L’accusa: riciclaggio di denaro
Camorra in Veneto, sequestrati beni per 130 milioni ad un uomo dei clan
Al Nord sono giorni cruciali per la lotta alla criminalità organizzata. Dopo i 160 arresti dell’Emilia Romagna e il sequestro di 6 milioni di euro in Piemonte ad un padrino della ‘Ndrangheta, oggi i sigilli vanno ai beni di un uomo residente a Padova che sarebbe legato alla camorra

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Padova30 gennaio 2015Negli ultimi due giorni a subire ferite mortali è stata la ‘Ndrangheta del Nord Italia, mercoledì in Emilia Romagna, con 160 arresti, e ieri in Piemonte, con un maxisequestro da 6 milioni al capo della locale di Rivoli. Oggi, invece, a finire nel mirino delle forze dell’ordine è la Camorra. I carabinieri di Padova hanno sequestrato beni per 130 milioni di euro a Francesco Manzo, legato ai clan.
L’accusa: riciclaggio di denaro sporco
L’uomo è sospettato di aver riciclato ingenti somme di denaro. Ad emettere il decreto di sequestro preventivo d’urgenza è stato il Tribunale di Padova, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia.
Sequestri in otto regioni
Sono 400 i carabinieri impegnati nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Ferrara, Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera, Cosenza e Varese, al lavoro insieme insieme ai comandi provinciali per procedere al sequestro di beni legati alla Camorra.