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Agromafie .In Sicilia é record di furti di animali e………………..di pericoli per la salute delle persone………….

Agromafie: in Sicilia è record di furti di animali

Mensilmente in Sicilia si registra un alto numero di furti di animali, che poi vengono macellati clandestinamente e rivenduti al mercato nero. Anche in questo caso, il grande giro d’affari che ne deriva viene gestito dalla mafia 

Pubblicato il 17 aprile 2016

In Sicilia sono centinaia gli animali che mensilmente vengono rubati agli allevatori, per poi essere macellati clandestinamente e rivenduti al mercato nero, senza la possibilità di poter fare quindi alcun controllo. Questo mercato clandestino viene gestito dalla mafia, con un controvalore in euro pari a circa cinque miliardi.

Una delle conseguenze della mancanza di controlli è quella dell’aumento delle malattie infettive contratte da questi animali, che talvolta sono trasmissibili anche all’uomo. Nei Monti Nebrodi in Sicilia gli allevatori hanno registrato un crescente aumento di casi di furto di aminali, quali cavalli, agnelli, mucche e altri. E come spesso accade in questi casi gli allevatori hanno paura di denunciare perchè temono di ricevere ulteriori ritorsioni.

Intanto la mafia gestisce anche questo settore dell’alimentare, procurandosi così dei profitti altissimi. Il giro d’afafri si stima infatti in più di 5 miliardi di euro. Nella regione Sicilia si registrano il maggior numero di casi di furto di bestiame, infatti solo nel 2015 si sono registrati più di 12 mila capi di bestiame rubati o smarriti. Denunce che spesso celano anche l’attività illegale degli allevatori, che avendo magari un capo malato di ad esempio tubercolosi o brucellosi, preferiscno dichiarare di aver smarrito l’animale o diaverlo avuto rubato, mentre lo macellano clandestinamente.

Ma la risposta dello Stato non tarda ad arrivare. Nella Provincia di Messina ad esempio, la Polizia ha creato un nucleo per contrastare prorio questo crescente fenomeno, che controlla pedissequamente il territorio, anche le zone più impervie. E considerata la vastità del territorio di riferimento, l’attività svolta dal nucleo speciale della Polizia non è sicuramente delle più facili.

Nel coso delle indagini effettuate si sono ritrovati anche delle vere e proprie farmacie per animali. Si tratta per lo più di farmaci venduti sotto banco provvisti di prescrizione medica con veterinario compiacente, che firma la ricetta. Ma ci sono anche di farmaci completamente illegali, che non sono registrati in Italia, dunque ne è vietata la somministrazione. I danni per l’uomo sono molto seri. Infatti mangiare della carne, a cui in precedenza sono state somministrate sostanze nocive, può avere gravi conseguenze per la salute dell’uomo.