Giovanni Del Giaccio su “ IL Messaggero” di oggi,17 marzo 2015,affronta con la bravura che gli é solita il grosso e delicato problema delle ASTE GIUDIZIARIE e fa riferimento all’intervento dell’Associazione Caponnetto.
Nel ringraziarlo per l’attenzione al problema,confermiamo che noi ce ne siamo interessati e siamo in attesa degli sviluppi dei nostri interventi. La nostra allerta scattò qualche anno addietro durante la nostra partecipazione ad alcune assemblee di agricoltori dell’agro pontino durante le quali venimmo a conoscenza di un vasto fenomeno di fallimenti di aziende agricole a causa della mancanza di possibilità di molti di far fronte agli oneri ad esse imposte.
In qualcuna di quelle assemblee alle quali abbiamo presenziato,abbiamo sentito parlare di strani…………… avvicinamenti di taluni agricoltori in difficoltà da parte di persone che………..”parlavano napoletano”.Scattò subito in noi l’allarme e cercammo di approfondire l’argomento. Intuimmo che c’era probabilmente un pericolo imminente di un intervento della camorra sempre pronta ad impossessarsi di quanto più le é possibile.Il territorio di cui si parlava si estende da Fondi-Terracina fino alle porte della Capitale con centinaia di aziende agricole una volta tutte floride.Un colpo grosso per la camorra se ci fosse riuscita.Chiedemmo a quegli agricoltori ed al loro legale se erano disponibili a venire con noi alla DDA ed ottenuta una risposta positiva partimmo e parlammo con chi dovevamo parlare lasciando,peraltro,un’ampia documentazione che aveva preparato il loro legale.Dopo quell’iniziativa,ci siamo trovati a svolgere un’altra attività che ci ha consentito di allargare il nostro sguardo anche più in giù di Fondi-Terracina e che riguarda il territorio del sud pontino.Non possiamo andare oltre.Ma una cosa ci sentiamo quasi obbligati a dire :il mondo delle aste giudiziarie é pieno di avvoltoi che sulle spalle di gente che ha buttato il proprio sangue per mettere sù un’azienda vuole speculare.Gli inquirenti vadano quindi a fondo!!!!!!!!!!!!!!!!
