Il Fatto Quotidiano, Venerdì 3 luglio 2015
Camorra, in carcere ex vertici della Cpl Concordia. Indagato Diana, icona antimafia
Otto misure cautelari, di cui 6 arresti, sono state eseguite dai Carabinieri del Noe nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti della coop rossa con i clan dei Casalesi relativi ad appalti per la metanizzazione in vari comuni del Casertano. Fra i destinatari di un’ordinanza in carcere vi è anche l’ex presidente della Cpl, Roberto Casari, già ai domiciliari
di Vincenzo Iurillo
C’è anche l’icona anticamorra Lorenzo Diana, ex senatore del Pds e amico di Roberto Saviano nonché unico politico citato in positivo nel libro Gomorra, tra gli indagati dell’inchiesta della Dda di Napoli sul presunto patto tra Cpl Concordia e clan dei Casalesi per la metanizzazione dell’agro aversano. Diana risulta indagato per concorso esterno in associazione camorristica, per corruzione (già prescritta) e per abuso d’ufficio in due distinte ordinanze. Solo in una di queste il Gip ha disposto per lui una misura cautelare lieve, e solo per reati contro la pubblica amministrazione: il divieto di dimora in Campania.
All’alba i carabinieri del Noe agli ordini del capitano Sergio De Caprio hanno eseguito otto misure cautelari tra carcere e domiciliari. In manette ex dirigenti della coop rossa modenese (tra i quali l’ex presidente Roberto Casari, già finito in carcere nell’inchiesta sulla metanizzazione di Ischia), subappaltatori e imprenditori della metanizzazione compiuta nei comuni tra Casal di Principe, Casapesenna e limitrofi, il bacino Caserta 30. Secondo i pm Cesare Sirignano, Catello Maresca e Maurizio Giordano, Diana avrebbe avuto un ruolo attivo nel patto tra l’impresa e la camorra, ottenendone un tornaconto in termini di rafforzamento dell’influenza politica sul territorio.
Però l’ex senatore, attualmente presidente del Centro Agroalimentare di Volla-Napoli (Caan) – su nomina del sindaco di Napoli Luigi de Magistris – non è tra gli arrestati. Diana è stato invece raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora in Campania, per un presunto scambio di favori compiuto in qualità di presidente del Caan. Una circostanza scoperta dagli inquirenti attraverso alcune recenti intercettazioni telefoniche, disposte nei giorni in cui Cpl Concordia è finita nel ciclone dell’inchiesta sugli appalti di Ischia e nelle carte delle indagini comparvero le tracce delle vecchie frequentazioni tra Casari e Diana.