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Antonio Fargiorgio.Sindaco di Itri  “Nel corso dell’audizione a Roma – ha affermato il primo cittadino di Itri – ho semplicemente fatto presente che, dai dati di cui sono messo costantemente al corrente dai Carabinieri, non emergono fenomeni di infiltrazione riguardanti le attività economiche…………..”

Camorra: i sindaci di Itri, Minturno e Castelforte “Non siamo negazionisti”

23 Febbraio 2019

Francesca De Meo

Molta confusione e tanta inutile strumentalizzazione, visti i trascorsi personali, professionali e amministrativi.

I sindaci di Itri, Minturno e Castelforte non ci stanno e sfoderano gli artigli, dopo le accuse rivolte sui loro interventi nella riunione della commissione regionale antimafia del 21 febbraio.

Essere considerati negazionisti del fenomeno delle infiltrazioni camorristiche” nel territorio del sud pontino è un’ infamia impossibile da digerire.

A prendere le proprie difese è Antonio Fargiorgio. “Nel corso dell’audizione a Roma – ha affermato il primo cittadino di Itriho semplicemente fatto presente che, dai dati di cui sono messo costantemente al corrente dai Carabinieri, non emergono fenomeni di infiltrazione riguardanti le attività economiche. Ho aggiunto che Itri non è stata, al momento, teatro di reati tipici della delittuosità legata alla criminalità organizzata, ma piuttosto vittima di reati predatori. Quando ho volto lo sguardo al comprensorio, ho sottolineato come le infiltrazioni abbiano avuto modo di veicolarsi nel territorio del sud pontino, anche grazie alle aste e alle vendite giudiziarie, con flussi di denaro apparentemente leciti. Per questo è necessario avere un sostegno economico per un valido presidio giudiziario, altrimenti la lotta alle organizzazioni criminali non avrebbe senso”.

Molto critico il sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo: “ho chiaramente detto in commissione come questi fenomeni di infiltrazione abbiano origine dall’inizio degli anni ‘90 e come il mio Comune, posto a ridosso del confine campano, sia stato comunque esposto alle note problematicità. Oltre al controllo delle Forze dell’ordine, ho avviato una serie di iniziative di contrasto alla malavita e di difesa della legalità, che vanno dalla videosorveglianza sino ad una costante opera di sensibilizzazione della popolazione. Ho ricordato che, proprio sotto l’egida dell’Osservatorio, ho patrocinato spettacoli di alto impatto sociale , così come l’11 gennaio scorso si è tenuta la cerimonia di intitolazione di una piazza a Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Rocco Chinnici, veri e propri eroi civili. Ho chiesto, inoltre, che i sindaci siano messi in grado di poter fare il loro dovere, implementando mezzi, strumenti e personale, per far sì che il contrasto al fenomeno delle infiltrazioni sia davvero fattivo ed operativo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Minturno, Gerardo Stefanelli, che attraverso il delegato Gennaro Orlandi ha voluto ribadire la sua posizione: “ad oggi non abbiamo segnalazioni inerenti fenomeni estorsivi o di racket verso le attività economiche del territorio. Siamo consapevoli, però, dell’ esistenza di influenze che vengono da territori di confine. C’è preoccupazione per la presenza di enclavi dediti allo spaccio di stupefacenti”.

Fonte:https://www.latinaquotidiano.it