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Alcuni condomini del fabbricato in cui dovrebbe insediarsi lo Sportello antiracket ad Agrigento dell’Associazione Libere Terre dell’amico Ignazio Cutrò si oppongono all’iniziativa. Si giustificano dicendo che hanno paura di ritorsioni da parte della mafia. Questo comportamento è veramente riprovevole perché oggettivamente fa il gioco dei mafiosi – che puntano proprio sulla paura delle persone – e danneggia le tantissime persone oneste che sono rimaste vittime dei mafiosi. Nell’invitare quei condomini a cessare immediatamente questo loro ostracismo e ad avere più coraggio e solidarietà verso chi combatte Cosa Nostra, esprimiamo la vicinanza più piena e fraterna dell’Associazione Caponnetto al caro amico Ignazio Cutrò ed all”Associazione Libere Terre con i quali siamo legati da un patto di collaborazione

residenti del condominio di via XXV Aprile, ad Agrigento si sono formalmente opposti all’apertura di uno sportello antiracket nell’edificio in cui vivono.

L’iniziativa contro il pizzo, promossa da Confartigianatodall’associazione Libere Terre dell’imprenditore Ignazio Cutrò, è stata bloccata nel suo iter in attesa della convocazione di un‘assemblea di condominio che dovrà decidere definitivamente.

“Forse, anche se non lo dicono apertamente – ha dichiarato Francesco Giambrone, presidente provinciale di Confartigianato – hanno paura degli attentati. Il nostro obiettivo è quello di dare sostegno ai piccoli imprenditori. Spinti da questa idea, avevamo pensato di aprire uno sportello. Tutto stava procedendo bene, fino a quando l’amministratore di condominio mi ha chiesto di rinunciare”.

L’amministratore avrebbe anche preteso la firma di un documento che impegna la Confartigianato a non aprire alcuno sportello, “se non in seguito ad un accordo con il condominio“.

Tra i diciotto inquilini sarebbero due o tre quelli che apertamente si starebbero opponendo: “C’è chi – ha proseguito Giambrone – ha timore di un andirivieni di personalità sotto scorta, come Cutrò, o di persone che hanno avuto “problemi’”con la criminalità organizzata”.

(Tratto da Il Sud)