OPERAZIONE ANTIMAFIA DEI CARABINIERI. 40 ARRESTI, 80 MILIONI DI EURO SEQUESTRATI
Oltre 500 carabinieri sono impiegati in una vasta operazione che interessa le province di Roma, Frosinone, Latina e Caserta.
L’accusa per le 40 persone colpite dall’ordinanza di custodia cautelare, 31 in carcere e 9 ai domiciliari, è di associazione mafiosa, riciclaggio, truffa, estorsione, false fatturazioni, evasione d’IVA per milioni di euro e trasferimento fraudolento di beni.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, durata oltre due anni, hanno messo in luce l’esistenza di una cosca mafiosa, confederata al clan dei Casalesi, che si è insinuata nel Basso Lazio, acquisendo illecitamente il controllo di numerose attività commerciali, soprattutto autosaloni e accumulando un ingente patrimonio. Sono tuttora in corso numerose perquisizioni in varie località d’Italia ed all’estero, nonché le operazioni di sequestro di beni ed attività commerciali per oltre 80 milioni di euro controllati dall’organizzazione criminale.
L’operazione ha consentito di smantellare due organizzazioni criminali di tipo mafioso, una facente capo a Gennaro De Angelis e confederata, appunto, al clan dei Casalesi che negli ultimi anni aveva realizzato un vero e proprio impero economico, acquisendo la gestione di numerose attività commerciali ed imprenditoriali. La seconda organizzazione colpita dalle indagini faceva capo al noto pregiudicato Ciro Maresca, originario di Castellamare di Stabia e da tempo stabilitosi a Roma. Questi è accusato della realizzazione sistematica di estorsioni, ricettazione e riciclaggio a danno di imprenditori operanti nel settore del mercato della auto. Il dettaglio delle operazioni verranno resi noti in una conferenza stampa che si svolgerà oggi alle 11 nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma (Piazza San Lorenzo in Lucina).
“Desidero complimentarmi con i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e quelli delle province di Frosinone, Latina e Caserta per brillante conclusione della lunga indagine che, dopo due anni di lavoro, ha portato allo smantellamento di un’organizzazione di stampo camorristico, alleata con i Casalesi, che operava nel Basso Lazio. Le ordinanze di custodia cautelare e l’ingente valore dei beni sequestrati ai malavitosi rendono sempre più evidente la necessità di continuare a lottare senza abbassare la guardia contro la presa tentacolare che le organizzazioni di stampo mafioso cercano di stringere sul nostro territorio, tentando di soffocare la vita quotidiana di imprenditori, commercianti e comuni cittadini. La Regione Lazio ha fatto della lotta per la legalità uno dei punti cardine della sua azione e non cambierà direzione, in piena collaborazione con le forze dell’ordine, appoggiando in ogni modo possibile la loro meritoria azione”. Lo dichiara, in una nota, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo”.
Fin qua, la Repubblica.
Anche la nostra Associazione esprime i sensi della più profonda gratitudine ai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e, almeno per quanto riguarda la provincia di Frosinone, anche al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Salato, che ha collaborato con l’Arma per quanto riguarda le indagini su tutti gli aspetti fiscali e finanziari.
Alcune delle persone arrestate hanno radicamento e collegamenti nel e col sud pontino e ciò rappresenta un’ennesima prova della gravità della situazione in cui sta, quanto a radicamento mafioso, tutto il Basso Lazio, dal Cassinate, a Formia, Gaeta, Fondi e così via.
(tratto da La Repubblica)