Camorra&Politica, gare e bussolotti truccati: così la “cricca Sommese” sceglieva i nomi
Sabato 18 marzo 2017
Redazione Cronache della Campania
Bussolotti truccati e palline più calde delle altre per essere sicuri di estrarre il nome del commissario “amico” Un vecchio trucco ma sempre utile e funzionante quando si trattava di alterare le gare di appalto nei comuni. È quanto emerge dalle in tercettazioni dell’inchiesta sulla cricca del consigliere regionale Pasquale Sommese e l’ingegnere napoletano Guglielmo la Regina. Il sistema organizzato e scoperto grazie all’inchiesta “The Queen” che ha provocato un terremoto giudiziario anche all’interno del mondo universitario e degli studi professionali con 60 ordinanze cautelari tra politicie professionisti. Scrive il gip Federica Colucci nelle oltre 1500 pagine dell’ordinanza: “In alcuni comuni il controllo della commissione è totale, tanto che gli indagati ammettono che l’operazione è blindata”.La trascrizione di un colloquio intercettato il 29 gennaio 2015 tra l’ingegnere Guglielmo La Regina, Antonello Sommese nipote dell’ex assessore regionale e l’architetto Raffaele Meo, parente dell’ex senatore nolano, Vincenzo Meo, morto due anni fa.
C’è in ballo un appalto da mezzo milione di euro per eseguire lavori in una scuola di Cicciano. Antonello Sommese presenta a La Regina il direttore dei lavori, l’architetto Meo. Quest’ultimo appare an sioso di far capire che tutto è andato per il meglio. La Regina chiede: «Sono stati sorteggiati tutti e due?». Meo: «Sì, l’ho fatto io il sorteggio». E Antonello Sommese aggiunge: «I bussolotti erano… (ine)…». Subito dopo è Meo a sciorinare i nomi dei commissari. Finiranno poi tutti sotto inchiesta. Tra loro: il dirigente scolastico Pasquale Amato, il prof di architettura alla Federico II Vincenzo Manocchio, il suo collega Francesco La Regina (padre di Guglielmo) e l’assistente al proce dimento, ingegner Salvatore Mazzocchi, «che è mio suocero» commenta Antonello Sommese. E Guglielmo La Regina ridendo di gusto esclama: «Tutto in famiglia praticamente…» operazione blindata, segue risata generale per il prevedibile buon esito della gara. In effetti il 18 febbraio i lavori del la commissione si concludono con la vittoria di «Thermoim- pianti srl» di Brusciano, un’impresa che vanta lavori importanti per conto di numerose pubbliche am ministrazioni in tutti’talia.
Alterare i sorteggi per le gare era una vera e propria tradizione da parte della “cricca” viene fuori da un’altra intercettazione. Il 18 marzo 2015, l’imprenditore Mario Martinelli parla con il professor Vincenzo Manocchio e l’onnipresente La Regina. Spiega al prof: «Mi date un po’ un curriculum vostro e potrete avere un collaudo». E il cattedratico di mostra molto senso pratico: «Vabbuò, cominciamo a pigliare l’incarico…». Intanto c’è da organizzare una commissione di gara e Martinelli cita un vecchio episodio: «Al paese mio ci stava uno che chiamavamo zi’ Peppe, era l’ingegnere capo del Comune. Ogni volta faceva un ciotolone così con un sacco di cose dentro. Allora faceva vicino a me: scommetti che mo esce quello che dico io? E io dicevo: ma questo come ca…fa, tiene la magia nelle mani? Poi andavi a vedere tutti i trecento biglietti e c’era sempre lo stesso nome scritto sopra….ci facevamo un sacco di risate».
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