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CAMORRA, CEMENTO & “SINDACI TRAFFICONI”. “Gaetano Balivo e Michele Zagaria? Due veri fratelli. Il sindaco Griffo costruì 7 appartamenti di sua proprietà e regalò UNA MEGA VILLA alla sua “mantenuta””

CAMORRA, CEMENTO & “SINDACI TRAFFICONI”. “Gaetano Balivo e Michele Zagaria? Due veri fratelli. Il sindaco Griffo costruì 7 appartamenti di sua proprietà e regalò UNA MEGA VILLA alla sua “mantenuta””
Un vero e proprio festival di interessantissime dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia cioè Francesco Della Corte, Michele Barone e Francesco Cantone che coinvolgono non solo l’imprenditore che addirittura portava altri imprenditori agli appuntamenti col boss latitante Zagaria ma anche l’allora sindaco di Trentola Ducenta

di G.G.

TRENTOLA DUCENTA – Fondamentale: questo è l’aggettivo che, seccamente e senza nutrire alcun dubbio sulla sua nitida applicazione, va usato per descrivere il ruolo dell’imprenditore Gaetano Balivo così come questo emerge dalla lettura approfondita, letterale, quasi filologica dell’ordinanza, denominata Jambo che lo scorso dicembre ha portato all’arresto, tra gli altri, anche del sindaco di Trentola Griffo, il quale, però si è costituito dopo qualche settimana, trascorsa tra irreperibilità e latitanza.

Gaetano Balivo è più di un fratello per Michele Zagaria: così definisce il rapporto tra i due Francesco della Corte che nutre, per Gaetano Balivo un rispetto che è quello meritato, davanti agli occhi di un camorrista, per un vero e proprio boss. Della Corte arriva a dire che Balivo “voleva bene” a Michele Zagaria anche più di quanto non volesse bene al proprio fratello e alla propria famiglia.

Una lunga militanza, una scelta di vita a favore del clan dei Casalesi, quella operata da Gaetano Balivo sin dal tempo in cui a Trentola Ducenta comandava, da capozona Dario De Simone. Una consapevolezza di contiguità, di protezione e anche di appartenenza che lascia letteralmente basito Gaetano Balivo nel momento in cui iol nuovo capozona di Trentola, cioè Francesco Cantone che succede, insieme a suo fratello Raffaele, a Dario De Simone prima arrestato e poi divenuto collaboratore di giustizia, gli chiede il pizzo per i lavori che sta facendo a Trentola.

Ma dice di più Francesco Catone: la sua pax, il suo punto di equilibrio che è poi il punto di equilibrio del tempo tra il clan dei Casalesi, rappresentato per l’appunto da un capozona e Gaetano Balivo, si definisce anche attraverso un’opera di collaborazione diretta di Balivo alle sorti del clan. A detta di uno dei due Malapelle, infatti, Balivo comincia a svolgere quello che è un ruolo tipico dell’imprenditore, prima colluso, poi intraneo al clan.

Comincia, cioè, a informare il boss sui nuovi cantieri, sui cambi di destinazione d’uso delle aree di Trentola, che Balivo conosce grazie alla sua storica e profonda introduzione negli ambienti della politica non solo locale, fino ad arrivare a svolgere la funzione di collettore di tangenti, da corrispondere al clan prendendo in consegna soldi di altri imprenditori.

Quella di Gaetano Balivo diventa una questione trattata da Giuseppe Setola nei giorni della sua latitanza segnata da un vero e proprio bagno di sangue. Setola che aveva il carattere che aveva, fumantino per usare un eufemismo, non sopportava che il fatto che Gaetano Balivo da fraterno amico e socio di fatto di Zagaria, potesse sfuggire al pagamento del pizzo a suo favore.

Lo racconta il collaboratore di giustizia Michele Barone e la dichiarazione è importante perchè è una ulteriore conferma, secondo il gip Federica Colucci, del rango criminale dell’imprenditore trentolese.

Ultimo passaggio lo dedichiamo di nuovo a Francesco Cantone delle cui dichiarazioni l’intera ordinanza è ricchissima. Significativo è il giudizio che Cantone dà del sindaco Michele Griffo: un “trafficone”. che detto da un camorrista, per giunta di primissimo piano, fa un pò specie e invita alla riflessione sulla cifra morale di quel simpaticone di Griffo. Ma è un altro il passaggio interessante ed è quello che ci riporta alla costruzione di 7 barra 8 appartamenti in via Bovaria a Trentola.

IBALIVO mi confidò – dichiara Cantone – che il reale realizzatore degli stessi, era il SINDACO GRIFFO MICHELE.Era con lui che aveva preso accordi per le forniture per cui era certo. Quando io gli chiesi come mai il sindaco aveva tutte queste possibilità economiche il BALIVO fu piuttosto reticente e si limitò a dirmi che si trattava di una eredità. La cosa mi parve strana perché sapevo bene che il GRIFFO era un “trafficone”, sapevo che aveva comprato una villa alla sua mantenuta, che era una donna di cui non ricordo il nome, che all’epoca avrà avuto un 27-28 anni, che ha lavorato nel JAMBO e adesso ha responsabilità importanti tipo capo del personale. E’ originaria di Aversa.”

Così parlò Francesco Cantone.

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELL’ORDINANZA JAMBO

 

DELLA CORTE Francesco

In data 20.07.2010

“…omissis.. A,D,R, altri imprenditori legati a Vincenzo ZAGARIA sono BALIVO GAETANO e BALIVO SILVESTRO ex proprietari del “Jumbo”, che attualmente gestiscono le società di costruzioni dove ha investito anche Michele ZAGARIA, come riferitomi lo stesso BALIVO GAETANO.…omissis…”

In data 13.09.2010

“…omissis… A questo punto si sottopone al collaboratore un album fotografico composto da 53 fotografie ed a seguire da 41 frammenti estrapolati da filmati ne corso delle indagine da parte del ROS.…omissis…

Nella foto n°34 riconosco GAETANO BALIVO, una persona di grande spessore all’interno del clan  e vi posso, dire attraverso una metafora, che quando vedo lui e come se vedessi Michele Zagaria, per il rapporto di strettissima collaborazione e amicizia fra i due dal punto di vista criminale. Posso dire che è una persona più vicina a Michele Zagaria più dei suoi stessi fratelli. E ritengo che abbia un ruolo fondamentale nella gestione della latitanza di Michele Zagaria. È soggetto che ha contatti influenti sia dal punto di vista politico che economico.…omissis…

Si riportano le generalità dei soggetti raffigurati nelle 53 fotografie sottoposte al collaboratore:

  1. BALIVO GAETANO nato a Trentola Ducenta il 15/03/1961

omissis…

ADR spontaneamente voglio aggiungere che oltre a GAETANO BALIVO persone particolarmente vicine a Michele Zagaria sono SILVESTRO che è il fratello di GAETANO BALIVO e Sandro Falco titolare del Jumbo.…omissis…”

 

In data 03.12.2010

 

“…omissis… Quanto al punto 2, relativo al sindaco di Trentola, che non ricordo come si chiamava, faccio riferimento al sindaco di Trentola in carica nel 2007-2008, non ricordo con esattezza. In particolare posso dirle che mi trovai una volta in compagnia di Michele “Il geometra che è persona di circa 40-45 anni, molto amica di GAETANO BALIVO, mi pare dipendente comunale di Trentola Ducenta. Potrei riconoscerla in fotografia. In ogni caso parlando con lui, che è mio buon amico, intorno al 2007-2008 mi raccontò alla presenza di BALDASSARRE LICARI, mio amico imprenditore di Trentola, che il sindaco stava cercando di fare il possibile, come già aveva fatto in passato, per far ottenere alcune concessioni del tutto illegali a BALIVO GAETANO, che doveva realizzare dei grossi fabbricati a Trentola Ducenta. Michele spiegava che in cambio questo sindaco era renumerato da GAETANO BALIVO…omissis…”

In data 20.12.2010

“…omissis… L’Ufficio pone in visione al collaborante l’album fotografico prodotto in data odierna dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta contenente 36 fotografie di personaggi legati al clan dei casalesi.   …omissis…

Foto 12: come ho già detto prima si tratta del mastrone e vale a dire CATERINO Massimiliano o Emiliano. L’Ufficio da atto che trattasi di Caterino Massimiliano. Preciso che non solo è uomo di fiducia di Michele Zagaria ma è l’anello di congiunzione fra lo Zagaria e BALIVO GAETANO. Preciso anche che come regalo di nozze ha ricevuto l’abitazione dove adesso vive proprio da Michele Zagaria, così come mi ha confidato in carcere intorno al 2008 a S.M.C.V. lo stesso mastrone. …omissis…

Foto 16: si tratta di BALIVO Gaetano o almeno è molto simile a BALIVO GAETANO. L’Ufficio da atto che si tratta effettivamente di BALIVO GAETANO. Ho già ampiamente parlato di cui e mi riporto a tutte le dichiarazioni su di lui.…omissis…

BARONE Michele in data 09.09.2010

“…omissis… A.D.R. in verità Setola, nella primavera-estate del 2008 si lamentava, anche in mia presenza, all’indirizzo di Massimo Napolano, Salvatore Santoro ed altri, perché  […], così come l’imprenditore SILVESTRO BALIVO e voleva che pagasse anche a lui l’estorsione. Setola mandò me e Santoro a cercare a […] per imporgli la tangente, ma il […] si nascondeva e quindi non si faceva trovare.

 […] Le voglio anche precisare che a SETOLA non interessava nulla che questi imprenditori fossero contigui a ZAGARIA Michele come […] GAETANO BALIVO e SILVESTRO BALIVO o al gruppo di Nicola SCHIAVONE come….omissis…. ,

CANTONE Francesco

In data 24.09.2010 h. 15.06

“…omissis… A questo punto posso dirle quali sono gli imprenditori che Zagaria mi disse dovevano essere fatti crescere:…omissis…

GAETANO BALIVO di cui ho anche accennato in precedenti verbali;

Sandro Falco del jumbo.…omissis…”

In data 24.09.2010 h. 13.40

“…omissis… Successivamente sempre prima del Natale del 2005 mi incontrai con ZAGARIA Michele a San Cipriano d’Aversa in una località ove fui condotto da GAETANO BALIVO.

Zagaria Michele mi disse che il […]era un suo imprenditore, così come GAETANO BALIVO, […], nel senso che stava in società con lui , addirittura mi disse ZAGARIA che a BALIVO così come a […] non bisognava chiedere estorsioni ma anzi finanziarli aiutandoli così a crescere, sarebbero arrivati fiumi di denaro per tutti quanti.

ZAGARIA mi invitò a far stare calmo mio fratello che si lamentava del fatto che il […] non pagava la tangente, così comeBALIVO, […] ed altri imprenditori di Trentola, e a spiegargli che se avessimo lasciato tranquillo questi imprenditori e anzi ali avessimo aiutati  a farli crescere ,ci sarebbero stati soldi per tutti quanti.

Dopo questo incontro avuto con ZAGARIA MICHELE lo stesso mi assicurò che avrebbe fatto fronte ad ogni mia esigenza, se io avessi rispettato queste condizioni, facendomi anche avere delle case per la mia famiglia: peraltro in passato ZAGARIA mi ha sempre mandato un mensile pari a dieci milioni di lire ,poi diventati settemila euro da dividere tra me e mio fratello, oltre a diecimila euro a natale, pasqua e ferragosto, questo sino al giorno del mio pentimento.

Io però in cambio ho rinunciato a chiedere estorsioni a tutti gli imprenditori vicino a ZAGARIA ed anzi ho detto a tutti i  miei referenti su Trentola nel periodo in cui poi sono stato arresto di non fare estorsioni ai danni degli imprenditori segnalatemi da Michele ZAGARIA tra i quali…omissis…”

In data 16.11.2010

“…omissis… A.D.R. Come ho già riferito nel corso di precedenti interrogatori, BALIVO GAETANO, è persona legata al clan dei Casalesi. Questo legame risale ai tempi De Simone-Zagaria Vincenzo, quando i predetti erano capo zona dell’Agro-aversano, parliamo quindi della prima metà degli anni ’90. Per me era vita quotidiana, vi era un continuo flusso di assegni spesso portati da me, che i predetti capi zona inviavano a BALIVO GAETANO affinché lo stesso provvedesse a cambiarli in moneta contante. Molto spesso, si trattava di assegni che provenivano direttamente dall’attività estorsiva. Insomma BALIVO era a completa disposizione del clan tanto che il suo deposito e le relative pertinenze erano luoghi dove portavamo macchine rubate, che poi dovevamo utilizzare per commettere reati. Tutto ciò non era fatto gratuitamente. In cambio il BALIVO otteneva, in particolare da ZAGARIA VINCENZO, così come raccontatomi da Zagaria e da gli altri affiliati che dallo stesso BALIVO, numerosissimi e cospicui contratti di fornitura di materiali edili sui cantieri presenti nella provincia di Caserta e su ogni altro cantiere raggiungibile da VINCENZO ZAGARIA. Questo andazzo, naturalmente ebbe una battuta di arresto a seguito della collaborazione di Dario De Simone agli inizi del 96 e dell’arresto di Vincenzo Zagaria alcuni mesi dopo. Tenga presente che fino a quel moneto GAETANO BALIVO era un “intoccabile” nel senso che era interdetto a qualsiasi esponente del clan dei Casalesi svolgere attività estorsiva nei suoi confronti.  Dopo l’arresto di Zagaria e De Simone le cose cambiarono e proprio io cominciai a chiedere tangenti a BALIVO GAETANO. Ricordo cheBALIVO era stupefatto del fatto che io gli potessi chiedere la tangente, ricordo che io gli chiesi 150 milioni, in quanto diceva lui che si era messo sempre a disposizione. Cercò di fare il furbo ed io gli infilai anche una pistola in bocca perché non si presentò ad un appuntamento in cui avrebbe dovuto darmi una prima trance. In seguito mi consegnò 30 milioni in contanti che ricordo teneva proprio addosso nelle tasche dei suoi vestiti. Dopo questo episodio i rapporti divennero più distesi e cercai, in una certa maniera, di instaurare un rapporto con lui in qualche modo simile a quello che BALIVOaveva con Zagaria Vincenzo. In pratica gli dissi che da quel momento in poi, gli avrei chiesto soltanto un regalo di 30 milioni all’anno, suddivisi in 3 rate coincidenti con le note festività, cifra irrisoria rispetto all’enorme giro d’affari. In cambio di questo trattamento di favore, BALIVO si impegnava a segnalarmi tutti i cantieri presenti nella zona, ad indicarmi le eventuali lottizzazioni, concessioni edilizie, cambio di destinazione dei terreni, che lui grazie ai suoi rapporti con la politica locale, sapeva sempre in anticipo. Con il tempo il rapporto divenne così intimo che io stesso lo incaricavo di ritirare le tangenti sui cantieri edili sottoposti ad estorsione…omissis…

Posso dirle che BALIVO GAETANO è passato poi con il gruppo di Michele Zagaria nel 99-2000 quando io ero libero, le spiegherò in un prossimo interrogatorio le vicende relative a questo connubio con Michele Zagaria. Voglio specificare, altresì, che il BALIVO GAETANO era ben inseruito nella politica locale, oggi posso raccontarle questo episodio avvenuto nel 96 prima che venissi arrestato: mi trovavo a parlare con il BALIVO con riferimento ad un fornitura di materiali che stava effettuando a Trentola presso un cantiere di via Bovaria. Si trattava di una costruzione di circa 7-8 appartamenti circa, ebbene anche se non so dirle chi formalmente risultava essere il proprietario degli appartamenti che si stavano per costruire, il BALIVO mi confidò che il reale realizzatore degli stessi, era il SINDACO GRIFFO MICHELE.Era con lui che aveva preso accordi per le forniture per cui era certo. Quando io gli chiesi come mai il sindaco aveva tutte queste possibilità economiche il BALIVO fu piuttosto reticente e si limitò a dirmi che si trattava di una eredità. La cosa mi parve strana perché sapevo bene che il GRIFFO era un “trafficone”, sapevo che aveva comprato una villa alla sua mantenuta, che era una donna di cui non ricordo il nome, che all’epoca avrà avuto un 27-28 anni, che ha lavorato nel JAMBO e adesso ha responsabilità importanti tipo capo del personale. E’ originaria di Aversa. Insomma il GRIFFO aveva possibilità economiche sproporzionate rispetto alle sue entrate ufficiali. Del resto ERA TUTTO UNA CRICCA GRIFFO MICHELE, BALIVO GAETANO, SANDRO FALCO, NICOLA RUSSO, CAPOLUONGO MAURIZIO. STAVANO SEMPRE INSIEME.…omissis…”

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PUBBLICATO IL: 21 aprile 2016 ALLE ORE 12:25

fonte:www.casertace.net