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ORA CHE STANNO SOTTO SCHIAFFO LORO PIANGONO E VOGLIONO SOLIDARIETA’ E PROTEZIONE.
QUANDO VENIVANO BRUCIATE LE MACCHINE DI COMUNI CITTADINI,DI COMMERCIANTI ED IMPRENDITORI CHE NON VOLEVANO CEDERE LE ATTIVITA’ AI MAFIOSI O SI RIFIUTAVANO DI PAGARE IL PIZZO TACEVANO , FACEVANO FINTA DI NIENTE O ADDIRITTURA CONTINUAVANO A DIRE CHE……..”LA MAFIA NON C’E’ “……………………..
COME VOGLIAMO METTERLA ORA?????????????
Si muovono da Roma sottosegretari e viceministri perché sindaci ed assessori vengono minacciati.
La mafia ha alzato il tiro in provincia di Latina.
Probabilmente,per non smentirsi ed ammettere dopo anni di negazionismo che ” é mafia”,diranno che si tratta di criminalità comune e non organizzata.
Comunque la vogliano dare ad intendere,ora sotto schiaffo cominciano ad esserci loro,i politici,gli amministratori pubblici.
Gli esponenti di quei partiti che fino ad ieri sono stati a guardare,inetti,fermi,distratti,pronti sempre al più leggero stormir di fronda ad accusarci di fare dell’allarmismo.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
Chi ha letto oggi la lettera di Veltroni ,del PD,sul Corriere della Sera,quando egli parla di criminalità – se é un cervello pensante- sicuramente avrà colto la dicotomia fra il dire ed il fare di questa gente.
Mentre da una parte questi….tutori della legalità ( si fa per dire!!!!!!!!!!!!) parlano di lotta alle mafie, dall’altra fanno gli accordi di governo con Berlusconi che é il padrone dello stalliere Mangano di Cosa nostra ed annovera fra i suoi amici i Dell’Utri ed i Cosentino.
Il doppiogiochismo: dicono una cosa e ne fanno un’altra……..
Quanta ipocrisia!!!!!!!!!
Pallottole al sindaco ed alla giunta di San Felice Circeo e macchine bruciate ad assessori ad Aprilia e cominciano le sfilate,il tintinnare di tacchi,con al seguito tutto l’establishment pontino e romano di alti gradi,sottosegretari e v.ministri.
Quando anni fa,molti anni fa,noi denunciavamo che a San Felice c’erano,fra gli altri,uomini di Contini che erano diventati perfino soci di una banca e che probabilmente riciclavano i soldi di quel clan; quando noi denunciavamo la situazione di Ardea e di tutto il territorio confinante,compresa quindi Aprilia dove a lungo é stato Frank Coppola detto “tre dita”;quando noi sostenevamo la necessità e l’urgenza di cominciare a scavare sugli investimenti immobiliari,sull’impiego di montagne di capitali nell’acquisizione di centri commerciali,industrie,terreni,attività economiche di ogni tipo e quant’altro,tutti,compresi alcuni di quelli che oggi abbiamo visto sfilare ad Aprilia con i visi rattristati e preoccupati,hanno fatto orecchie da mercanti e sono rimasti muti ed inerti.
Oggi,che é troppo tardi,anche loro si sentono in pericolo.
Tenteranno di reagire con le vecchie logiche e metodologie,aumentando,cioè,gli organici locali di poliziotti o carabinieri di 4-5 unità,non capendo – o facendo finta di non capire- che il discorso non é numerico,né militare.
Una volta c’era il vecchio maresciallo dei carabinieri che sapeva tutto di tutti;oggi le caserme ed i commissariati non possono indagare in materia di mafie. Possono farlo,su delega del magistrato,tutt’al più, il Comando Provinciale e la Squadra Mobile.
E nemmeno loro perché ci sono il ROS,lo SCO,Il Gico,la DIA,lo Scico,la sezione CO dei Servizi ecc.ecc.,senza un coordinamento,con la mano sinistra che non sa quello che fa la destra e viceversa.
Sono anni che stiamo dicendo “adottiamo il modello Caserta”,con il coordinamento fra le forze; deleghiamo le Procure ordinarie ,come avviene in Campania da decenni,ad indagare e procedere in materia di reati di cui al 416bis;mettiamo a capo di
queste Procure gente esperta in materia di mafie e che sappia lavorare bene;diamo impulso al lavoro di intelligence;indaghiamo sull’area grigia delle connessioni fra mafia e politica.
Ci stiamo parlando addosso perché nessuno ti ascolta e vuole ascoltarti.
Si preferiscono il palcoscenico,il bla bla,le dichiarazioni alla stampa,le foto sui giornali.
Le chiacchiere.
Si raccoglie,signori,quello che si semina!!!!!!!!!……
E preparatevi al peggio.