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Berlusconi insiste nell’attacco all’autonomia della magistratura

Responsabilità civile, stop del Csm “A rischio l’autonomia dei magistrati”

Il voto a larga maggioranza del Consiglio sull’emendamento che estende i tempi e le modalità per la punibilità di giudici. “Si rischia effetto distorsivo”. Contrari i membri laici del Pdl. Vietti: “Se non ora quando?”. Il provvedimento oggi a Montecitorio. Intanto il Terzo polo annuncia: “Voteremo sì all’arresto di Papa”

ROMA – Le nuove norme sulla responsabilità civile dei giudici costituiscono un “rischio” per i “principi di autonomia e indipendenza della magistratura”. Lo scrive il Consiglio superiore della magistratura in un parere approvato a larga maggioranza (19 sì, quattro no)sull’emendamento Pini 1, il provvedimento che prevede che le toghe siano punibili non solo per dolo o colpa grave ma anche per “manifesta violazione del diritto”.

Il documento del plenum. Così si introduce “una responsabilità civile dei giudici sostanzialmente senza limiti, in contrasto con l’indipendenza dei giudici e con il diritto dell’Unione Europea, che la impone”, ha denunciato il primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo. “E’ evidente che un rischio eccessivamente elevato di incorrere in responsabilità civile diretta o indiretta avrebbe un effetto distorsivo sull’operato dei magistrati, i quali potrebbero essere indotti, al fine di sottrarsi alla minaccia della responsabilità, ad adottare, tra più decisioni possibili, quella che consente di ridurre o eliminare il rischio di incorrere in responsabilità, piuttosto che quella maggiormente conferme a giustizia”. Nel documento è stato poi sottolineato come la Corte di giustizia europea, diversamente da quanto sostenuto dai promotori

dell’emendamento, non abbia affatto imposto all’Italia di modificare radicalmente la disciplina sulla responsabilità dei magistrati, che peraltro attualmente è in linea con quella “che vale per tutti i dipendenti pubblici”, e che la strada scelta rappresenta “un inedito nel panorama europeo”.

Il richiamo alla Carta di Nizza. Nel parere approvato dal plenum è stato inoltre inserito un richiamo all’articolo 47 della Carta di Nizza così come richiesto da Lupo. “E’ anomalo e paradossale – ha sottolineato il magistrato – che un adattamento a una legge comunitaria sia invece in contrasto con il diritto dell’Unione europea. Infatti l’articolo 47 della Carta di Nizza impone come garanzia fondamentale l’indipendenza del giudice mentre l’attuale formulazione della norma prevede la responsabilità diretta del giudice senza limiti”.

I contrari. Voto negativo al parere dai membri laici del Pdl, Annibale Marini, Filiberto Palumbo, Bartolomeo Romano e Nicolò Zanon, che hanno accusato il Consiglio superiore di comportarsi come “Terza Camera” per la coincidenza temporale della discussione sul parere con l’esame dell’emendamento, oggi al vaglio della Camera.

Vietti: “Se non ora quando?”. Pronta la replica del vicepresidente del Csm Michele Vietti: “Se non ora quando?”, ha detto l’ex deputato Udc, ricordando che, nello “spirito di leale collaborazione” che anima l’attività del Consiglio, è doveroso esprimersi prima che le norme siano approvate, anche per “segnalare al ministro eventuali ricadute negative”. Dopo, ha sottolineato, si tratterebbe di un “intervento tardivo”. Vietti ha anche incassato la solidarietà unanime dei consiglieri di Palazzo dei Marescialli per “l’aggressione” e la “calunnia” che sarebbe stata tentata nei suoi confronti dai componenti della cosiddetta P4. Secondo quanto è emerso dagli atti dell’inchiesta, la procura di Napoli ha accusato il deputato del Pdl Alfonso Papa, magistrato in aspettativa, di aver cercato di raccogliere informazioni ‘private’ sul conto di Vietti per screditarne la figura. “Rassicuro tutti i colleghi – ha detto Vietti – che mai per mio tramite questa istituzione potrà essere sottoposta a ricatto o intimidazione. Possediamo la forza per rispedire al mittente”.

Terzo Polo: “Sì all’arresto di Papa”. E proprio su Papa oggi, al termine dell’incontro tra Fli, Api, Udc e Mpa, i vertici del Terzo Polo hanno annunciato il voto favorevole all’arresto del deputato Pdl. A confermarlo è stato Giuseppe Consolo, deputato di Futuro e Libertà e vicepresidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio.

(Tratto da Repubblica)