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Brogli elettorali a Reggio Calabria: il “Sistema Castorina” nato nel 2018. E (probabilmente) tutti sapevano

Brogli elettorali a Reggio Calabria: il “Sistema Castorina” nato nel 2018. E (probabilmente) tutti sapevano

Brogli elettorali a Reggio Calabria: il “Sistema Castorina” nato nel 2018. E (probabilmente) tutti sapevanodi Claudio Cordova – C’era un “Sistema Castorina”. Ma la notizia vera non è questa. La notizia è che questo “Sistema” sarebbe nato non nell’avvicinarsi del voto amministrativo del 20 e 21 settembre 2020, ma che il consigliere comunale del Partito Democratico, già ai domiciliari e oggi colpito da un’altra ordinanza degli arresti domiciliari per i brogli elettorali a Reggio Calabria, avrebbe iniziato a preparare il terreno già nel 2018.

Proprio nel 2018, infatti, Castorina sarebbe entrato nella Commissione Elettorale di Palazzo San Giorgio e da quel momento avrebbe iniziato a “lavorare” per l’alterazione del voto che oggi la Procura di Reggio Calabria gli contesta.

I poliziotti della DIGOS hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di cinque soggetti e di misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di un sesto.

Si allarga, quindi, lo scandalo elettorale in riva allo Stretto, che, già alla fine dello scorso anno, aveva mostrato la vergogna dei certificati elettorali, con soggetti che risultavano votanti, ma che, in realtà, mai si erano recati al voto e, in alcuni casi, erano persino deceduti. Ma, soprattutto, lo scandalo affonda, ulteriormente, le radici. Anche perché, delle “grandi manovre” del giovane esponente del Pd in tanti sapevano e non hanno opposto resistenza, ma, anzi, in alcuni casi, hanno avallato le condotte. Proprio nel 2018, Castorina sarebbe entrato nella Commissione Elettorale di fatto “d’imperio”, comunicando il proprio ingresso all’allora presidente del Consiglio Comunale, Demetrio Delfino, oggi assessore comunale e raggiunto da un’informazione di garanzia. Ma tale comunicazione sarebbe stata comunicata anche allo staff del sindaco, Giuseppe Falcomatà. L’accusa per Delfino, infatti, riguarda l’autonomina di Antonino Castorina a presidente della commissione elettorale, nomina che sarebbe stata “ratificata” con una nota a firma dell’ex presidente del consiglio comunale oggi assessore della Giunta guidata dal sindaco del Pd Giuseppe Falcomatà.

Difficile, quindi, dire che non si fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo.

Peraltro, lo stesso procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri ha affermato di come siano in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali responsabilità penali, non solo in capo ad altri soggetti, ma, soprattutto, nei confronti dei vertici della Amministrazione comunale: “Il sistema nasce nel 2018 e non è mai stato contrastato da chi poteva farlo all’interno dell’Amministrazione” ha detto il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, che coordina l’inchiesta insieme ai sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo. “Quello che avviene il 20 e il 21 settembre non è un fatto estemporaneo” dice il procuratore Bombardieri.

Fatti che si incastrano, quindi, a metà tra le responsabilità politiche, quelle penali, e una sciatteria generale, che ha permesso a Castorina di insinuarsi nelle pieghe di apparati che non funzionano: “Il sistema di verifica e di controllo è antiquato” dice ancora Dominijanni.

Chiarita (si fa per dire) anche la circostanza della nomina (illegittima) attraverso la quale Castorina avrebbe piazzato i suoi presidenti di seggio. Nomina che sarebbe stata effettuata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ma di cui non si troverà traccia nel Protocollo. Agli atti, solo la revoca della stessa delega, peraltro non smentita, ma, anzi, confermata, dallo stesso primo cittadino.

“Un gran numero di scrutatori sono stati indicati dal consigliere Antonino Castorina e destinati in seggi particolari e alla contestazione di un funzionario comunale, sui criteri di nomina, il dirigente dell’ufficio elettorale ha detto di procedere per come era stato stabilito dalla commissione elettorale. Va tenuto presente che Castorina non poteva far parte della commissione, ne’ presiederla come ha fatto nel 2020, tant’e’ che non abbiamo avuto riscontri in tal senso sulla sua delega a presiederla” ha detto ancora Bombardieri. Nella nuova inchiesta sono coinvolti, oltre ad alcune persone strettamente legate a Castorina, anche il funzionario dell’Ufficio Elettorale del Comune di Reggio Calabria, Antonino Covani. All’epoca dei fatti, responsabile del Servizio Elettorale del Comune di Reggio Calabria, Covani è indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

Castorina (già per la stessa causa sottoposto alla misura degli arresti domiciliari dal 14.12.2020)è indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali, nonché in concorso per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico. Agli arresti domiciliari sono finiti anche i componenti dell’entourage dell’esponente dem, tutti indagati per per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali. Si tratta di Francesco Laganà, consigliere comunale nel comune di Calanna (RC), Simone D’Ascola, il giornalista Antonio Fortunato Morelli e Giuseppe Saraceno.

Secondo gli investigatori, “le evidenze oggettive dei riscontri effettuati convergerebbero su precise responsabilità strumentali al progetto illecito del consigliere Castorina in un contesto collaudato di emissari reperibili al bisogno, consolidato da una vasta rete di amicizie, parentele, clientelarismi”.

Significativa è proprio la vicenda delle sezioni nr. 172 e nr. 184 laddove l’immediata risposta alle difficoltà scaturenti dalla mancata assegnazione della presidenza aveva costretto Castorina a mettere in piedi – spiegano gli inquirenti – un piano alternativo con il necessario coinvolgimento di soggetti fidati ed efficaci, ognuno per suo conto interprete di una o più mansioni assegnategli, secondo quello che è stato ricostruito come un meccanismo assai efficiente.

Tali azioni e metodi si sono concretizzati attraverso un’articolata tela di rapporti e amicizie di varia natura con i più disparati soggetti, talvolta sfruttando la loro indigenza, talaltra la loro dimensione postulante in ragione di eventuali ed indefiniti futuri favori da elargire.

 03 Marzo 2021 13:01

fonte:https://ildispaccio.it/reggio-calabria/266506-brogli-elettorali-a-reggio-calabria-il-sistema-castorina-nato-nel-2018-e-probabilmente-tutti-sapevano