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Camorra, il prefetto: “Dallo Stato arriveranno risposte forti”. Fragliasso: “Non credo ci sia il ritorno di una faida”.

IL MINISTERO DELL’INTERNO ED  IL GOVERNO CENTRALE  DEBBONO DECIDERSI AD USCIRE DALLA LOGICA DELL’EMERGENZA E VARARE UN PIANO STABILE E DURATURO CHE SI SVILUPPI IN TUTTE LE DIREZIONI,DA QUELLA DELL’ORDINE PUBBLICO E DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI,CON LA REPRESSIONE MA ANCHE CON LA PREVENZIONE,A QUELLA DELLA CREAZIONE DEI POSTI DI LAVORO CON MASSICCI INVESTIMENTI,ANCHE NEL CAMPO DELLA SCUOLA E DELLA CULTURA.MA IL  DISCORSO E’  ANCHE UN ALTRO E RIGUARDA LA QUALITà DELLE CLASSI DIRIGENTI , I LORO COMPORTAMENTI E LE LORO LOGICHE.MA QUA IL DISCORSO SI ALLUNGHEREBBE ALL’INFINITO. ASSOCIAZIONE CAPONNETTO

Camorra, il prefetto: “Dallo Stato arriveranno risposte forti”. Fragliasso: “Non credo ci sia il ritorno di una faida”

Mercoledì 31 maggio 2017

 

Ci sara’ una “risposta fortissima dello Stato e molti piu’ controlli delle forze della ordine”. Questa in sintesi la posizione emersa dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato questa mattina dal prefetto di Napoli, Carmela Pagano, che oltre che con i vertici delle forze della ordine ha parlato a lungo con il capo temporaneo della Procura di Napoli, Nunzio Fragliasso. Il vertice e’ stato deciso dopo l’escalation criminale che in due giorni ha portato a sei omicidi tra Napoli e provincia. “Ci saranno pattuglie in piu’, qualche decina, prese dal Reparto prevenzione crimine che saranno destinate a Napoli. Saranno utilizzate dalle forze dell’ordine per un controllo mirato del territorio in relazione alle esigenze che emergeranno dagli sviluppi delle indagini – spiega il prefetto – va registrata una estrema sinergia e condivisione delle analisi da parte della magistratura e delle forze dell’ordine con il Comune di Napoli, e avremo un rafforzamento delle linee strategiche gia’ in atto. Ci sara’ un rafforzamento al momento in via temporanea e speriamo nei prossimi mesi in via piu’ permanente di risorse che saranno impiegate in questa attivita’ di controllo. Si tratta di una assegnazione provvisoria per questa esigenza immediata. Sicuramente il Governo avra’ la massima attenzione alle esigenze di Napoli appena sara’ possibile”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, era assente per impegni istituzionali e al suo posto ha delegato il vicesindaco Raffaele Del Giudice, che esplicita che “e’ stata fatta una disamina a tutto campo degli strumenti sia di repressione che di prevenzione”.

Per contrastare la recrudescenza del fenomeno criminale degli ultimi giorni e’ assolutamente necessario un intervento di lungo e medio termine che richieda l’apporto sinergico di tutti gli enti, di tutte le istituzioni preposte”. Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nunzio Fragliasso, al termine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica svoltosi oggi a Napoli. “Il contrasto efficace alla criminalita’ organizzata non puo’ essere solo affidato all’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e della magistratura – ha sottolineato – ma richiede l’apporto sinergico di tutti gli enti preposti, quindi amministrazioni locali, comunali, scolastiche, che pianifichino e programmino interventi da mettere in campo per debellare efficacemente, e se possibile definitivamente, ogni fenomeno di criminalita’ organizzata, non solo a Napoli ma anche nei comuni dell’hinterland”. Un Comitato, quello di oggi, nel corso del quale, secondo il procuratore, “si e’ registrata una assoluta convergenza di opinioni e di intenti da parte di tutti i soggetti intervenuti”. In merito agli omicidi degli ultimi giorni – sei morti in poche ore – alcuni, per Fragliasso, sono “ascrivibili a logiche di criminalita’ organizzata”. E ha aggiunto: “Per quanto gli omicidi siano eclatanti e attirano l’attenzione pubblica non e’ detto che quando gli omicidi non vengono commessi, la criminalita’ organizzata non faccia i propri affari, anzi paradossalmente gli affari criminali vengono svolti piu’ proficuamente quando gli omicidi non ci sono. Allo stato delle conoscenze investigative, mi sento di dire, sperando di non essere smentito, che non ci siano segnali di una nuova faida di camorra anche perche’ gli omicidi, al di la’ di una loro contestualita’ temporale, hanno sicuramente matrici diverse. C’e’, quindi, una realta’ strutturale da debellare non solo il fatto episodico dei sei omicidi che sono la punta di un iceberg – ha concluso – la sicurezza non si garantisce solo mettendo piu’ uomini delle forze dell’ordine su strada, ci sono gia’ e sara’ sicuramente fatto anche questo, ma ponendo le basi per rimuovere le cause strutturali, ontologiche del malaffare”.

Fonte:https://www.cronachedellacampania.it/