L’81enne segretario dei Repubblicani Europei è stato picchiato da due uomini a volto scoperto in piazza Verdi la sera di Santa Fermina
Si è sentito chiamare alle spalle e gli hanno detto: «Per colpa tua siamo in mezzo alla strada». Dopo averlo colpito con pugni e calci al volto e sul corpo sono scappati
«È il prezzo che pago per ciò che faccio. Sono l’unico ad avere coraggio di fare denunce». Novità su piazza XXIV Maggio: da 10 giorni i lavori nel cantiere sono fermi
CIVITAVECCHIA – Una vera e propria spedizione punitiva quella di cui è stato vittima il segretario dei Repubblicani Europei Vincenzo Monteduro. La settimana scorsa, la sera della festa di Santa Fermina alle ore 23 circa, l’uomo si trovava in piazza Verdi dove aveva posteggiato la propria auto. Mentre percorreva la piazza, che da tempo è buia e poco illuminata, si è sentito chiamare alle spalle: «Monteduro, figlio di una….per colpa tua siamo in mezzo alla strada». Monteduro si è fermato e voltandosi si è trovato davanti a due uomini. Non ha neanche avuto il tempo di realizzare chi fossero: uno dei due lo ha afferrato per il braccio sinistro torcendoglielo mentre l’altro gli ha sferrato un pugno che lo ha colpito in pieno volto, all’altezza dell’occhio sinistro. Una volta finito a terra il pestaggio è continuato con pedate sulle spalle e calci. «Poi ho sentito alcune grida – ha raccontato l’ottantunenne segretario dei Repubblicani Europei – e i miei aggressori si sono dati alla fuga. Purtroppo non li ho riconosciuti. È il prezzo che ho dovuto pagare per la mia attività politica. Ciò che faccio io a Civitavecchia nessuno ha il coraggio di farlo». Monteduro si è poi presentato al pronto soccorso con una vistosa ecchimosi violacea all’altezza dello zigomo, un taglio sulle sopracciglia dello stesso occhio ed un taglio sul palmo della mano destra. «Si sono voluti vendicare – ha aggiunto – perché le mie denunce hanno creato e continuano a creare un putiferio in città. Tutto mi fa pensare a qualcuno che è rimasto ‘‘in strada’’ e forse è rimasto coinvolto nello scandalo di via Pinelli, uno dei casi più assurdi mai verificati in città. Per non parlare poi di altre azioni politiche con le quali ha denunciato i costruttori di stabili in via Ticino, via Bramante e piazza XXIV maggio». E proprio su quest’ultima vicenda ci sarebbero degli importanti sviluppi. Da circa 10 giorni i lavori nel cantiere dove si sta costruendo un nuovo fabbricato sono fermi. «Lo scorso 18 marzo – ha raccontato Monteduro – ho presentato un esposto alla Procura di Roma nel quale ho spiegato la situazione illegale di piazza XXIV maggio. Ho saputo da fonti attendibili, che il pm alla luce di quanto inserito nella mia denuncia, avrebbe inoltrato richiesta al gip di sequestro dell’area, perché la costruzione non è conforme con quanto sancito dal Dpr 753/80». Monteduro carte alla mano, sottolinea che tra le prescrizioni da ottemperare per costruire c’era da rispettare le distanze dalla ferrovia, ora coperta dalla trincea. «Tra la nuova palificata e la struttura ferroviaria doveva essere inserita una intercapedine larga almeno 50/60 cm per motivi di sicurezza: quando passa il treno ci sono dei microsismi. Il complesso inoltre doveva rispettare la “ minima distanza di 8.00 metri dalla più vicina sottostante rotaia, misurata in proiezione orizzontale tra il massimo sporto dell’opera e la rotaia. Allo stato attuale queste due prescrizioni parrebbero disattese». In attesa di sviluppi lo ‘‘sceriffo’’ (così lo chiamano gli amici) seppur dolorante non sembra intenzionato a lasciarsi intimorire dal pestaggio. È già di nuovo in azione.
(Tratto da Civonline)