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Alcune strategie che Regioni, Province e Comuni possono e debbono adottare contro le mafie. Ovviamente quelli che veramente vogliono combattere le mafie…

ALCUNI ACCORGIMENTI DI CONTRASTO CHE POSSONO E DEBBONO ADOTTARE GLI ENTI LOCALI CONTRO LE MAFIE

L’ altro giorno, durante l’incontro-dibattito promosso a Gaeta dalla nostra Associazione e dal mensile La Voce delle Voci, parlando a braccio, abbiamo in parte omesso di far riferimento dettagliato a ad alcune strategie di contrasto da adottare nella lotta contro le mafie da parte delle Amministrazioni regionali, provinciali e, soprattutto, comunali.

Abbiamo genericamente accennato alla necessità di mettere in rete l’elenco completo delle imprese che partecipano alle gare pubbliche, quello dei fornitori di servizi e così via.

Ce ne scusiamo con coloro che vi hanno partecipato.

Comunque abbiamo suggerito ai partecipanti di visitare il sito della Casa delle Legalità e della Cultura di Genova che ha pubblicato al riguardo un suo eccellente lavoro.

Nella bozza della Relazione introduttiva fatta dal nostro Presidente regionale, pubblicata su questo stesso sito, chiunque voglia può trovare ampi dettagli.

Questo, per quanto riguarda Regioni, Province e Comuni.

Per quanto, invece, riguarda l’azione svolta dagli organismi investigativi e giudiziari istituzionali, resta ferma la nostra richiesta di colpire con determinazione i patrimoni dei soggetti criminali.

Bisogna, insomma, abbandonare quell’ottica da “ordine pubblico” che caratterizza spesso l’azione delle forze dell’ordine, per passare a quella delle indagini di carattere patrimoniale.

Ciò, in quanto oggi le mafie si sono trasformate in IMPRESA, la più grossa impresa del nostro Paese.

E, quindi, come tale va combattuta.