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«Aiutatemi, vogliono ammazzarmi». Caccia ai Barbudos: i killer dei Vastarella bloccati dai carabinieri

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
«Aiutatemi, vogliono ammazzarmi». Caccia ai Barbudos: i killer dei Vastarella bloccati dai carabinieri
Prosegue la guerra di camorra per il controllo del centro storico e di Miano

di Sabrina Della Corte

NAPOLI. E’ stato fermato e rilasciato già nella serata di ieri l’affiliato al clan Vastarella della Sanità indicato come uno dei probabili componenti di un commando che voleva portare a compimento una vittima designata, Costantino Esposito di 43 anni, è riuscita a fuggire e ha avvertito carabinieri e i militari dell’esercito che stavano pattugliando la zona e che lo hanno salvato.

Ci sono stati momenti di forte tensione nel tardo pomeriggio di ieri tra i vicoli del quartiere Sanità. Esposito, con precedenti per spaccio, in sella al suo Piaggio Liberty si fionda sui militari di “Strade sicure” e chiede aiuto. Dice: “Mi stanno inseguendo, vogliono ammazzarmi”. Scatta l’allarme e con i carabinieri in zona si lanciano all’inseguimento di un gruppetto di giovani sospetti. Uno viene fermato ma non avendo armi e non essendoci prove del suo coinvolgimento nell’agguato fallito viene rilasciato in serata. I carabinieri intanto continuano le indagini per risalire agli autori del mancato agguato e del perché. In quattro in sella a due moto avrebbero intercettato Costantino Esposito che ha notato uno armato e intuendo le loro intenzioni ha accelerato tentando la disperata fuga. La folle corsa nei vicoli della Sanità è stata in un primo momento interrotta da una caduta generale delle moto di inseguito e inseguitori. Ma Esposito è stato più lesto a rimettersi in sella ed è riuscito ad arrivare a mettersi in salvo tra le braccia dei militari in piazza Sanità. Ora bisogna capire il perché qualcuno ( ma in questo caso dovrebbe essere il clan Vastarella) vuole la sua morte. Per gli investigatori pur avendo lo stesso cognome degli Esposito del clan dei “Barbudos” non è ne un loro parente ne risulta affiliato.

CRONACHE DELLA CAMPANIA

21/07/2016

fonte:www.internapoli.it