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Ancora provocazioni da parte di esponenti pontini di Forza Italia contro la nostra Associazione

Associazione Regionale del Lazio per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”
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PER IL FORZISTA FAZZONE LA MIGLIOR DIFESA E’ L’ATTACCO.
PROVOCAZIONI NEI NOSTRI CONFRONTI DEL SENATORE FONDANO AUTORE DI UN PATETICO TENTATIVO DI STRUMENTALIZZAZIONE DI UNA VECCHIA LETTERA DELLA SIGNORA CAPONNETTO.

Non è nostro costume accettare provocazioni. Abbiamo esitato, quindi, prima di deciderci a replicare al senatore di Fondi, che ieri, alla fine di una trasmissione televisiva nella rubrica “Monitor” di Lazio TV, dopo aver attaccato duramente il Prefetto di Latina ed il quotidiano “Latina Oggi”, ha tentato pateticamente di delegittimare la nostra Associazione esibendo una lettera del 2007 della Signora Baldi-Caponnetto.

Un tentativo già fatto la settimana scorsa dal Consigliere regionale Del Balzo durante un’altra trasmissione ad Extra TV e, prima ancora, in un’assemblea pubblica, dal Sindaco di Monte San Biagio e da quello di San Felice Circeo che diffuse quella nota.

E’, quindi, la quarta provocazione che ci arriva da Forza Italia.

Sintetizziamo i fatti:

circa due anni l’allora sindaco di San Felice Circeo, dopo una dura polemica con la nostra Associazione relativamente alla presenza mafiosa sul territorio di quel comune, facendo evidentemente confusione fra Associazione e Fondazione Caponnetto, scrisse alla signora Baldi una nota per comunicarle che il segretario dell’Associazione… si sarebbe spacciato… per rappresentante territoriale della Fondazione, Fondazione che, all’epoca, era promotrice di un corso di cultura della legalità nella scuola media di San Felice Circeo. Polemica francamente inqualificabile, tesa, ovviamente, a non affrontare i problemi reali del territorio.

Nulla di più errato in quanto noi abbiamo sempre evidenziato la diversità dei ruoli svolti dall’Associazione e dalla Fondazione, le quali, pur richiamandosi entrambe al nome di Antonino Caponnetto, hanno compiti che ne caratterizzano le rispettive specificità.

Infatti, mentre la Fondazione, che ha sede a Firenze, svolge un ruolo di informazione, di sensibilizzazione e di formazione, attraverso convegni, incontri vari, corsi nelle scuole ecc. , -un ruolo senz’altro lodevole-, noi dell’Associazione, che operiamo nel Lazio e siamo, quindi, sul territorio, riteniamo insufficiente, considerati la gravità della situazione ed il livello di penetrazione delle mafie in segmenti importanti della vita economica, sociale, politica ed istituzionale della nostra Regione, tutto ciò.

Le cronache di tutti i giorni ci provano come, ormai, la criminalità organizzata sia riuscita ad inserirsi dappertutto, rendendo, così, inefficace tutta l’opera dell’antimafia “del giorno dopo”.

“Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”!

Attendere che maturino i frutti di una pur lodevole opera di informazione e di formazione mentre le mafie dilagano e consolidano sempre più il loro controllo sull’economia e sulla società, senza impostare, al contempo, una strategia efficace di attacco, è da ingenui.

L’Associazione svolge un’azione più di frontiera, di analisi, di scavo, di attacco, di monitoraggio quasi quotidiano di quanto avviene sul territorio, di individuazione di insediamenti e movimenti economici sospetti, di denuncia. Di denuncia non solo di ciò, ma anche di eventuali anomalie, omissioni e quant’altro all’interno delle istituzioni e del mondo della politica, perché è proprio in questi due mondi che si annidano le “nuove “ mafie, quelle più pericolose, quelle vere.

Due ruoli, quelli svolti dalla Fondazione e dall’Associazione, diversi, ma non distanti, che si integrano. Una differenza che non separa, ma, al contrario, integra e completa.

Noi dell’Associazione volutamente abbiamo scelto la strada dell’autonomia finanziaria decidendo di non chiedere alcun finanziamento alle istituzioni. Ciò, per salvaguardare la nostra autonomia e per evitare il rischio di probabili ricatti o condizionamenti.

La Signora Caponnetto bene ha fatto a rispondere al Sindaco di San Felice Circeo precisando che la Fondazione non ha articolazioni territoriali e che, pertanto, il segretario dell’Associazione… non è e non può essere il responsabile territoriale della Fondazione, trattandosi di due soggetti diversi.

Ella, però, incautamente non ha tenuto conto, non conoscendo, appunto, il livello politico del territorio pontino, del prevedibile uso che avrebbero fatto della nota i destinatari di Forza Italia. E’ quanto noi affettuosamente le abbiamo fatto rilevare, dopo, però, che siamo venuti a conoscenza del fatto attraverso la prevedibilissima diffusione e strumentalizzazione della nota.

Questo è quanto.

Tali comportamenti non ci inquietano più di tanto, anche se ci resta sempre più l’amaro in bocca nel constatare quanto basso sia il livello della polemica e della cultura politica in una provincia, qual’è quella di Latina, la quale, se non si scuoterà in fretta dal suo torpore culturale e politico, sarà sempre più un territorio in agonia.

IL SEGRETARIO REGIONALE
Dr. Elvio Di Cesare