Cerca

Alla faccia della spendig rewiu!

Anas una poltrona vale oro!

C è chi nella vita è baciato dalla fortuna e vince il biglietto della lotteria e chi invece viene NOMINATO dirigente Anas,.Si perché non si accede per concorso, ma per nomina……
Quindi facciamo due conti e ci ritroviamo con un Presidente che guadagna più del Presidente della Repubblica Italiana e per paradosso più di Obama, ma poi ci sono i premi per gli obbiettivi raggiunti ed è qui che c è il Jack point, tutto regolare certo, ma se poi cadono le strutture la colpa di chi è?
Certamente che colpa può avere un Presidente se cadono un viadotto o un uscita dell’autostrada?
Anas è una azienda a capitale pubblico, quindi i soldi pubblici sarebbero soldi dei cittadini, dei contribuenti, sarebbe meglio chiedere ai soci, in questo caso il popolo ,cosa ne pensano di tutto ciò.

Riportiamo, di seguito ,la notizia ……
Lo scorso 10 ottobre del 2014 , aveva affrontato il tema dei compensi dei 187 dirigenti dell’Anas. Per esempio quello di Stefano Granati, condirettore generale amministrazione, finanza e sistemi. Per lui è prevista una retribuzione annua lorda di 304.635 euro a cui si aggiunge una “retribuzione per obiettivi” di 106.475. Il totale fa 411.110 euro. Poi il caso di Alfredo Bajo, che vanta una retribuzione annua lorda di 247.093 euro e una per obiettivi di 61.533. Per un totale di 308.626. Ancora, il condirettore generale legale e patrimonio, Leopoldo Luigi Conforti, somma una retribuzione lorda di 200 mila euro a un compenso per obiettivi di 54.369. In tutto sono 254.369 euro. E che dire di Giuseppe Scanni, direttore centrale relazioni esterne e rapporti istituzionali? Alla retribuzione lorda di 191.449 euro ne aggiunge una per obiettivi di 52.871, per un totale di 244.320. L’Anas all’poca rispose che la nuova legge sul tetto agli stipendi, che ha decorrenza dal 1° maggio 2014, sarebbe stata rispettata in quanto il combinato disposto di tutte le norme che si sono succedute sul tema fa sì che il tetto si applicherebbe “esclusivamente ai contratti di lavoro stipulati successivamente al 10 dicembre 2010”. Dello stesso parere non sono i 14 senatori pentastellati, che adesso chiedono a Lupi e Padoan di rivedere la pianta organica dell’Anas riducendo il numero di dirigenti. E chiedono di sapere perché, nonostante il tetto massimo dei 240 mila euro fissato per legge, “permangono situazioni di irregolarità”. Di sicuro, in questa fase, in Parlamento Ciucci e i boiardi dell’Anas sembrano accerchiati.

Testimone di Giustizia

Gennaro Ciliberto