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Brucia da una settimana la megadiscarica della camorra a Mondragone ed il Prefetto di Caserta non richiede l’intervento del Genio militare per spegnere il rogo che sta finendo di avvelenare, terra, acqua, aria e persone di mezza Campania e mezzo Lazio.

Brucia da una settimana una megadiscarica abusiva a Mondragone, in provincia di Caserta ed ai confini con il Lazio e nessuno interviene per spegnere il rogo, individuare i responsabili del rogo, mandanti ed esecutori, metterli in galera a vita ed obbligare questi criminali a fare a loro spese la bonifica totale del territorio che hanno avvelenato.
Ma che sta a fare il Prefetto di Caserta???
Il rogo mentre scriviamo si è spento da solo, ma sicuramente nel sottosuolo le tonnellate e tonnellate di materiale nocivo che vi è stato interrato dai criminali della camorra continuerà a bruciare ininterrottamente finendo di avvelenare ambiente, aria, acqua e persone.
Di fronte ad una situazione drammatica del genere il Prefetto di Caserta già dal primo giorno del rogo avrebbe dovuto far intervenire il Genio militare con i suoi potenti mezzi mentre Polizia e Carabinieri avrebbero dovuto subito fare un duro lavoro di intelligence per assicurare immediatamente -neutralizzandoli per tutta la vita – alla Giustizia i responsabili criminali che hanno dato fuoco a questa vera e propria bomba ecologica che ha già prodotto negli anni danni incalcolabili e che ora, con gli incendi, sta finendo di massacrare un territorio che comprende la parte settentrionale della Campania e quella del Lazio meridionale e, forse, anche parte del Molise.
Chiunque sia in grado di fornirci dettagliati elementi, documentazione, foto e quant’altro relativamente alla vicenda della discarica ” Cantanella” di Mondragone è pregato di
rimetterceli in modo da consentirci di richiedere l’intervento degli organismi centrali competenti perché è francamente vergognoso ed intollerabile ulteriormente quello che è avvenuto e sta avvenendo.
Qualcuno dovrà pagare per l’inerzia delle istituzioni.