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Aspettiamo le dovute precisazioni del Prefetto di Viterbo in merito al contenuto dell’articolo del 21 ottobre u.s. de “Il Tempo”

A VITERBO NON C’E’ MAFIA? I SILENZI DEI VERTICI ISTITUZIONALI TERRITORIALI

Le denunce fatte nel 2007 dal nostro V. Presidente regionale Luigi Daga relativamente alle infiltrazioni mafiose nel Viterbese… ”non hanno trovato riscontri”…?

Come fa “Il Tempo”, in un servizio da Viterbo del 21 ottobre u. s, a sostenere questa tesi?

Chi gli ha fornito queste notizie?

Il servizio giornalistico si riferisce ad una conferenza stampa cui hanno partecipato il Prefetto ed i massimi vertici locali delle forze dell’ordine durante la quale, a specifica domanda di qualche cronista sulla presenza mafiosa nel Viterbese, Prefetto e Questore non avrebbero risposto.

In sostanza si è parlato di reati comuni, senza alcun riferimento alle mafie.

Come se nel Viterbese non ci fossero mafie!

Siamo alle solite.

Mentre attendiamo di conoscere dai cronisti viterbesi de “Il Tempo” il nome dell’autore dell’affermazione “le denunce fatte da Luigi Daga, ex assessore regionale, non hanno trovato riscontri oggettivi”, vogliamo soffermarci sui silenzi inquietanti e vergognosi in materia di mafie sul territorio da parte dei vertici istituzionali locali e, in particolare, del Prefetto che rappresenta il Governo centrale.

In sostanza, fra silenzi ed affermazioni errate, nel Viterbese non ci sarebbero mafie e tutto quello detto e scritto finora dagli Organi centrali investigativi e giudiziari (DNA, DDA, DIA ecc), da noi e da altre nostre consorelle sarebbe falso.

Questo è estremamente grave perché rivelerebbe un’omertà istituzionale preoccupante e di una tale gravità da indurci a porci ed a porre delle domande.

Come fa il presunto autore di quell’affermazione a sostenere che sono risultate infondate le denunce di Gigi Daga –e quindi della nostra Associazione, essendo Gigi il nostro V. Presidente Regionale- circa le presenze e le attività mafiose nel Viterbese?

Sono state svolte delle indagini? E che tipo di indagini? Da parte di chi?

E qui cade l’asino.

A noi risulta che la gran parte di indagini di carattere economico, cioè patrimoniali, sulle montagne di capitali investiti dalle mafie, vengono fatte dai corpi centrali come DIA, GICO, SCO ecc, e che sui singoli territori non ci sono – ad eccezione della provincia di Frosinone dove l’attuale Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Col. Giancostabile Salato, è uno dei migliori investigatori italiani- le necessarie specializzazioni.

Aggiungiamo che, in materia di reati associativi di stampo mafioso, la competenza esclusiva è delle DDA e, quindi, solo queste hanno il polso della situazione, essendo solo esse le destinatarie finali di tutte le informative.

Nessun altro, quindi, è legittimato, per completezza di informazioni, a parlare.

A questo punto, noi vogliamo sapere CHI ha riferito a “Il Tempo” che le nostre denunce sono infondate.

Aspettiamo una smentita dal Prefetto di Viterbo.

Se non dovesse pervenirci, ci vedremmo costretti a richiedere al Ministro dell’Interno un’inchiesta sull’accaduto e l’adozione di provvedimenti adeguati.