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Bordello Italia, il nostro Paese visto dall’autorevole Foreign Policy

La rivista americana ha pubblicato un articolo di James Walston, professore di relazioni internazionali all’American University di Roma, che dipinge il nostro Paese corrotto nei costumi e passa in rassegna la crisi della politica e la vicenda della motovedetta libica

Un’Italia trasformata in “Bordello State”, in cui non solo “alcune donne arrivano in Parlamento attraverso una camera da letto“, ma soprattutto “donne e uomini, giornalisti e professionisti, hanno dato via le loro menti e i loro principi, anziché i loro corpi”: così scrive sull’autorevole rivista americana “Foreign Policy” James Walston, professore di relazioni internazionali all’American University di Roma.

L’articolo si apre con una citazione di Dante dal canto VI del Purgatorio: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dopo aver ricordato che la stessa profezia era contenuta in un libro di Paolo Sylos Labini pubblicato postumo nel 2006 (“Ahi serva Italia. Un appello ai miei concittadini”), Walston passa ad analizzare le ultime vicende politiche, sottolineando come “ci sia stata una mancanza di leadership dalla fine di luglio, ma nelle ultime due settimane la mancanza di una direzione è arrivata al parossismo”.

Dopo svariate fughe in avanti e marce indietro sulle elezioni, afferma l’articolo, ora si attende un voto sul piano dei “cinque punti”, su cui la questione più controversa resta la “Giustizia”. Intanto la politica estera di cui il premier va fiero, cioè l’amicizia con Vladimir Putin e Muanmar Gheddafi, non è riuscita a evitare l’episodio “imbarazzante” di una motovedetta italiana ceduta ai libici che ha mitragliato un peschereccio italiano.

(Tratto da Virgilio Notizie)