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Allarme camorra a Formia? Siamo solo ai fuochi artificiali

FORMIA: UN CONSIGLIERE DEL PDL LANCIA L’ALLARME… “RISCHIO” INFILTRAZIONI MAFIOSE… SIAMO ANCORA AL… “RISCHIO”???!

E’ già… un passo in avanti.

Comunque.

Mettiamola così.

Sono anni che la Polizia di Stato, in occasione delle indagini svolte nell’ambito dell’operazione “Formia Connection”, ha documentato con le intercettazioni i collegamenti esistenti fra soggetti appartenenti ai mondi della politica e della criminalità organizzata.

Qualcuno ha voluto archiviare la parte di quell’inchiesta che riguardava il “voto di scambio”.

E nessuno, ad oggi, ha voluto riesumarla, pur essendoci state di recente le dichiarazioni ad un giornale nazionale di un consigliere che provano ulteriormente l’esistenza di tali collegamenti.

Misteri… della fede.

Oggi un altro consigliere lancia l’allarme e chiede al sindaco di… segnalare… alle forze dell’ordine tutte le lottizzazioni che verranno approvate e le relative ditte esecutrici dei lavori, a causa del… “rischio” di infiltrazioni mafiose.

Siamo ancora al… “rischio”…

Francamente non sappiamo quale “lettura” dare a queste dichiarazioni.

Un fatto, però, è lapalissiano.

Il “minimalismo” domina.

Si insiste nel parlare di… “rischio” quando ormai il tessuto è quasi completamente lacerato.

A Formia – e sul territorio circostante, non esclusa Gaeta – ci stanno… tutti:

parenti ed affiliati dei boss.

L’imprenditoria formiana è ridotta al lumicino, in tutti i settori, dal commercio, all’edilizia, dalla ristorazione, ai bar, alle forniture di ogni genere, agli appalti e così via.

C’è da domandarsi il “perché” nessuno, pur essendo tutti consapevoli della drammaticità della situazione, abbia ritenuto di intervenire seriamente per combatterla.

Segnalando a chi di dovere nomi e cognomi, comportamenti ambigui, sospetti di collusioni, coperture politiche e quant’altro.

Convegni, chiacchiere, dichiarazioni… allarmate e, poi, informative, rapporti, relazioni.

Mai, però, un intervento che abbia sradicato il bubbone.

Mai una presa di posizione determinata, una mozione ed un’interrogazione parlamentari, una richiesta di audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia, un documento ufficiale del Consiglio Comunale, un manifesto di denuncia.

Niente di niente.

Da parte di tutti, purtroppo.

Anzi, si è girato lo sguardo dall’altra parte accusando noi di… fare allarmismo.

E quando qualcuno ha ritenuto di fare qualcosa lo ha fatto in maniera impropria – ci si perdoni la cattiveria perché questa è stata la nostra impressione – e solo a fini propagandistici (non è con gli “osservatori”, peraltro costituiti da gente che potrebbe avere delle responsabilità almeno oggettive di questa situazione, che si può risanare un tessuto lacerato).

Ora che il bubbone è diventato una metastasi si grida… al lupo al lupo.

Se il consigliere che ha ritenuto oggi di buttare l’allarme vuole fare qualcosa di efficace, proponga al suo Sindaco di accogliere ed applicare quanto noi, sulla base di un eccellente documento redatto dalla Casa della Legalità di Genova, abbiamo pubblicato su questo stesso sito e chieda al Prefetto di Latina di istituire, come già hanno fatto suoi colleghi in altre Province, la Stazione Appaltante Unica.

Già sarebbe qualcosa, anche se molto ma molto in ritardo perché ormai le stalle sono vuote ed i buoi sono scappati da tempo.

A Formia, ormai, purtroppo, c’è da portare avanti solamente un’azione repressiva.

Ma, per fare questo, ci vuole la volontà, politica ovviamente.

Ed è proprio questa – temiamo – che non c’é…