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Camorra. Droga dalla Spagna per i clan della provincia di Napoli, scattano i sequestri a Quarto

SIGILLI AL ‘TESORO’ DEI CLAN
Camorra. Droga dalla Spagna per i clan della provincia di Napoli, scattano i sequestri a Quarto
I beni erano intestati a prestanome ma secondo l’accusa sono da ricondurre a Maurizio Miloso e Pasquale Naso

di REDAZIONE

QUARTO. Marijuana e hashish dalla Spagna per rifornire i clan della Campania, Sardegna e Calabria. A Fine giugno era stata sgominata un’organizzazione di narcos che importava dalla penisola iberica grossi quantitativo di stupefacenti che venivano poi rivenduti a diversi clan. Un’organizzazione criminale autonoma rispetto alle cosche ma che smerciava chili e chili di droga per quest’ultimi. Ieri mattina i carabinieri approfondendo le indagini che il 28 giugno scorso avevano portato all’arresto di 17 persone responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di 3 persone vicine al capo e al finanziatore del traffico di droga.

Sigilli a tre fabbricati per uso abitativo a Quarto e ad un’abitazione con corte interna a Mandatoriccio in provincia di Cosenza, di valore complessivo stimato 2 milioni di euro. I beni erano intestati a prestanome ma secondo l’accusa sono da ricondurre a Maurizio Miloso e Pasquale Naso. I militari hanno scoperto, infatti, che gli immobili erano nella disponibilità di familiari del capo e promotore dell’associazione e del finanziatore per le importazioni di ingentissime partite di hashish e marijuana dalla Spagna in Italia che, mediante autovetture con doppi fondi ricavati nella parte bassa della carrozzeria, arrivavano in Campania e venivano distribuite anche in altre regioni d’Italia, in particolare in Sardegna e Calabria.

Il traffico internazionale di sostanze stupefacenti era amministrato da “insospettabili”. Persone che erano sicuramente finite nel mirino delle forze dell’ordine ma che sicuramente non facevano questo di mestiere. I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda nei confronti di 17 persone, 2 già detenuti in carcere, 1 già detenuto ai domiciliari e 14 liberi. L’indagine è partita nell’ottobre del 2014 ed è proseguita fino al maggio.

 

28/09/2016