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Arriva alla Procura della Repubblica di Roma come Aggiunto Michele Prestipino, un nome che, insieme a Giuseppe Pignatone, ha fatto storia nella lotta alle mafie in Sicilia e Calabria.

Fra le tante brutte notizie che ci pervengono, ogni tanto ce n’è una buona.
Alla Procura di Roma arriva come aggiunto Michele Prestipino.
Un magistrato il cui nome ha fatto coppia a Palermo e Reggio Calabria con Giuseppe Pignatone.
Due nomi di Magistrati, con la M maiuscola, che hanno fatto tremare Cosa nostra e ‘ndrangheta.
Finalmente la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma dimentica un passato alquanto critico ed assume nella lotta alle mafie un ruolo di prim’ordine con i migliori magistrati di cui il Paese dispone in materia di efficienza, sagacia, conoscenza ed esperienza nella lotta alle organizzazioni criminali.
Due nomi, Pignatone e Prestipino, che faranno storia e scuoteranno tutto un apparato giudiziario ed investigativo nel Lazio rendendolo efficiente al massimo.
Con Renato Cortese, nuovo Capo della Squadra Mobile a Roma e il Colonnello dei Carabinieri Stefano Russo a capo dell’Anticrimine sempre nella Capitale, tutti uomini che hanno fatto parte di un’unica squadra a Palermo ed a Reggio Calabria, si può dire che nella Capitale del Paese siamo al top dell’eccellenza.
Il problema resta nelle altre province del Lazio, a cominciare da Latina, dove l’imminente andata via del Colonnello Kalenda, Comandante provinciale della Guardia di Finanza, aggrava un quadro già di per sè alquanto delicato determinato anche dall’esistenza di una Prefettura non
sufficientemente attiva ed attenta rispetto al fenomeno mafioso e da una Procura che solo da poco è uscita da una fase se non proprio di inerzia quanto meno di disattenzione rispetto al fenomeno mafioso.
Sarà difficile per il Comando Generale della Guardia di Finanza trovare per assegnarlo a Latina un Comandante che abbia le stesse qualità e capacità del Colonnello Kalenda e questo ci preoccupa terribilmente, in quanto la Questura, con l’andata via del Capo della Squadra Mobile Cristiano Tatarelli, ha perso il suo più bravo dirigente in materia di indagini patrimoniali e finanziarie contro i clan, mentre il Comando provinciale dei carabinieri, pur attivo in altri settori della criminalità, non sembra dare il meglio di sé in materia di contrasto alle NUOVE mafie, mafie economiche e mafie politiche.
A tutto ciò deve aggiungersi il fatto che, al contrario di quanto avviene in Campania, le Procure ordinarie del Lazio non trattano in regime di coodelega procedimenti relativi ai reati associativi di natura mafiosa.
Tutto grava, quindi, sulle spalle dell’unica DDA esistente nel Lazio, quella appunto di Roma diretta dai migliori magistrati del Paese, quali appunto sono Pignatone e fra poco Prestipino, ma che non sono sufficientemente supportati nelle periferie da persone altrettanto esperte.
Un compito gravosissimo da far tremare i polsi.
Noi siamo felici per l’imminente arrivo del Dr. Prestipino ma siamo altrettanto, al contempo, preoccupati per lo stato generale
dell’apparato statale di contrasto alla criminalità nel Lazio, una regione che, per colpa di istituzioni e politica disattente, sconta ritardi e carenze drammatici sul versante della lotta alle mafie.
Chi ci rimette in questa storia della venuta a Roma di Michele Prestipino è il carissimo Procuratore Cafiero de Raho che perde a Reggio Calabria uno dei suoi migliori collaboratori e questo ci rattrista immensamente per la stima e l’affetto che abbiamo nei suoi confronti e, pertanto, facciamo voti perché il CSM voglia e sappia provvedere con urgenza a colmare il vuoto che si è venuto a creare con il trasferimento a Roma di Prestipino.
Noi siamo come sempre a disposizione per quanto possiamo fare.