continua, Dell’Imperio ammette di stare in debito nei confronti di A., di avere la volontà di pagare e che a breve cercherà la soluzione per dare i soldi che non vuole restituire in piccole somme, dunque, appena avrà almeno 4-500 euro inizierà a sdebitarsi; poi i due si salutano e l’auto si rimette in movimento, Dell’Imperio a bordo, da solo in macchina fa dei piccoli commenti… “che uomo!”… poco dopo ancora “ti sparo in faccia!”…mandami a chi vuoi tu, ne’ cornuto! Tieni le corna!“.

 

Anche per questo GIP –che condivide l’assunto sul punto del P.M.- la persona che avrebbe potuto decidere sulla pretesa creditoria del R. nei confronti del DELL’IMPERIO era Walter SCHIAVONE: pertanto, in buona sostanza, il R. accettava che, se Schiavone Walter avesse disposto in tal senso, Dell’Imperio non avrebbe più dovuto restituirgli i soldi, poiché tale decisione doveva ritenersi perentoria e inappellabile, in ragione della posizione nel clan ricoperta del figlio di Sandokan.

Il concetto veniva ribadito subito dopo da Dell’Imperio che aggiungeva: “E poi io dovrei passare per il malamente… incomprensibile, si accavallano le voci… che io i soldi li dò sempre!… E non ti permettere di parlare di “malazione” in mezzo….che a me la testa non mi aiuta proprio! Tu vai a faticare? E a me non mi… incomprensibile…proprio la testa! Perciò non voglio parlare più con te; Sei andato là? E me la vedo con  loro va! Ti ripeto, se quello dice: “A.non avrà niente” io i soldi te li do lo stesso; Però vale per la prossima volta, non andare là!”. Invero, DELL’IMPERIO Francesco, oltre ad enfatizzare i concetti in precedenza espressi, comunicava che, nonostante le disposizioni che avrebbe potuto emanare la persona “del clan” (SCHIAVONE Walter, n.d.r.) egli avrebbe comunque onorato il debito, a dimostrazione della sua serietà; e a dimostrazione anche del fatto che era un uomo di fiducia del clan di SCHIAVONE Walter, atteso che non aveva paura di nulla, ostentando la sua forza nei confronti del R., sicuro di essere evidentemente protetto dallo stesso Walter SCHIAVONE.

 

In definitiva, il R., sempre con tono di sottomissione, cercava di giustificarsi e, a fronte delle insistenze di Dell’Imperio Francesco, che asseriva di voler parlare con Mario per sapere cosa gli avesse effettivamente detto il suo creditore, diceva: “Io a Mario gli ho detto: ” tengo questo problema con Francesco, come mi devo comportare?” ho detto perchè… ho detto: “se ero un altro, già gliela avrei fatta la mala azione, ma davvero però!”. La discussione proseguiva sulla stessa falsariga sino a che i due non si congedavano.

 

Alle successive ore 16:07, A.R. telefonava a DELL’IMPERIO Francesco e ne scaturiva una conversazione sempre correlata ai fatti sopra citati, che viene riportata testualmente a pag. 49 dell’informativa del 1° luglio 2018 (n. 22388, RIT 4074/15 –  allegato nr. 8)”.

 

Dalla disamina della conversazione citata emerge anche per questo GIP ulteriormente l’atteggiamento remissivo del R., il quale, avendo evidentemente compreso di aver ecceduto nei toni usati con Dell’Imperio Francesco, che era pur sempre persona vicina agli Schiavone ed a Walter in particolare, proponeva toni più distesi. Dal canto suo, Dell’Imperio accettava il diverso atteggiamento del suo creditore: ciò ancora una volta a dimostrazione della posizione apicale occupata, all’interno della consorteria criminale in oggetto, dal fautore indiscusso, ossia Walter SCHIAVONE.

Seguitando nell’illustrazione dell’attività di indagine:

 

Nelle medesime circostanze, a bordo della Fiat Panda si captava la seguente conversazione tra DELL’IMPERIO Francesco ed il suo interlocutore abituale CORONELLA Stefano, che si riporta di seguito.

 

Progr. 5074 dell’8/2/2016 16.09.05 (R.I.T. 4348/15 – Allegato nr. 9)

 

Si capta la voce dei due che si avvicinano all’auto monitorata (…). Dell’Imperio che risponde al telefono monitorato, quindi la conversazione è registrata al prog. 22388 LN 1893, al termine della quale commenta con Stefano CORONELLA sull’interlocutore telefonico (ore 16:08:04):

 

Francesco: Un altro “mats” pure quest’altro oj! (in modo ironico, ndr)

Stefano: Chi è?

Francesco: Cioè no… breve pausa… no ti voglio far capire una cosa, guarda i “cristiani”…  Mi sono preso un impegno con questa persona, tu (la persona, ndr) sei venuto insieme a me, tu (riferito sempre alla persona con cui ha parlato al telefono, ndr) siamo andati da una parte, da un mio amico a Giugliano, ti ha fatto due assicurazioni false! Io ti ho detto vicino a te: “blocca la macchina che l’assicurazione non è buona!” io te l’ho detto io a te, ti potevo far camminare tranquillamente, “blocca, questo non è cosa!”… questo se n’è scappato, non so quanti milioni di euro ha fatto con le assicurazioni false, ho detto: “non ti preoccupare, ti ci ho portato io, te li faccio recuperare io” …tranquillamente, non esiste che mi rovinerei la “faccia” con un compagno, non esiste. Mo’ tu che fai? Vai da un “compagno” mio a… acchiappi un compagno mio e gli dici: “vuoi dire a Walterino che prima che faccio che questa cosa … là-qua… hhh bu-bu-bù, bu-bu-pà…”  … breve pausa… E sai che gli ha detto? Ha detto: “Francesco sta a posto, non ti deve dare niente più!”… ho detto: “mò io adesso che dovrei fare jà? Non ti devo dare niente più perchè quello ha detto che non ti devo dare niente più! Ma io sono un signore, io i soldi te li do lo stesso, perchè… incomprensibile… ma chi te lo ha detto di andare là?” …  Secondo te quello diceva: “Dacci soldi a questo?” Sapendo tu chi sei poi! Perchè poi è un cristiano un poco particolare, se la faceva proprio con “cristiani” che mo’… mo’ fanno i pentiti oj! Dice:”io ti faccio dare i soldi da questo? ma stai buono con la testa?” Ho detto: “Vedi come sei scemo, ne’ mongoloide? Ti dovrei chiavare uno “scuzzettone” adesso e te ne dovresti andare! Però sono una persona educata, i soldi te li do ugualmente perchè sei un compagno mio!”… He-he. “. 

Condivisibilmente con la tesi del P.M., emergeva dalla surrichiamata conversazione che: “il Dell’Imperio, dopo aver chiuso la telefonata, commentandone il contenuto con Stefano Coronella, svelava com’era sorto il debito nei confronti del R.. In sostanza, sosteneva di aver accompagnato R. presso un suo amico di Giugliano in Campania che gli aveva stipulato due polizze r.c.a. poi risultate false. Pertanto, Dell’Imperio aveva informato immediatamente A. R., raccomandandogli di non utilizzare la macchina, con la promessa di fargli recuperare il denaro speso per le assicurazioni, non intendendo perdere di credibilità per una questione del genere. Di contro, invece, R.  si sarebbe rivolto a un “compagno” di Dell’Imperio per recuperare i soldi da lui, ossia il NATALE Mario, come in precedenza riferito.

Dunque, le parole di  Francesco DELL’IMPERIO inerenti al passaggio in questione, ritenuto di obiettiva rilevanza investigativa, ovverosia quello riferito al comportamento imprudente e sfrontato assunto dal R. A., sono le seguenti, già riportate integralmente nella trascrizione suindicata: Mò tu che fai? Vai da un “compagno” mio a… acchiappi un compagno mio e gli dici: “vuoi dire a Walterino che prima che faccio che questa cosa … là-qua… hhh bu-bu-bù, bu-bu-pà…” (…).

Come sopra esposto, le parole profferite da  Dell’Imperio sono particolarmente significative giacché, anche a parere dello scrivente GIP, sintomatiche del preponderante ruolo assunto da Walter SCHIAVONE sul territorio ed in ambito criminale: non a caso R. A., al fine di recuperare il denaro, si sarebbe rivolto al Mario affinché questi chiedesse l’intercessione di Walterino, diminutivo con cui è notoriamente conosciuto negli ambienti criminali l’odierno indagato Schiavone Walter, figlio di Francesco Sandokan. Per quanto riguarda “Mario” il riferimento è, appunto,  a Mario NATALE, cognato di Walter Schiavone definito da DELL’IMPERIO Francesco un compagno mio, essendo anch’egli chiaramente legato all’organizzazione anche per stretti vincoli di affinità; degna di nota anche la citazione di frasi ed avvertimenti espressi nell’occasione dallo Schiavone Walter, il quale non perdeva occasione per prendere le distanze dai “pentiti”, visti con disprezzo tale da giudicare negativamente anche le persone che li avevano frequentati, tra cui annoverava il più volte citato A. R.; DELL’IMPERIO Francesco concludeva che, nonostante la volontà le indicazioni ed il ruolo criminale di SCHIAVONE Walter, avrebbe comunque restituito i soldi a R. A., trattandosi, a sua volta, di un suo compagno.

 

fonte:https://casertace.net/casal-di-principe-la-famiglia-schiavone-e-dintorni-il-concorso-morale-di-chiara-schiavone-e-la-richiesta-di-intervento-fatta-a-walter-dal-cognato-mario-natale/