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Affari di mafia in trasferta: cinque interdittive a società “controllate” dai clan di Foggia, Gargano e San Severo

La scure dello Stato sul business criminale in Abruzzo. I provvedimenti portano la firma dell’ex questore del capoluogo dauno Mario Della Cioppa

Di Redazione 21 Dicembre 2023

Cinque interdittive antimafia sono state adottate in questi giorni dal prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa (ex questore di Foggia) in riferimento ad attività che sarebbero controllate dalla Società Foggiana”. La task force di analisi sulle infiltrazioni criminali nel tessuto socioeconomico della provincia di Chieti, nata a gennaio, ha setacciato il territorio provinciale con particolare riferimento al vastese ed al territorio di San Salvo individuando 5 posizioni, tra soggetti e società. Nel mirino una ditta della provincia di Chieti che si occupa della concessione di terreni agricoli e zootecnici demaniali che ricadono nel sostegno della Pac o terreni agricoli a qualunque titolo acquisiti, che fruiscono di fondi europei. Sono stati rilevati collegamenti con soggetti gravitanti attorno a gruppi malavitosi del Gargano già coinvolti in operazioni antimafia condotte in provincia di Foggia e che hanno colpito elementi di spicco della criminalità sanseverese e garganica, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere armata di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, omicidi ed estorsione, ed aventi comunque un ruolo di rilievo in quanto segmento di raccordo tra diverse organizzazioni mafiose attive nella provincia di Foggia (Società Foggiana, criminalità organizzata sanseverese e mafia garganica).

Interdittiva anche ad una società di Vasto, avente ad oggetto attività prevalente di commercio al dettaglio e all’ingrosso di autovetture e autoveicoli leggeri i cui soci presentano un articolato e rilevante quadro di precedenti penali e di polizia. Risulterebbero, infatti, strettamente connessi ad associazioni delinquenziali, operative anche fuori regione, come dimostra la vicinanza e le relazioni personali intrecciate con appartenenti a gruppi criminali pugliesi.

Poi ancora, una società di Atessa, attiva nel settore della commercializzazione di prodotti lattiero caseari già recentemente destinataria di un provvedimento di sequestro preventivo della totalità delle quote sociali, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila, nell’ambito di indagini su reati di usura oltre alle condanne definitive e misure di prevenzione personale emesse da tribunali fuori regione riportate da alcuni soci della stessa società per bancarotta fraudolenta con dichiarazione contestuale di inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale ed incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per 10 anni, nonché per tentata truffa, sostituzione di persona e falsa dichiarazione sulla identità propria, oltre a falso in atto pubblico. Peraltro, uno dei soggetti collegati alla società colpita dal provvedimento prefettizio risulta destinatario, insieme al fratello e ad altri sodali, di un’ordinanza di custodia cautelare del gip del tribunale di Foggia emessa a dicembre 2019 per avere, tra le altre cose, promosso un’associazione per delinquere con lo scopo di costituire numerose società finalizzate a giustificare passaggi di denaro di provenienza illecita ed emettere fatture utili a fini fiscali. I soggetti coinvolti in queste operazioni societarie presentano, dunque, profili di elevato spessore criminale, in quanto collegati con “Società Foggiana”.

L’attività condotta dalla prefettura, coordinata con le forze di polizia, unitamente alle risultanze delle indagini condotte dal gip del Tribunale di L’Aquila, ha consentito di mettere in luce il collegamento dei soci della ditta destinataria del provvedimento interdittivo prefettizio con un sodalizio criminale attraverso la costituzione, tra le altre, della predetta società. Inoltre, due società con sede a San Salvo che si occupano del montaggio di capannoni, uso industriali e lavori di edilizia in generale, facenti capo a due fratelli albanesi condannati per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope oltre alla detenzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso e destinatari d’interdizione perpetua dai pubblici uffici oltre a precedenti penali e di polizia connessi anche alla violazione delle disposizioni sul controllo delle armi, detenzione e porto illegale delle stesse dai quali emerge un profilo criminale di spessore di entrambi gli interessati ulteriormente risaltato dalla interconnessione relazionale e la comprovata vicinanza dei medesimi a soggetti appartenenti a gruppi criminali pugliesi. (LaPresse)

fonte:https://www.immediato.net/2023/12/21/affari-di-mafia-in-trasferta-cinque-interdittive-a-societa-controllate-dai-clan-di-foggia-gargano-e-san-severo/