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Benedizione ai camion di Langellotto, si muove il sindaco Coppola: «Voglio spiegazioni»

L’imprenditore condannato per camorra ha «mostrato» i suoi autotreni in una video intervista che ha suscitato polemiche

di Fabrizio Geremicca

Cinque camion schierati sul sagrato della parrocchia dei santi Prisco ed Agnello, un giornale locale per una videointervista e la benedizione di un parroco. Sono gli ingredienti di una vicenda che si è consumata nel penultimo giorno del 2023 e che sta suscitando discussioni e perplessità a Sant’Agnello, Comune della penisola sorrentina di circa 9.000 abitanti.

I camion sono quelli della ditta di Salvatore Langellotto, imprenditore edile che proprio lì vive e che nel 2015 è stato recluso nel carcere di Trani per una sentenza di condanna in via definitiva. Scaturita quest’ultima dalla convinzione dei magistrati nei tre gradi di giudizio che Langellotto si fosse aperto la strada nel mercato della vendita del calcestruzzo in virtù del sostegno e dell’appoggio del clan camorristico Esposito.

Una ricostruzione che lui ha sempre respinto, ma che i giudici hanno ritenuto provata oltre ogni ragionevole dubbio al punto da condannarlo a 4 anni e sei mesi di reclusione per illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso e per concorso esterno in associazione camorristica. E’ stato scarcerato dopo tre anni e due mesi perché ha beneficiato di uno sconto di pena per buona condotta ed è tornato in pista nel mercato dell’edilizia e del calcestruzzo.

La denuncia del referente del Wwf

Un anno fa, però, è incappato in un’altra vicenda giudiziaria la quale, a differenza della prima, è ancora aperta e non si è definita. E’ stato denunciato, infatti, da Claudio D’Esposito, battagliero referente del Wwf in penisola sorrentina, perché lo avrebbe aggredito, malmenato e minacciato. Il motivo sarebbe stato il rancore covato da Langellotto verso il Panda ed il suo rappresentante in penisola sorrentina a seguito delle denunce e della mobilitazione del Wwf contro la cementificazione di un agrumeto a Sorrento in vico III Rota che l’impresa di Langellotto – all’epoca era ancora vivo il padre di Salvatore – avrebbe voluto trasformare in un maxi parcheggio in accordo al proprietario del fondo, l’ex assessore provinciale di Salerno Adriano Bellacosa.

Il Wwf e un documentatissimo e tenace consigliere comunale di opposizione poi prematuramente scomparso – Giovanni Antonetti – convinsero la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ad avviare un’inchiesta, sottolineando che alla base dell’operazione in corso in vico III Rota c’erano permessi e autorizzazioni irregolari. A seguito delle indagini e del processo che ne scaturì – ci sono state alcune condanne in via definitiva – il parcheggio non è stato più costruito e il terreno è stato acquisito al patrimonio comunale affinché diventi un parco pubblico, un giardino aperto a tutti. Le indagini per la denuncia di D’Esposito relativa all’aggressione ed alle minacce di Langellotto sono portate avanti dal pm Barba.

In questo contesto si inserisce la vicenda dei camion benedetti dal parroco sul piazzale della parrocchia di Sant’Agnello. Nel video pubblicato e poi rimosso dal giornale on line Langellotto fa appunto cenno alla benedizione e poi, su domanda dell’intervistatore, si dilunga sui progetti e sugli affari futuri.

L’intervento del sindaco

Stylo24 ha contattato nel primo pomeriggio Antonino Coppola, cardiologo e sindaco da alcuni mesi a Sant’Agnello, per commentare la vicenda. Ecco cosa ha detto: «Ho chiesto dettagli ed informazioni su quanto accaduto al mio comandante della polizia municipale. Vorrei due note sue. Ho mandato anche un messaggio al parroco, però non ho avuto risposta. Conto di parlare con lui di persona».

Ha aggiunto: «Quella benedizione in un parcheggio privato avrebbe potuto avere un senso. E’ chiaro che lì è diverso. Credo e spero che il parroco sia stato soltanto incauto. E’ vero che è usanza di portare davanti a quella parrocchia auto e moto per la benedizione, però sono arrivati cinque camion, il giornalista. Pareva un poco studiata la cosa. Il parroco probabilmente non ha messo a fuoco la cosa o non ci ha pensato. Quantomeno è stato incauto».

Fonte:https://www.stylo24.it/benedizione-ai-camion-di-langellotto-si-muove-il-sindaco-coppola-voglio-spiegazioni/