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Camorra, conti correnti al setaccio. Con la venuta del nuovo Comandante provinciale della Gdf Col. Salato si cominciano a vedere i risultati. Complimenti!

Pontecorvo – Camorra, conti correnti al setaccio

Operazione anticamorra, proseguono gli accertamenti della Guardia di Finanza di Frosinone nelle banche del sud delle Provincia. Si passano al setaccio i conti e movimenti bancari giudicati sospetti e in qualche modo riconducibili alle persone coinvolte nella maxi operazione anticamorra.

Dopo il sequestro del conto corrente sul quale vi erano centomila euro, riconducibile a uno degli arrestati nella maxi operazione anticamorra della settimana scorsa, i finanzieri sono tornati nelle filiali di Pontecorvo per eseguire nuovi controlli, o meglio per portare a termine la fitta e proficua attività investigativa. Per tutta la mattinata di ieri e sino al primo pomeriggio i «baschi verdi» sono rimasti in due importanti istituti di credito della Città fra via XXIV Maggio e corso Vittorio Emanuele. D’altronde la certosina attività dei finanzieri del capitano Giovanni De Luca è iniziata la scorsa settimana, passando anche per Pontecorvo con il sequestro di un conto abbastanza «pesante». Le indagini era stato detto dal comando provinciale proseguiranno a trecentosessanta gradi.
La Guardia di Finanza in modo particolare si concentra sulle false fatturazioni e sull’evasione Iva.
Si cercano contatti e movimenti bancari classici, secondo gli investigatori, dell’organizzazione dedita al traffico di auto in regime di evasione Iva. La mole di lavoro e di carte da passare sotto la lente e talmente tanta che ha portato gli investigatori a spulciarle sul posto.
Non si arresta, quindi, l’assedio dello Stato alla malavita organizzata presuntivamente legata al clan dei «Casalesi».
Quasi tutte le persone coinvolte nell’operazione anticamorra sono ancora in carcere o ai domiciliari. Gli inquirenti stanno ultimando anche il giro di interrogatori di garanzia alla presenza dei legali di fiducia.
«Non faremo sconti a nessuno», erano state le parole del comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Luigi Sparagna.

(Tratto da Il Tempo)