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Attenti a quei terreni di Montetortona a Gaeta!

Attenti ora a quei terreni che sarebbero stati acquistati a Montetortona a Gaeta da soggetti dietro i quali si nasconderebbero dei “napoletani”, terreni per i quali qualcuno potrebbe proporre una variante urbanistica per renderli edificabili.

Una nuova devastante colata di cemento in una Gaeta già massacrata da un’invasione massiccia di camorristi e loro sodali?

Gaeta è la città in provincia di Latina in cui già si registra il più alto numero di beni confiscati alla camorra e non vorremmo che uno Stato distratto ed oggettivamente compiacente consenta una sua totale e definitiva occupazione da parte della criminalità organizzata.

Non è, quello nostro, allarmismo perché parlano i fatti.

Già una ventina di anni fa, se non fosse intervenuta la Squadra Mobile di Palermo (di Palermo, ripetiamo, perché localmente nessuno se ne era accorto e questo la dice lunga sull’efficienza degli apparati locali! ), avremmo avuto nel porto la presenza di Cosa Nostra.

Fu individuata, infatti, la presenza di una ditta che faceva capo al figlio di Totò Riina.

Né può giurarsi che le cose siano cambiate di molto perché anche ora corre voce che nelle aree portuali di Gaeta e Formia si intravvederebbero presenze di gente sospetta proveniente dalla vicina Campania.

Ed il discorso non si limita ai porti perché è ormai di dominio pubblico il sospetto che buona parte dell’economia di Gaeta e dell’intero sud pontino, da Terracina, a Fondi, ad Itri, a Sperlonga, a Gaeta e Formia appunto, a Minturno ecc. , sia caduta sotto le grinfie di Casalesi e altri clan campani e della ‘ndrangheta.

Ecco il motivo per il quale stiamo insistendo da anni, purtroppo inutilmente finora, perché la Guardia di Finanza, che pure a Formia ha un nutrito Gruppo provinciale, faccia una rigorosa attività di monitoraggio su tutte le compravendite da 20 anni in qua di terreni, abitazioni, ville, esercizi commerciali, appalti e subappalti edili, forniture varie, case da gioco e in tutti gli altri settori, per individuare presenze ed investimenti di origine sospetta.

Presenze ed investimenti, non tralasciando, peraltro, tutto il settore delle collusioni fra mafie varie e soggetti appartenenti ai mondi della politica e delle istituzioni, come già hanno abbondantemente dimostrato le inchieste “Formia Connection” e le “Damasco” di Fondi… che meriterebbero entrambe degli approfondimenti.

Ma su questo ci ritorneremo.