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Anno giudiziario: Pg Sava, ‘mafia liquida’ oltre Messina Denaro

Da Redazione – 29 Gennaio 2023

Sono trascorsi trenta anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio e sono stati raggiunti risultati straordinari nel contrasto alla sfida lanciata alle Istituzioni democratiche da Toto’ Riina, come dimostra la cattura di Matteo Messina Denaro, della quale occorre rendere onore e merito alla Dda di Palermo ed alle Forze dell’ Ordine che l’hanno consentita”. Lo ha detto la procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Corte di appello di Palermo. “Ma proprio la cattura di Matteo Messina Denaro dimostra che Cosa nostra esiste ancora e, superata la frattura fra corleonesi e perdenti ha proseguito – prosegue nei suoi traffici attraverso la strategia della sommersione che ha consentito al latitante piu’ ricercato dell’organizzazione di farsi curare in una clinica di Palermo per un lungo periodo, come negli anni ottanta, allorche’ le reti di protezione e l’omerta’, ben miscelate, consentivano ad altri mafiosi latitanti di girare indisturbati per le vie della citta’. E’ stata clonata l’espressione: “Camaleonte resiliente “, una mafia che sa mimetizzarsi. Preferisco un’altra espressione: mafia liquida, capace di passare attraverso i differenti stati della fisica”. 

Cosa nostra – ha proseguito Sava – a volte e’ allo stato gassoso e la respiriamo in certi contesti ambigui, dove e’ difficile toccarla ma se ne avverte l’olezzo della compiacenza e dell’ammiccamento. A volte e’ solida, fredda come il ghiaccio, taglia e ferisce, perche’ al bisogno e’ capace di uccidere ancora. Nel suo stato naturale e’ fluida, si insinua in ogni spazio lasciato libero dallo Stato e dall’etica ed abbiamo motivo di ritenere che questo spazio abbia dimensioni significative, nonostante i nostri immani sforzi e quelli delle Forze dell’Ordine”. Cosa Nostra “controlla il territorio capillarmente e ne e’ dimostrazione il pagamento del pizzo, ancora troppo esteso, a volte divenuto “un costo di impresa” ben tollerato, o addirittura richiesto, in cambio di protezioni, prassi sconfortante che – ha spiegato – ha una precisa definizione, dobbiamo dirlo con assoluta chiarezza: si chiama connivenza”. “E fluidita’ significa – ha proseguito – seguire “La legge del meandro” di Le Corbusier, quella della maggior pendenza, anche impercettibile, che seguono i corsi d’acqua. Perche’ la mafia scivola individuando le strategie per controllare ogni segmento del nostro territorio, come e’ avvenuto in certe zone di Palermo durante il Covid, allorche’ intercettando bisogni primari, sono stati loro, i mafiosi, a distribuire pacchi di generi alimentari dove gli aiuti pubblici tardavano ad arrivare”.

Fonte:https://www.laspia.it/anno-giudiziario-pg-sava-mafia-liquida-oltre-messina-denaro/