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Ampio servizio di LEFT sulla criminalità organizzata in provincia di Latina ed a Fondi: che sta aspetta il Ministro Maroni a firmare la proposta di scioglimento del Consiglio Comunale?

UN AMPIO SERVIZIO SU “LEFT AVVENIMENTI “, IN EDICOLA ORA, SULLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA NEL SUD PONTINO ED A FONDI

Ancora Vincenzo Mulé su “LEFT AVVENIMENTI” del 5 dicembre 2008 con un ampio servizio sulla criminalità organizzata nel sud pontino ed a Fondi.

Un servizio che rifà la storia della presenza criminale nel sud pontino sottolineando due aspetti molto importanti, sfuggiti finora alla maggioranza dei cronisti:

il primo è quello che parla di una mafia autoctona, formata, cioè, da soggetti locali, per lo più nati ed operanti nei comuni dell’estremo sud della provincia pontina;

il secondo è quello che mette in evidenza la doppia affiliazione criminale.

Scrive, infatti, Mulé, parlando delle dichiarazioni di Dario De Simone, ”forse il pentito più importante del clan dei Casalesi”:

“L’ex boss, un tempo ai vertici dell’organizzazione criminale dopo la morte di Antonio Bardellino, in due ore di videoconferenza, ha ricostruito la mappa dei clan che hanno dominato il confine laziale-campano Ciò che emerge è un elemento ormai ricorrente nella ricostruzione dei pentiti, ossia la doppia affiliazione. Nel suo racconto, De Simone ha raccontato gli scambi di armi e di soldi tra lui e Venanzio Tripodo, detto “ o’ calabrese” e fratello di Carmelo Giovanni, quest’ultimo coinvolto nel caso Fondi. Sarebbe stato poi proprio Tripodo a presentare Orlandino Riccardi, uno degli imputati, a Dario De Simone”.

Ma Mulé alla fine del servizio parla anche di Fondi, dove “ nel mercato ortofrutticolo all’ingrosso più grande del sud Italia, secondo alcune testimonianze, le tre mafie si sono spartite anche le tipologie di ortofrutta da esportare: le arance per i siciliani, i pomodori per i calabresi e le mele annurche per i casertani. Ma ciò che interessa di più le tre mafie è quello che si nasconde sotto le casse: armi e droga.

A proposito di Fondi. Mentre un preoccupante silenzio segue la richiesta di commissariamento del Comune avanzata dal Prefetto di Latina Bruno Frattasi, il deputato del PD Ermete Realacci il primo dicembre con un’interrogazione scritta ha chiesto al Ministro Maroni “quale sia lo stato del procedimento, avviato l’8 settembre 2008 dal Prefetto di Latina in merito allo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose”. Una domanda che non si pone solo il ministro ombra dell’Ambiente”.

E’ la stessa domanda che ci poniamo anche noi e che si pongono tutti i cittadini amanti della giustizia e della legalità! Che aspetta il Ministro Maroni???

E, a proposito di quanto avverrebbe nel mercato ortofrutticolo sempre di Fondi, perché non si è dato seguito alla richiesta fatta dalla nostra Associazione oltre 1 anno fa di istituzione di un presidio fisso dei Carabinieri o della Polizia di Stato o della Guardia di Finanza?