Bombardieri: «Grande collaborazione internazionale. Così abbiamo preso Morabito»
Il procuratore di Reggio Calabria dopo il blitz che ha portato alla cattura del boss narcotrafficante: «Un risultato investigativo perseguito sin dalla fuga»
Pubblicato il: 25/05/2021 – 10:24
REGGIO CALABRIA «Grande soddisfazione per un risultato investigativo fortemente perseguito sin dal momento della fuga di Morabito. Una grande collaborazione e cooperazione giudiziaria internazionale e di polizia giudiziaria è alla base di questo successo investigativo». È il momento della soddisfazione per il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dopo la cattura del boss latitante Rocco Morabito, detto “Tamunga”, avvenuta ieri sera in Brasile al termine delle indagini coordinate dallo stesso magistrato assieme al procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e ai sostituti procuratori Diego Capece Minutolo e Alessandro Moffa. I dettagli del blitz dei carabinieri verranno resi noti oggi in una conferenza stampa. Il magistrato sottolinea che «continui sono stati i collegamenti della Dda di Reggio Calabria con la Fiscalía Nazionale dell’Uruguay, competente per le indagini sulla fuga (di Morabito da un carcere del Paese sudamericano, anni fa, ndr), e tra le polizie giudiziarie di vari Paesi anche grazie al progetto ICan di Interpol».
«Il Ros ed i carabinieri di Reggio Calabria e di Locri hanno collaborato strettamente con le polizie Giudiziarie dell’Uruguay e del Brasile con il supporto di Fbi e Dea (agenzie Usa, ndr). La Dda di Reggio Calabria grazie anche alla collaborazione della Procura Generale di Reggio Calabria, il cui titolo custodiale era in esecuzione, ed in ultimo della Dda di Torino, ed al supporto nella cooperazione internazionale di Eurojust e della Direzione Generale Affari Internazionali e Cooperazione Giudiziaria del Ministero della giustizia, ha costantemente diretto le indagini».