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Camorra: così boss del narcotraffico investiva in oro 60 mln di euro

AMDuemila 08 Dicembre 2022

Sessanta milioni di euro in lingotti e lamine di oro, “quasi tutto comprato al centro orafo Tari’ di Marcianise”. Con un aggancio, una faccia pulita. A raccontare i suoi ‘investimenti’, in verbali depositati da poco dai pm dell’Antimafia di Napoli che l’AGI ha potuto visionare, Raffaele Imperiale, uno dei più potenti narcotrafficanti al mondo, a capo di un impero a servizio di camorra e ‘Ndrangheta con rapporti stretti con i cartelli sudamericani, che, tra l’altro, possedeva due Van Gogh rubati nel museo di Amsterdam e viveva fino a pochi mesi fa a Dubai, dove era latitante dal 2010. Il boss a ottobre ha deciso di parlare con la magistratura “perché è una opportunità per cambiare vita e intendo sfruttarla“, spiega. Come lui Bruno Carbone, suo braccio destro e vertice di un sistema che lui stesso ha definito tale. “Ho investito in lingotti d’oro. So che a Napoli vendono lamine. I lingotti li ho presi da un’azienda, una fonderia del Nord vicino Venezia, si tratta di una signora di origini marocchine, ho conosciuto lei e il marito tramite un calabrese latitante a Istanbul, con il quale ho fatto affari e che mi doveva dei soldi, circa 500-600mila euro ed è lui che mi ha consegnato dei lingotti“, ha raccontato il boss il 25 ottobre scorso. “I contatti al Tari’ di Napoli li ho avuti tramite omissis e sono arrivato fino a 40 chili di oro al mese – aggiunge – in realtà 20-25 con il Tari’, in quantitativi giornalieri di 3-4 chili al giorno, il resto con Bit”.

Agi

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/rassegna-stampa-sp-2087084558/37-mafia-eventi-campania/92865-camorra-cosi-boss-del-narcotraffico-investiva-in-oro-60-mln-di-euro.html