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CAMORRA E COLLETTI BIANCHI. Ecco chi era il gancio dell’uomo di Michele Zagaria nell’ispettorato del Lavoro di CASERTA

CAMORRA E COLLETTI BIANCHI. Ecco chi era il gancio dell’uomo di Michele Zagaria nell’ispettorato del Lavoro di CASERTA

Il suo nome emerge dalla parte finale dello stralcio dell’ordinanza Jambo in cui la gip Federica Colucci motiva la sua decisione di arrestare in carcere l’ex vigile urbano ed impiegato comunale in servizio

 

TRENTOLA DIUCENTA – Tra i tanti episodi che il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Federica Colucci cita, alcuni come riscontri di azione, altri come fatti emergenti da intercettazioni telefoniche e ambientali, altri ancora come plurime e concordanti dichiarazioni di collaboratori di giustizia per determinare la posizione di colui che diventa, proprio alla luce di questa speciale attenzione, mostrata dal giudice nei suoi confronti uno dei principali indagati, oggi imputati, dell’ordinanza Jambo, ne affiora anche uno particolare riguardante un’inopinata visita degli ispettori del lavoro di Caserta al cantiere della Meridiana Pietra, una delle tante imprese che monopolizzava i lavori pubblici della città di Trentola e che apparteneva a quella che possiamo, tranquillamente, definire l’holding di Michele Zagaria.

Anche qui Vincenzo Picone, che come potrete leggere nello stralcio che pubblichiamo in basso, viene definito come un componente della pubblica amministrazione del comune di Trentola da 25 anni al servizio della camorra, prima di Dario De Simone, poi di Michele Zagaria, con un breve intermezzo al servizio della famiglia Schiavone quando, negli anni 90, il proibizionismo delle scommesse e dei giochi diversi da quelli tradizionali, autorizzati dallo stato, alimentava le casse della criminalità organizzata, che gestiva, anche con uomini come Enzo Picone, scommesse e lotto clandestini.

Anche nell’ispettorato del lavoro di Caserta, Vincenzo Picone vanta un aggancio, un uomo che si mette a sua disposizione: il suo nome Franco Cristiano di San Cipriano che Enzo Picone incontra più volte, nei giorni immediatamente successivi all’ispezione fatta sul cantiere dei marciapiedi di via Nunziale Sant’Antonio il 7 maggio 2009.

Cristiano ed Enzo Picone si sentono e si vedono più volte. L’impiegato dell’ispettorato del lavoro informa, evidentemente, Picone dell’entità di quella ispezione amministrativa. Fatto sta che la camorra lascia correre e ad ottobre l’ispettorato da mandato all’ufficio legale di rivalersi sulla ditta per il mancato pagamento della sanzione irrogata.

Il resto, cioè i dettagli, li potete leggere qui sotto.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA

 

Si riporta la vicenda come ricostruita.

Il 07.05.2009, la Ditta “MERIDIANA PIETRA”, impegnata in alcuni lavori edili nel comune di Trentola Ducenta, veniva sottoposta ad un controllo amministrativo da parte di personale dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta.

Decreto nr. 5612/08 RIT DDA del 05.12.2008 – Prog. nr. 22100 del 07.05.2009 – ore 09:56 – utenza 33xxx7 in uso a CONTE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxxx4 in uso a LETTERA Carmine All. 1 – Int.

CONTE Vincenzo chiama LETTERA Carmine e gli chiede dove si trova e Carmine dice che sta andando sul deposito.

Vincenzo dice a Carmine “…è venuto l’ispettorato sul lavoro a Trentola Ducenta…” e Carmine non crede a quello che Vincenzo gli ha detto. Si vedranno tra poco al deposito.

Decreto nr. 5612/08 RIT DDA del 05.12.2008 – Prog. nr. 22100 del 07.05.2009 – ore 09:56 – utenza 33xxxxx07 in uso a CONTE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx845 in uso a “Salvatore” ed intestata a Galeone Salvatore All. 2 – Int.

 

Conversazione in forma riassuntiva.

CONTE Vincenzo chiama tale Salvatore.

Vincenzo chiede a Salvatore se sta in ufficio e Salvatore risponde che sta fuori per lavoro.

Vincenzo gli dice che gli hanno fatto un controllo per un lavoro da un privato e lui ha dichiarato che la sua ditta ha consegnato solo il materiale. Inoltre Vincenzo dice che gli ispettori hanno preso solo i dati, in quanto c’erano tre persone che non erano assunte. 

Vincenzo dice di aver dichiarato che MERIDIANA PIETRE ha solo venduto le pietre, mentre il lavoro lo avrebbe fatto il proprietario.

Salvatore chiede chi ha fatto il controllo e Vincenzo risponde che il controllo lo ha fatto Caserta.

Salvatore dice di dichiarare che MERIDIANA PIETRE ha portato solo il materiale e Salvatore dice che se hanno preso i dati delle persone presenti in seguito gli manderanno sicuramente il verbale. Si vedranno questa sera allo studio.

Decreto nr. 5612/08 RIT DDA del 05.12.2008 – Prog. nr. 22107 del 07.05.2009 – ore 10:24 – utenza 3xxx07 in uso a CONTE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 34xxxx76 in uso a “Giosuè” ed intestata a Meridiana Pietre di Conte Vincenzo All. 3 – Int.

CONTE Vincenzo chiama tale Giosuè.

CONTE Vincenzo chiama tale Giosuè (il suo operaio, ndr) e gli dice di non muoversi che lo stanno raggiungendo. Giosuè gli dice di fare presto che vogliono sapere il nome della ditta e Vincenzo risponde di dichiarare che stanno lavorando per la signora.

 

Trascorsa circa una mezz’ora delle conversazioni indicate in precedenza, GAROFALO Giovanni, contattava suo fratello Giuseppe e gli comunicava di contattare urgentemente tale “Raffaele”, ovvero DE LUCA Raffaele, e dirgli di contattare a sua volta tale “Giggino”, ovvero CASSANDRA Luigi, all’epoca Consigliere Comunale di Trentola Ducenta che, come si è ampiamente visto era a sua volta legatissimo a Michele ZAGARIA.

 

Decreto nr. 1386/09 RIT DDA del 11.03.2009 – Prog. nr. 1333 del 07.05.2009 – ore 11.07 – (intercettazione dell’utenza IMEI 358402022287370 in uso a GAROFALO Giovanni) – in uscita verso l’utenza 389xxxx46 in uso a GAROFALO Giuseppe. All. 4 – Int.

 

Giovanni chiama Giuseppe e gli dice: ma al magazzino non ci sta nessuno, Giuseppe risponde che non ci sta la corrente e che stanno aggiustando li fuori, Giovanni chiede dove sta Raffaele e di chiamarlo un poco, Giuseppe gli dice che Raffaele è andato a fare la visita e prendere la risposta della cosa ad Avellino, Giovanni gli dice che gli serviva un poco Giggino, poi gli chiede cosa ha fatto per il fatto dell’assegno, Giuseppe gli dice di raggiungerlo che glielo spiega, Giovanni gli ripete che cosa ha fatto e Giuseppe risponde che non ci stava , Giuseppe gli chiede dove sta e Giovanni risponde: sto per Trentola i due si vedono dopo

 

Decreto nr. 1386/09 RIT DDA del 11.03.2009 – Prog. nr. 1336 del 07.05.2009 – ore 11.15 – (intercettazione dell’utenza IMEI 358402022287370 in uso a GAROFALO Giovanni) – in uscita verso l’utenza 38xxxx46 in uso a GAROFALO Giuseppe. All. 5 – Int.

 

Giovanni con il fratello Giuseppe al quale dice di chiamare un poco Raffaele affinché a sua volta chiami un poco a Giggino che “mi serve urgente”, Giuseppe gli dice che dopo glielo chiama poi prosegue dicendo. Mi senti ? Sta venendo Dinuccio qua fuori dico tu dopo vieni un dieci minuti, Giovanni risponde di si se mi spiccico prima a questo devo parlare un attimo con questo, Peppe lo saluta

 

GAROFALO Giuseppe  provvedeva a contattare il DE LUCA e renderlo edotto in merito alla “ambasciata”.

 

Decreto nr. 5612/08 RIT DDA del 05.12.2008 – Prog. nr. 40686 del 07.05.2009 – ore 11.16 – utenza 33xxxx34 in uso a GAROFALO Giuseppe – in uscita verso l’utenza 3xxxx59 in uso a DE LUCA Raffaele. All. 6 – Int.

Giuseppe chiama DE LUCA Raffaele e gli chiede di chiamare “un poco a quello della piscina” Dapprima DE LUCA non capisce e chiede “La piscina ?” ma poi realizza ed esclama “Ah!” e dice che ora prova a chiamare

 

Il DE LUCA, immediatamente attivatosi, a stretto giro riferiva a GAROFALO Giuseppe che la persona interessata non era a Trentola Ducenta in quanto sarebbe rientrata nel pomeriggio.

Decreto nr. 5049/08 RIT DDA del 13.11.2008 – Prog. nr. 9889 del 07.05.2009 – ore 11.26 – utenza 33xxxx9 in uso a DE LUCA Raffaele – in entrata dall’utenza 3xxxx34 in uso GAROFALO Giuseppe. All. 7 – Int.

GAROFALO Giuseppe chiama DE LUCA, il quale gli riferisce che “non ci sta, viene oggi pomeriggio” riferendosi evidentemente a “quello della piscina” di cui alla conversazione precedente

 

Nonostante la sua assenza, il CASSANDRA Luigi veniva avvisato della situazione ed in particolare dell’avvenuto controllo e si attivava interloquendo con  PICONE Vincenzo con il quale preferiva parlare di persona.

 

Decreto nr. 1155/09 RIT DDA del 27.0211.2009 – Prog. nr. 3325 del 07.05.2009 – ore 12.12 – utenza 34xxxx10 in uso a PICONE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx39 in uso CASSANDRA Luigi. All. 8 – Int.

 

PICONE Vincenzo con Luigi,al quale dice che sopra c’è Nicola Russo…Luigi dice di passarlo a prendere..

 

Dopo circa mezz’ora, PICONE Vincenzo si attivava, per il tramite delle sue conoscenze, al fine di sapere informazioni circa il controllo avvenuto presso il cantiere di Trentola Ducenta della “MERIDIANA PIETRA”. Contattava dapprima un appartenente della Polizia Municipale di Trentola Ducenta riuscendo a capire che il controllo era stato eseguito da personale dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta.

 

Decreto nr. 1155/09 RIT DDA del 27.0211.2009 – Prog. nr. 3339 del 07.05.2009 – ore 12.49 – utenza 3xxx10 in uso a PICONE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx109 in uso Michele PANNULLO. All. 9 – Int.

Vincenzo Picone con Michele Pannullo ( Vigile Urbano di Trentola Ducenta ), al quale chiede se fosse andato lui stamattina a controllare quel marciapiede nei pressi del bar di Cipullo…l’uomo dice che ci è andato l’ispettorato del lavoro e che lui e Ginotto non hanno fatto niente…Vincenzo gli chiede come mai vi era l’ispettorato del lavoro..Michele dice di non saperlo

Successivamente, PICONE contattava un soggetto a nome “Franco”, utilizzatore dell’utenza 333-9791110, effettivamente identificato in CRISTIANO Franco[1], impiegato presso l’Ispettorato del Lavoro.

Decreto nr. 1155/09 RIT DDA del 27.02.2009 – Prog. nr. 3340 del 07.05.2009 – ore 12.51 – utenza 34xxxx10 in uso a PICONE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx10 in uso a CRISTIANO Franco, dipendente dell’Ispettorato del Lavoro All. 10 – Int.

Vincenzo con Franco, il quale a specifica domanda dice di non essere in servizio ma bensì in aspettativa…Vincenzo dice che stamattina sono venuti suoi colleghi per un controllo su un marciapiede…Franco dice di riferirgli i nomi..Vincenzo dice che hanno preso solamente i dati senza lasciare nomi..Franco dice di passare a casa per parlarne di persona.

 

Come si osserva, i due si accordavano per vedersi a casa di uno dei due interlocutori, evitando quindi possibili scoperture.

Nel frattempo GAROFALO Giovanni, utilizzando l’utenza cellulare di suo cugino GAROFALO Vincenzo chiedeva ulteriori informazioni a CONTE Vincenzo relativamente al controllo amministrativo subito. Nel corso della conversazione, ammettendo il suo pieno coinvolgimento nella vicenda e l’interessamento anche del PICONE Vincenzo, non perdeva occasione per tranquillizzare il suo interlocutore riferendo che comunque con i Vigili Urbani erano in regola.

Decreto nr. 5612/08 RIT DDA del 05.12.2008 – Prog. nr. 22100 del 07.05.2009 – ore 09:56 – utenza 33xxxx07 in uso a CONTE Vincenzo – in entrata dall’utenza 3xxx103 in uso a GAROFALO Giovanni ed intestata a BHANAKA Sagar nato in India il 25/12/1952 All. 11 – Int.

Conversazione trascritta in forma integrale.

CONTE Vincenzo riceva una telefonata da GAROFALO Giovanni…

CONTE Vincenzo:Vincenzo

GAROFALO Giovanni:Vincenzo dove stai…?

CONTE Vincenzo:sto vicino al Tempio…

GAROFALO Giovanni:ti volevo dire… ma lui quanto tempo per finire…?

CONTE Vincenzo:un paio di ore

GAROFALO Giovanni:…inc…

CONTE Vincenzo:eh

GAROFALO Giovanni:quanto ci mette per finire questo?

CONTE Vincenzo:un paio di ore Giovanni

GAROFALO Giovanni:un paio di giorni..?

CONTE Vincenzo:ore… ore…ore…!

GAROFALO Giovanni:se un paio di ore fallo finire…

CONTE Vincenzo:infatti questo stiamo facendo …inc…

GAROFALO Giovanni:no.. ma falli finire…almeno per quanto riguarda i vigili stanno a posto…!

CONTE Vincenzo:ah! Poi dopo faccio…poi vediamo…che ti volevo dire… ti stavo dicendo un’altra cosa…che ha chiamato…

…in sottofondo si sente PICONE Vincenzo che si trova in compagnia di GAROFALO Giovanni che dice “dobbiamo capire chi sono…però ha detto non so i nomi…”

GAROFALO Giovanni:…ha detto lui ci vogliono due ore…altre due ore…dai… cosa stavi dicendo…?

CONTE Vincenzo:niente… mi ha chiamato il fatto di quello…! L’assegno di milleottocento…?

GAROFALO Giovanni:perchè

CONTE Vincenzo:dice che ha fatto la presentazione lei.. per questa sera devi pagare…ho detto “perché scusa non hai pagato…”

GAROFALO Giovanni:eh

CONTE Vincenzo:..dice “…no…”…come no!!

GAROFALO Giovanni:si…! Come no!! Adesso bisogna pagare…?

CONTE Vincenzo:adesso sto andando a Caserta, devo vedere come è il fatto!

GAROFALO Giovanni:tu non li tieni…?Non tenete niente…

CONTE Vincenzo:Giovanni io devo andare a pagare quell’assegno di quattrocentotto ancora

GAROFALO Giovanni:io non lo so boh…! Vedi se la possono pagare…. Vedi un poco dai…

…si salutano.

Fine trascrizione.

 

A tal punto la situazione sembrava sotto controllo  ed i necessari contatti erano stati avviati. GAROFALO Giovanni, sempre attraverso suo cugino GAROFALO Vincenzo, convocava CONTE Vincenzo mentre CRISTIANO Franco, dipendente dell’Ispettorato del Lavoro, si recava a casa di PICONE per cercare di risolvere la vicenda.

Decreto nr. 80/09 RIT DDA del 08.01.2009 – Prog. nr. 2192 del 07.05.2009 – ore 13.38 – utenza 33xxx03 in uso a GAROFALO Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx07 in uso a CONTE Vincenzo All. 12 – Int.

GAROFALO Vincenzo dice a CONTE Vincenzo di venire un poco fuori al circolo.

 

Decreto nr. 1155/09 RIT DDA del 27.02.2009 – Prog. nr. 3351 del 07.05.2009 – ore 14.52 – utenza 340xxxx10 in uso a PICONE Vincenzo – in uscita verso l’utenza 3xxxx110 in uso a CRISTIANO Franco, dipendente dell’Ispettorato del Lavoro All. 13 – Int.

 

PICONE Vincenzo con CRISTIANO Franco,si vedono a casa di Vincenzo, verosimilmente per un problema avuto con i colleghi di Franco dell’Ispettorato del Lavoro in merito al controllo sui lavori di esecuzione di un marciapiede condotti dalla “MERIDIANA PIETRA.

 

Provato quindi il comune interesse di CONTE Vincenzo e GAROFALO Giovanni per le sorti del controllo eseguito dall’Ispettorato del Lavoro ed accertato il coinvolgimento di PICONE Vincenzo e CASSANDRA Luigi, la vicenda non veniva  risolta in tempi brevi. Nei giorni successivi infatti venivano intercettate ulteriori conversazioni fra i protagonisti della vicenda, le quali lasciavano intendere che la questione non era stata affatto risolta. Il giorno 11.05.2009 PICONE Vincenzo contattava nuovamente CRISTIANO Franco con il quale fissava un appuntamento presso un bar, da dove sarebbero successivamente andati a casa del PICONE per fare un telefonata. ( Prog. 3514 del 11.05.2009 – ore 11:28 – Utenza in uso a PICONE Vincenzo).

Evidentemente, dall’incontro in parola scaturiva la successiva necessità da parte del PICONE di incontrare CASSANDRA Luigi, attivando a ritroso quel meccanismo che era stato avviato “ab origine” dallo stesso GAROFALO Giovanni. L’appuntamento fra i due si concretizzava nella tarda mattinata del 12.05.2009 all’interno del bar “…sotto la Pretura” ovvero presso il Bar “SHERLOCK HOLMES” già individuato come ritrovo del “Gruppo di Trentola Ducenta” ( Prog. 3583 del 12.05.2009 – ore 11:53 – Utenza in uso a PICONE Vincenzo).

Un successivo incontro avveniva verso l’ora di pranzo del successivo 18.05.2009 presso gli Uffici del Comune di Trentola Ducenta ( Prog. 3853 del 18.05.2009 – ore 12:41 – Utenza in uso a PICONE Vincenzo.

Evidentemente l’appuntamento, riguardante il controllo amministrativo presso il cantiere della “MERIDIANA PIETRA”, si rivelava risolutivo, considerato che, alle successive ore 13:23, CASSANDRA Luigi contattava DE LUCA Raffaele e, discutendo di “mattonelle” – termine quest’ultimo estremamente ricorrente fra i vari sodali ed utilizzato per celare il vero oggetto delle conversazioni – fissava un appuntamento con lui proprio presso il negozio “ARTE E CERAMICA”.

 

Decreto nr. 5049/08 RIT DDA del 13.11.2008 – Prog. nr. 10602 del 18.05.2009 – ore 13.23 – utenza 33xxx59 in uso a DE LUCA Raffaele – in entrata dall’utenza 33xxxx39 in uso a Luigi CASSANDRA. All. 14 – Int.

 

Raffaele DE LUCA con Luigi CASSANDRA, inizia a parlare di mattonelle, cade la linea

 

Decreto nr. 5049/08 RIT DDA del 13.11.2008 – Prog. nr. 10603 del 18.05.2009 – ore 13.24 – utenza 3xxxx59 in uso a DE LUCA Raffaele – in USCITA verso l’utenza 3xxxxx939 in uso a Luigi CASSANDRA. All. 15 – Int.

 

DE LUCA dà appuntamento a CASSANDRA al negozio alle 15:30 per delle mattonelle 

( n.d.r. CASSANDRA Luigi chiede a DE LUCA Raffaele se ha possibilità di portargli le mattonelle; a questo punto DE LUCA chiede al suo interlocutore se debba venire al negozio o se debba andare lo stesso DE LUCA da CASSANDRA. In realtà se avesse dovuto portare le mattonelle, tale domanda non avrebbe avuto senso. In ultimo – infatti – concordano di vedersi al negozio alle 15.30 )

 

Effettivamente, l’ufficio dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta comunicava che l’ispezione in parola era stata definita in data 12.10.2009 con l’inoltro all’Ufficio Legale della Direzione Provinciale del Lavoro del rapporto attestante il mancato pagamento delle sanzioni amministrative all’epoca contestate.

Inoltre confermava che il controllo era stato effettuato il 07.05.2009 in Trentola Ducenta, su cantiere edile sito lungo la via Nunziale S. Antonio, ove erano in corso lavori di pavimentazione stradale a cura di tre dipendenti identificati in FUCILE Giosuè nato a Napoli il 20.10.1980, FUCILE Antonio nato Napoli il 22.01.1984 e FUCILE Giuseppe nato Napoli il 18.08.1988, tutti non regolarizzati ed “in nero” ai quali, veniva contestato illecito amministrativo ammontante a 9.900 euro.

I provvedimenti amministrativi, fra cui la sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del D.lvo n. 81/08, ad oggi non revocata, venivano notificati a CONTE Vincenzo nato ad Aversa (CE) il 26.03.1983, residente in Villa di Briano (CE), alla via Conte Verde n. 8.

 

Sussiste non solo il grave quadro indiziario ma sono evidenti le esigenze cautelari.

Elevato il pericolo di inquinamento delle prove avendo  il P.M. palesato l’ intenzione di  escutere numersosi componenti dell’amministrazione comunale trentolese.

Elevatissimo e più che concreto il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie per cui si procede, atteso che PICONE, da circa 25 anni  è un uomo dell’amministrazione locale a disposizione del clan.

La   natura permanente del reato associativo induce   a ritenere attuali le esigenze cautelari ravvisate, non sussistendo  elementi da cui inferire una sua dissociazione dal clan.

La misura cautelare in carcere si appalesa la unica in grado di prevenire le esigenze cautelari ravvisate.

Invero, premesso che occorre limitare del tutto la libertà di circolazione e di comunicazione con l’ esterno, non può ritenersi adeguata la misura della detenzione domiciliare, seppure con dispositivo elettronico di controllo. Invero il braccialetto elettronico può controllare i movimenti, non le comunicazioni.

Ed allora la interruzione dei rapporti con l’ esterno (in assenza della quale l’ indagato  potrà  continuare  ad  avere contatti con altri sodali e con i suoi colleghi in ufficio)  andrebbe rimessa al senso di rispetto delle prescrizioni della A.G., e dunque allo  spontaneo adempimento dell’ indagato. Ma, attesa la personalità trasgressiva mostrata dallo stesso,  appare illusorio  attendersi un tale rispetto.

La misura inframuraria è certamente proporzionata rispetto alla gravità del reato contestato ed alla pena che si ritiene possa essere irrogata.

[1] CRISTIANO Franco, nato a S. Cipriano d’Aversa il 13.06.1957, ivi residente in via Aldo Moro 50, intestatario dell’utenza 3342552091

PUBBLICATO IL: 18 luglio 2016 ALLE ORE 11:19 

fonte:www.casertace.net