Dal 2013 a oggi molte cose sono cambiate e la presenza dello Stato e delle Forze dell’Ordine è tornata a farsi sentire sul territorio pontino
17 Dicembre 2017
L’incontro di venerdì sul bilancio della commissione Antimafia è stato un successo e il senatore del Pd Claudio Moscardelli riassume i punti salienti dell’iniziativa.
“L’incontro di venerdì organizzato insieme alla collega della Commissione Antimafia Rosaria Capacchione è stata l’occasione per fare un bilancio dell’attività della Commissione su Latina e provincia e per lanciare un segnale molto chiaro: non si torna indietro . Alla presenza del Prefetto, del Questore e dei vertici delle forze dell’ordine abbiamo confermato che l’attenzione dello Stato su Latina continua. L’organico della Squadra Mobile passerà da 36 a 50 unità. Il Lavoro investigativo e sul campo delle forze dell’ordine ha il massimo sostegno politico e gode oggi di una rinnovata fiducia dei cittadini .
All’insediamento della Commissione Antimafia nel 2013 la situazione era ben diversa. L’azione di contrasto alla criminalità organizzata praticamente inesistente e lo Stato a Latina aveva abdicato al suo ruolo.
C’era la necessità di rendere consapevoli i vertici nazionali delle istituzioni di ciò che avveniva a Latina ed era il presupposto indispensabile per la reazione . Alle prime audizioni in Antimafia nell’autunno 2013 abbiamo iniziato a sollecitare attenzione e acceso i riflettori su Latina e provincia. Il risultato è stato di scegliere e sostenere con forza persone ai vertici a Latina determinati a far valere la forza dello Stato. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno dato eccellente prova di capacità investigativa e di determinazione. A dicembre 2014 la missione della commissione Antimafia a Latina. Il Ministero dell’Interno ha sostenuto con uomini e mezzi straordinari l’attività delle forze dell’ordine. Le inchieste e i risultati prodotti. L’audizione a maggio del 2016 a Roma del Questore De Matteis che ha rappresentato una realtà complessa con radicamento di primissimo livello della camorra nel sud pontino, della n’drangheta a Fondi e a Latina, ad Aprilia il crocevia di varie organizzazioni criminali a confine e cerniera dell’area romana con quella del Lazio sud.
Infine Latina, già obiettivo della criminalità organizzata per il settore rifiuti e la discarica , si segnala per il clan Ciarelli Di Silvio, organizzazione criminale forte , feroce e con coperture politiche . Capace di resistere all’ingresso dei Casalesi e poi di accordarsi con loro. Usura, racket e spaccio di stupefacenti tra i principali affari oltre allla penetrazione nel tessuto economico, sociale ed istituzionale. L’enorme massa di denaro per i profitti dell’attività criminale sapientemente gestita è oggetto di esportazione. Lo Stato ha seguito il percorso di questo flusso di denaro ma attendiamo ancora le conclusioni su quanto consumato a Latina con tanto di scia di sangue .
Inquietante sempre in quella audizione l’emersione del ruolo di Melaragni, capo di Gabinetto del tempo del Sindaco di Latina, ex poliziotto ed ex funzionario Sisde, che era l’autore materiale di un’interrogazione parlamentare a firma Maietta intimidatoria con il Questore De Matteis sullo stadio di calcio. Dall’inchiesta Olimpia risulterà che il Melaragni aveva concordato con il deputato Maietta l’interrogazione. Il 30 maggio 2017 ancora la missione dell’Antimafia nel Lazio.
Insieme a Rosaria Capacchione e ad altri colleghi abbiamo prodotto varie interrogazioni parlamentari in supporto all’attività in Commissione .
Lo Stato c’è e continua ad esserci sostenuto dalla politica . Non si torna indietro e siamo rassicurati dalla qualità degli attuali vertici dello Stato a Latina e certi del loro attuale e costante impegno. Così come ci aspettiamo che tutto il lavoro delle forze dell’ordine venga valorizzato. Latina e provincia non sono come Palermo o Reggio Calabria o come la provincia di Caserta quanto a presenza di criminalità organizzata ma numeri e qualità delle organizzazioni criminali sono alti.
I segnali con cui si tenta di rialzare la testa non mancano. La forza della Camorra nel sud pontino è un problema pesante come a Fondi e ad Aprilia . Il clan Ciarelli Di Silvio a Latina ancora è una minaccia. Ha destato stupore la rivendicazione di amicizia con Cha Cha fatta dal Deputato Maietta recentemente.
Lo Stato e le istituzioni però non arretrano e proseguono con determinazione la loro azione.
La Redazione
Fonte:http://www.latinaoggi.eu