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Appena abbiamo letto l’altro giorno l’intervista del neo Prefetto di Roma Gabrielli a “ Repubblica” sulla mafia nella Capitale ci sono venute alla memoria le polemiche insorte fra l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Vigna e l’allora Prefetto di Roma Serra a proposito della composizione dei Comitati provinciali per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Appena abbiamo letto l’altro giorno l’intervista del neo Prefetto di Roma Gabrielli a “Il Messaggero” sulla mafia nella Capitale ci sono venute alla memoria le polemiche insorte fra l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Vigna e l’allora Prefetto di Roma Serra a proposito della composizione dei Comitati provinciali per la sicurezza e l’ordine pubblico.,C’é una circolare emanata dall’allora Ministro degli Interni Giorgio Napolitano. circolare mai revocata e,quindi,tuttora valida – che chiedeva ai Prefetti di integrare i predetti Comitati provinciali con  non solo i Procuratori ordinari,ma soprattutto con quelli delle DDA,Quella circolare aveva un senso in quanto per legge SOLAMENTE  i Procuratori della DDA hanno la competenza in materia di reati associativi di natura mafiosa e,quindi,SOLO  essi sono informati sulle reali situazioni dei territori.In genere,invece,i magistrati delle DDA non venivano nemmeno invitati.Questo capitava soprattutto a Roma dove i Prefetti,eccetto Mosca ,hanno sempre sostenuto che ……………non c’é mafia !!!!

La questione sembra riproporsi oggi con l’intervista di Gabrielli il quale,sulla stessa  linea dei suoi predecessori,si colloca anch’egli sul piano ,se non negazionista,quanto meno riduzionista,affermando che Roma é ….”più corrotta che mafiosa”
In sostanza Gabrielli,facendo una vera e propria invasione di campo,con queste parole tende a smentire tutto quello che stanno facendo e dicendo i Magistrati della DDA di Roma a proposito di “Mafia Capitale”,”Ostia mafia” ecc..
Un atto azzardato in quanto egli non é in grado ,per il ruolo che i Prefetti sono chiamati a svolgere,di disporre di tutte quelle informazioni delle quali sono,invece, in possesso SOLAMENTE i Magistrati delle DDA a proposito di mafia e,peraltro,irriguardoso nei confronti di questi che per la prima volta stanno facendo un lavoro eccezionale e lodevole.
Noi non riusciamo a comprendere le ragioni di un’uscita così infelice e non vogliamo spingerci a sospettare che sia iniziata un’operazione di delegittimazione ai danni della Procura di Roma e del Procuratore Capo Pignatone dopo che questi stanno mettendo a nudo le sconcezze  che stanno  emergendo dalle inchieste in corso.
Gabrielli faccia il Prefetto e si limiti a  fare quello che la legge impone ai Prefetti in materia di lotta alle mafie e non si occupi di quello che debbono,a loro volta,fare i Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia.
Egli si occupi piuttosto di svolgere appieno  quell’azione preventiva  antimafia  che la legge assegna alle sue competenze,un’azione che,vista la situazione in cui si trovano la Capitale  e la provincia di Roma,non sembra che sia stata svolta finora come si doveva!
                                                                                 Associazione Caponnetto