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Campania regione più povera d’Italia. Gli effetti della presenza della camorra

Campania, ritratto di un’agonia

NAPOLI – E’ la Campania la Regione più povera d’Italia. Il reddito procapite nella nostra regione, secondo Eurostat, è pari al 66, 8% della media europea. Tanto per capirci, quello di Lombardia e Lazio è pari rispettivamente al 135 ed al 127,9% della media europea. I campani guadagnano (a Napoli) 16.066 euro procapite. I romani ne guadagnano 34096 euro. IL tasso di crescita del Pil (prodotto interno lordo) registrato in Campania nel 2008 è il più basso di tutti: 0,8% ( a fronte del +2,8 del Lazio). A questi, si aggiungono altri record negativi: è la regione in cui si compiono più reati ambientali, 1/5 di quelli totali; ha il maggior numero di discariche abusive e sversamenti illegali; è la Regione con la più bassa aspettativa di vita (77.2 anni per i maschi, 81.4 per le donne). La regione più longeva (le Marche) ci supera di un paio d’anni: 78.2 e 83.9. In Campania si compiono e subiscono più reati: da dieci anni è al primo posto per numero di omicidi. Qui si compiono il 33% delle rapine totali nazionali. Ma non finisce qui: abbiamo le coste più inquinate, il più alto rischio di obesità infantile e di malattie cardiovascolari, abbiamo le coste più inquinate, e le tre Asl più indebitate d’Italia. Il maggior numero di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose è nella nostra Regione (75, 1/3 di quelli totali) e la provincia di Napoli è in testa. Abbiamo il più alto tasso di dispersione scolastica, il più alto numero di emigranti (38mila nel 2006), il record dello spopolamento (detenuto da Napoli, che nel 2003 ha perso 9103 abitanti) ed il più basso tasso di occupazione 842,5% contro il 70,8 dell’Emilia Romagna.

(Tratto da Il Nolano)