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Cas di Itri, interrogazione di Giarrusso: numerose criticità. E spunta un matrimonio sospetto [2017]

Cas di Itri, interrogazione di Giarrusso: numerose criticità. E spunta un matrimonio sospetto

Di Redazione LatinaQuotidiano.it – 4 maggio 2017

Il senatore Mario Giarrusso, componente della commissione antimafia, ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda del centro di accoglienza Cas (centro di accoglienza gestito da cooperative) ad Itri. E spunta un conflitto di interessi: il responsabile del settore prevenzione e igiene pubblica della Asl di Latina, Mendico, addetto proprio alla vigilanza sanitaria nei centri in questione, è sposato con chi gestisce un centro di accoglienza nel medesimo territorio di competenza.

Sul centro di accoglienza vi sarebbero numerose criticità e anomalie relative alla capacità della cooperativa di offrire assistenza adeguata ai migranti richiedenti asilo”. A sostenerlo è il componente della commissione Antimafia Mario Giarrusso in una interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dell’Interno e della Salute.

La Prefettura di Latina avrebbe affidato la gestione ad una cooperativa senza esperienza pregressa, in quanto non avrebbe precedentemente prestato tali servizi in ambito di Sprar. Inoltre la struttura individuata per offrire assistenza, l’ex albergo Montefusco, ad oggi, presenta criticità e il mancato rispetto delle norme igienico-sanitario. Personale inadeguato, servizi di assistenza sanitaria, di sostegno socio-psicologico e legale del tutto inesistenti”.

In particolare sussisterebbe un palese conflitto di interessi generato dal legame di coniugio che intercorrerebbe tra il responsabile del settore prevenzione e igiene pubblica della Asl di Latina, addetto proprio alla vigilanza sanitaria nei centri in questione e il gestore di un centro di accoglienza nel medesimo territorio di competenza”.

Il Movimento 5 stelle chiede quindi di verificare se la cooperativa al momento del bando possedesse i requisiti richiesti, ovvero l’aver già prestato servizio in ambito Sprar. Se non ritengano inoltre che le criticità evidenziate possano ripercuotersi sui migranti che, lasciati al proprio destino, rischierebbero di diventare facile preda del sistema malavitoso locale.

Infine – conclude Giarrusso – chiediamo di attivare le procedure ispettive anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale possibile conflitto di interessi, nonché sottovalutazione di significativi profili di accertamento, considerando che a cinque mesi dall’inizio del servizio di accoglienza non sarebbe stata eseguita nessuna ispezione nelle strutture”.

 

Fonte:https://www.latinaquotidiano.it