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Ancora sul PD pontino ed il problema “mafie”

NO, PER AMOR DI DIO, NON PRENDIAMO LUCCIOLE PER LANTERNE. QUANDO MAI IL PD IN PROVINCIA DI LATINA HA PARLATO IN PASSATO DI MAFIE?

Non vorremmo che, avvicinandosi le elezioni, qualcuno abbia deciso di rispolverare tutti i temi possibili ed immaginabili per usarli durante la campagna elettorale.

Non è che ci dispiace che ci si sia accorti finalmente dell’esistenza della presenza mafiosa sui nostri territori.

Dopo decenni di disattenzione.

Anche se con molto, molto ritardo, quando i buoi sono da quel dì scappati dalle stalle e la situazione è quasi irrecuperabile.

Ma temiamo, appunto, che questa sorta di saga della legalità cui ci tocca assistere durante le cosiddette “feste democratiche” nostrane trovi le sue fondamenta nella ricerca affannosa di una scusa per dire in campagna elettorale “noi c’eravamo”.

Ed allora noi sfidiamo i dirigenti del PD pontino e laziale a dirci… quando ci sono stati.

A Fondi? Non parliamone perché non vorremmo apparire impietosi!

A Formia?

A Gaeta?

A Civitavecchia?

A Frosinone?

Dove???

A Roma??? (non ci costringa la carissima Luisa Laurelli, alla quale vogliamo veramente bene e la ringraziamo per quanto ha tentato di fare, di essere anche per la Capitale impietosi).

Non vogliamo infierire e, ciò, anche per non apparire fra coloro che conducono il controcanto ai mafiosi ed ai loro sodali politici.

Ma potremmo tirare fuori tanti di quegli esempi per dimostrare che il PD nel Lazio e nella provincia di Latina non c’era e non c’è fra coloro che combattono VERAMENTE E NON CON LE CHIACCHIERE le mafie.

Con questo non vogliamo dire che ci sono dei mafiosi nel PD.

Questo no, stando a quanto finora ci è risultato dal nostro lavoro di indagine continua.

Come pure non vogliamo dire che non ci faccia piacere che i dirigenti del PD pontino e quelli del Lazio abbiano finalmente scoperto (in ritardo, ma meglio tardi che mai) che siamo sommersi dalle mafie.

Ma, se vogliono seriamente affrontare l’argomento, ne parlino in maniera appropriata e specifica, imparando prima bene situazione per situazione, caso per caso, nome per nome, pezzo per pezzo di territorio, con tutti i problemi connessi, quali le complicità politiche ed istituzionali, il funzionamento delle forze dell’ordine e della magistratura e quant’altro.

Ed imparino, dopo, se ne hanno voglia, a fare veramente antimafia, non parlandone solamente, ma, soprattutto, denunciando e collaborando con forze dell’ordine e Magistratura per individuare e far arrestare i mafiosi veri.