I residenti del condominio di via XXV Aprile, ad Agrigento si sono formalmente opposti all’apertura di uno sportello antiracket nell’edificio in cui vivono.
L’iniziativa contro il pizzo, promossa da Confartigianato e dall’associazione Libere Terre dell’imprenditore Ignazio Cutrò, è stata bloccata nel suo iter in attesa della convocazione di un‘assemblea di condominio che dovrà decidere definitivamente.
“Forse, anche se non lo dicono apertamente – ha dichiarato Francesco Giambrone, presidente provinciale di Confartigianato – hanno paura degli attentati. Il nostro obiettivo è quello di dare sostegno ai piccoli imprenditori. Spinti da questa idea, avevamo pensato di aprire uno sportello. Tutto stava procedendo bene, fino a quando l’amministratore di condominio mi ha chiesto di rinunciare”.
L’amministratore avrebbe anche preteso la firma di un documento che impegna la Confartigianato a non aprire alcuno sportello, “se non in seguito ad un accordo con il condominio“.
Tra i diciotto inquilini sarebbero due o tre quelli che apertamente si starebbero opponendo: “C’è chi – ha proseguito Giambrone – ha timore di un andirivieni di personalità sotto scorta, come Cutrò, o di persone che hanno avuto “problemi’”con la criminalità organizzata”.
(Tratto da Il Sud)