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Camorra. Si torna a sparare alla Sanità: nel mirino ancora il clan Vastarella

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA IN AZIONE A NAPOLI
Camorra. Si torna a sparare alla Sanità: nel mirino ancora il clan Vastarella
Colpi di pistola esplosi dove furono ammazzati il boss della cosca e suo cognato: due le ipotesi al vaglio degli inquirenti

Lunedì 30 Maggio 2016

di Matteo Giuliani

SANITA’. Sono due le ipotesi che potrebbero chiarire a breve l’ennesima sparatoria tra il buio dei vicoli del rione Sanità: un agguato fallito o una dimostrazione di forza nei confronti del clan egemone nella zona. Via fontanelle, luogo dove si è svolto il raid, rievoca nella memoria collettiva l’ennesima scia di sangue che sporca il quartiere caro a Totò. Venerdì, intorno alle 23,50 nella zona controllata dal clan Vastarella sono piombati a bordo di uno scooter due pistoleri che avrebbero fatto fuoco ad altezza d’uomo. A finire sotto i colpi dei due sicari due autovetture parcheggiate: una Fiat 500 e una Renault Scenic. I colpi hanno infranto un finestrino della prima macchina, nel cui abitacolo è stata trovata un’ogiva. I proiettili hanno invece forato lo sportello della Scenic. Anche in questo caso, nell’abitacolo della vettura la polizia scientifica ha trovato un’ogiva.

Su questo episodio indagano gli agenti del reparto prevenzione crimine. Le auto sono di proprietà di due incensurati completamente estranei alla malavita organizzata anche dal punto di vista di eventuali parentele. Secondo gli investigatori potrebbe trattarsi di un commando del clan Esposito che è entrato nel territorio dei rivali per evidenziare ulteriormente la propria forza. Ma c’è un dettaglio che non convince gli agenti di polizia. I proiettili sono stati esplosi ad altezza d’uomo quindi non si esclude che non si sia trattata della classica “stesa” ma di un vero e proprio agguato fallito.

La vittima designata sarebbe riuscita a scappare, forse ferita non mortalmente anche se sul posto non so-no state trovate tracce di sangue. Ovviamente le indagini continuano ma la tensione nel rione è sempre alle stelle. Il 22 aprile scorso proprio via Fontanelle fu la tragica cornice ad un clamoroso attacco al clan Vastarella, il più forte nel rione Sanità dopo le scarcerazioni dell’anno scorso e il declino delle altre famiglie. La sparatoria ha avuto come teatro il circolo ricreativo “Madonna santissima dell’Arco”, in via Fontanelle 43. Quando i killer hanno fatto irruzione, le vittime erano sedute allo stesso tavolo e giocavano a carte.

Nell’agguato morirono Giuseppe Vastarella, 41 anni, figlio di Raffaele detto “Auciello” (dece-duto) nonché nipote di Patrizio (libero), e Salvatore Vigna, 40enne cognato di Giuseppe Vastarella. Il primo è deceduto durante il trasporto all’ospedale dei Pellegrini mentre l’altro nel locale, freddato da un proiettile alla nuca. Sono rimasti feriti invece: al braccio destro Antonio Vastarella, 25enne figlio del defunto ras Luigi “’o fringuello”, assassinato sulle scale del commissariato Dante il 17maggio del ’98; al piede il cugino Dario Vastarella, 33enne; alla coscia destra, al gluteo e alla mano destra Alessandro Ciotola, 22 anni, amico dei Vastarella. Gli ultimi due sono incensurati.