“ VITTIMA DELL’ASSENZA DELLO STATO E DELLA MANCANZA DI PREVENZIONE SUL TERRITORIO “. UN CALO DI TENSIONE NELLA LOTTA ALLA CAMORRA IN CAMPANIA AGGHIACCIANTE DOPO L’ANDATA VIA DEL PREFETTO VALENTINI. LO STATO HA ALZATO BANDIERA BIANCA
Uccisione commerciante, Boscoreale assediata. Il Comitato anticamorra : “Clima da Far West, martedì incontreremo il prefetto”
26 Dicembre 2021
È dalle immagini del sistema di videosorveglianza giovedì sera ha ucciso Antonio Morione, il 41enne titolare della pescheria ”Il delfino” di Boscoreale (Napoli), giustiziato con un colpo d’arma da fuoco al volto per avere a cercare di difendere l’incasso di giornata reagendo ad un tentativo di rapina da parte di tre uomini giunti sul posto a bordo di un’auto.
Stando a quanto appurato dagli investigatori, Morione si trovava all’esterno della sua pescheria quando aveva visto il malvivente, sceso dalla vettura, dirigersi armato di pistola verso la cassa.
A questo punto ha recuperato un coltello e squarciato una gomma dell’auto per impedirne la fuga, attirando l’attenzione del rapinatore armato che, uscito dalla pescheria e trovandosi davanti Morione, ha esploso quattro colpi d’arma da fuoco centrandolo al volto con uno di questa.
Sul fronte delle ricerche prosegue il lavoro dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata per risalire ai tre componenti della banda e capire se si tratti delle stesse persone che poco prima avevano rapinato un’altra pescheria di Boscoreale, ”La rosa dei venti”, di cui è titolare il fratello di Antonio Morione, Giovanni. Inquirenti al lavoro anche per comprendere se l’ auto data alle fiamme e ritrovata la vigilia di Natale nel rione Piano Napoli di Boscoreale sia la stessa sulla quale si trovavano i rapinatori la sera nella quale è avvenuto il delitto.
Provata dall’ennesimo episodio di violenza, la città si ribella: ”Il nostro territorio è vittima di un martirio continuo. E’ inaccettabile” sostenere i componenti del ‘ Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare dell’area sud torrese-stabiese’, che martedì 28 dicembre incontreranno il prefetto di Napoli.
“Registriamo e denunciamo da un clima da Far West – scrivono – con faide tra vecchi e nuovi clan l’incontro armati ma anche’avanzare di strada che minacciare la stessa criminale stesso sociale. Riscriviamo al rappresentante del governo le nostre richieste : l’installazione di telecamere per la videosorveglianza, un aumento sensibile delle forze dell’ordine sul territorio, l’incremento degli organici della polizia locale, l’adozione di programmi educativi, l’utilizzo sociale dei beni confiscati e la bonifica degli alloggi popolari ormai divenuti fortini dei gruppi criminali”.
Intanto, la pescheria di Antonio Morione continua ad essere meta di un pellegrinaggio silenzioso: alla sua memoria vengono lasciati fiori e biglietti in un clima di rabbia e commozione.
Gli abitanti di Boscoreale lamentano la mancanza di controlli la sera dell’omicidio: “Si poteva prevedere che le pescherie, con l’elevato volume di vendite e di incassi dell’antivigilia di Natale, essere prese di mira da